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SEO per hotel: Top 22 fattori di posizionamento 2012 in Italia

leggi l’articolo completo... [2]Di articoli sulla SEO e sui fattori che influenzano maggiormente il posizionamento sulle SERP, ne leggiamo tanti ogni giorno. Ma mai mi era capitato di vedere qualcosa relativo in particolare al mercato italiano. Ecco perché credo valga la pena analizzare quelli che secondo l’azienda internazionale Searchmetrics, sono gli “Italy Ranking Factors 2012”.

Il documento diffuso da Searchmetrics non manca di riservare soprese: emergono infatti alcuni aspetti SEO solo fino a un anno non avevano un posto nella Top 10 dei fattori SEO più incisivi.

La ricerca di Searchmetrics

La valutazione dei fattori effettuata si basa su un ampio numero di risultati analizzati tra febbraio e marzo 2012 su Google Italia:

Una puntualizzazione necessaria da fare riguarda il fatto che tutti i fattori indicati nell’analisi non sono da considerarsi come “causa” del posizionamento ma come “correlati” al posizionamento. In breve, dire che un fattore è in relazione a un posizionamento nelle SERP non equivale a dire che grazie a quel fattore, il sito ha ottenuto un determinato ranking.

Cerchiamo adesso di estrapolare i dati più significativi anche per il settore travel.

La Top 22 dei fattori che influenzano positivamente o negativamente il ranking

L’immagine sopra indica sull’asse X il livello di correlazione tra il fattore preso in esame e il ranking su Google. Più lunga è la barra in senso positivo, maggiore è il coefficiente di relazione. Più lunga è la barra in senso negativo, maggiore è la possibilità che quel fattore abbia un impatto negativo sul posizionamento.

Inutile dire che ci sono diversi elementi che saltano subito agli occhi, perché sembrano contraddire quello che finora sembrava scontato:

  1. I fattori a più alto impatto positivo sono quelli sociali: nella top 10 dei fattori con una correlazione positiva sul posizionamento si trovano ben 5 fattori sociali: le condivisioni, i commenti, i like di Facebook, la totalità di questi fattori su Facebook e i Tweets. Questo significa che anche da noi l’aspetto Social del brand sta velocemente prendendo campo, tanto che per Google sembrano contare di più le condivisioni su Facebook del numero dei Backlink
  2. Tutti i backlink contano: tutti i link in entrata hanno un impatto positivo sul posizionamento, non solo in termini di numero e di link contenenti la parola chiave centrale. Avrebbero un peso anche quelli che da sempre non sono considerati di valore, quali i “no-follow” (ovvero i link contenenti codice che comunica a Google di non seguire il link) e i link contenenti parole non significative nell’anchor text (ad esempio le congiunzioni). Questo dimostrerebbe che Google tende oggi a dare valore non solo ai link perfettamente ottimizzati ma anche a quelli più “naturali”.
  3. Meta tag e H1 perdono importanza per i siti legati a un brand: una delle cose che stupisce di più è il fatto che quegli elementi onpage che da sempre sono considerati importanti per il posizionamento, quali title, descriprion e H1, sembrano non solo aver perso peso, ma addirittura avere una correlazione in negativo col posizionamento:

    Questo non sta a significare che questi fattori abbiano perso il loro valore. Secondo Searchmetrics, infatti, perdono il loro peso decisivo soprattutto nel caso di siti di brand forti, che solitamente occupano le prime posizioni su Google e che sembrano godere di un certo vantaggio in termini SEO.”Incredibilmente – dice Marcus Tober, CTO di SearchMetrics – “il dato mostra una correlazione negativa tra questi fattori e il ranking, contraddicendo le tradizionali teorie SEO. Se analizziamo con attenzione i primi 30 risultati ci accorgiamo che questo pattern inizia a emergere con forza proprio con le pagine posizionate più in alto. E quando guardiamo i siti che sono nelle top position della prima pagina di Google –  la posizione naturale occupata dai brand – lì è dove la correlazione negativa è più forte. Questo significa che i brand molto forti si posizionano in alto anche senza conformarsi perfettamente alle regole della SEO.”

Come valutare i risultati dello studio

I risultati della ricerca di Searchmetrics sono decisamente interessanti, ma non traete conclusioni affrettate e soppesate i risultati in base al vostro caso.

Ad esempio, per quanto riguarda i fattori di ottimizzazione onpage, non pensate che abbaino perso di importanza: devono essere comunque curati utilizzando con parsimonia le parole chiave. Non dimentichiamo che il nostro obiettivo è invitare l’utente a visitare il sito, per questo un buon title accompagnato ad una description persuasiva non perderà mai il suo intrinseco valore.

Infine, per quanto sia importante iniziare a pensare a una buona strategia di social media marketing, anche in questo caso dovreste farlo prima di tutto per una questione di engagement con il cliente, piuttosto che per finalità SEO. In fondo, la relazione tra Google e Facebook è ancora tutta da dimostrare…

Diteci la vostra: quanto pensate che i fattori evidenziati influenzino (o siano destinati a influenzare) il ranking sui motori?

Fonte: Searchmetrics [3]