Il 2024 è alle porte, ma prima di proiettarci verso il prossimo anno, è essenziale dare uno sguardo al passato recente. Il settore del turismo internazionale ha attraversato una notevole ascesa nel 2023, ma per capire e inquadrare l’anno dobbiamo inevitabilmente confrontare e paragonare i dati più recenti alle statistiche pre-pandemia.
Il 2020 ha rappresentato un punto di svolta, una pausa forzata dalla quale è scaturito un lento ma costante cammino verso una solida ripresa. Una fase positiva che a oggi ha quasi raggiunto i livelli del 2019 e che vede nel prossimo anno il definitivo sorpasso.
Come riportato dall’UNWTO [3]
(Organizzazione Mondiale per il Turismo) le prospettive per la chiusura del 2023 indicano un recupero dei viaggi internazionali del 90% rispetto ai livelli pre-Covid. Il dato indicativo della ripresa è l’incremento del 38% dei viaggi tra settembre e gennaio 2023 rispetto all’anno precedente.
Una panoramica offerta dall’ente internazionale, mostra una solida ripresa emersa dai dati del World Tourism Barometer [4]:
- Le destinazioni, durante la stagione estiva, hanno accolto il 22% in più di turisti internazionali rispetto all’anno precedente.
- Il terzo trimestre del 2023 ha raggiunto un incremento degli arrivi internazionali, attestandosi al 91% dei livelli pre pandemia.
- Luglio 2023 è stato il mese migliore per affluenza turistica dal 2020 in poi.
- A oggi il turismo ha recuperato l’87% dei livelli pre-pandemia, mettendo il settore sulla buona strada per recuperare quasi il 90% entro fine anno.
- Le entrate del turismo internazionale potrebbero raggiungere 1,4 trilioni di dollari nel 2023, molto vicini agli 1,5 trilioni di dollari guadagnati dalle destinazioni nel 2019.
Il Medio Oriente, l’Europa e l’Africa guidano la ripresa
Nello scenario internazionale alcuni continenti hanno superato i livelli di arrivi pre-pandemia. La ripresa del turismo è stata trainata principalmente da 3 regioni chiave:
- Il Medio Oriente: unico territorio del mondo a superare i livelli pre pandemici, dove si è registrato un + 20% di arrivi grazie alle misure di facilitazione del visto e l’organizzazione di grandi eventi.
- L’Europa: ha accolto 550 milioni di turisti internazionali, pari al 56% del totale globale. Il continente ha raggiunto il 94% dei livelli pre-pandemia, trainato dalla forte domanda proveniente dagli Stati Uniti.
- L’Africa: ha recuperato il 92% dei visitatori pre-pandemia, anche questi grazie al beneficiato della forte domanda statunitense.
L’italia e le prospettive per il 2024
L’Italia si posiziona in cima alle classifiche globali per la spesa nei viaggi internazionali, registrando un aumento del 19% rispetto al 2019. Di particolare interesse per gli operatori turistici italiani è l’incremento dei viaggi esteri da parte di due mercati cruciali: la Germania e gli USA. Questi ultimi hanno infatti rispettivamente segnato un aumento del 13% e dell’11% nelle spese per i viaggi esteri.
Questi dati rappresentano un incoraggiante segnale di ripresa per le imprese e le comunità legate al settore turistico italiano. Nonostante le sfide economiche come l’elevata inflazione e la debole produzione globale, così come le tensioni geopolitiche, la prospettiva è positiva per il 2024, con la possibilità di superare definitivamente la soglia pre-pandemica.