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Social media e Hotel: fu così che Facebook superò Google

leggi l’articolo completo... [2]Solo quindici giorni fa me ne stavo in spiaggia a discutere con il mio vicino d’ombrellone che sì, Facebook potrà anche crescere a vista d’occhio, ma mai reggerà il confronto con Google: “Google è un motore di ricerca e Facebook è un social network. Si è visto quello che è successo quando l’uno ha provato a imitare l’altro…” Ovviamente mi riferivo a Google+.

Ora torno in ufficio e leggo che no, evidente la storia non va sempre così: l’azienda di servizi analytics Parse.ly ha registrato che Facebook ha superato Google come fonte di traffico agli oltre 400 siti editoriali che segue. Questo significa che essere su Facebook con una buona strategia di content marketing per l’hotel può valere tanto quanto investire in un bravo SEO.


 

Il traffico da Facebook è inarrestabile ma quello di Google non scende

È bene specificare che le stime di Parse.ly [3] si riferiscono solo ai siti di informazione e ai grossi blog: tra i suoi clienti ci sono Wired, Reuters, The Daily Telegraph, Mashable, Conde Nast, Fox news e Business Insider. Ma anche siti di minor qualità e che producono contenuti più Facebook-friendly che Google-friendly. Niente a che vedere con il mondo dell’hotellerie quindi.

Stiamo parlando comunque di un network che vale 6 miliardi di visualizzazioni di pagina e più di un miliardo di visitatori unici al mese. Dunque un campione che può essere ritenuto rappresentativo di un trend in crescita.

In una intervista a Fortune [4] il CTO di Parse.ly Andrew Montalenti ha dichiarato che “le ultime stime dell’azienda mostrano che le fonti di traffico social (di cui Facebook rappresenta una larga parte) costituiscono il 43% del traffico per i siti editoriali del network di Parse.ly, mentre Google arriva al 38%.”

Come è avvenuto il sorpasso?

Da una parte, dice giustamente Montalenti, questo può essere il prodotto dei cambiamenti che si sono verificati negli ultimi anni sul motore di ricerca: da quando Google ha oscurato gran parte delle informazioni inerenti le query che portano traffico ai siti, SEO e web marketing specialist hanno dovuto diversificare le proprie strategie, investendo più tempo e più risorse anche e soprattutto sui social network.

Dall’altra Facebook ha intuito le enormi potenzialità del social nel settore delle news e ha deciso di incentivare la produzione di questo tipo di contenuti da parte degli editori con il lancio degli Instant Articles [5], un nuovo sistema per pubblicare articoli su Facebook mobile.

Il nuovo format – decisamente innovativo – assembla la parola scritta con immagini, video, suoni e mappe interattive, per far gustare all’utente vere e proprie informazioni “multisensoriali”. Le news si caricano velocemente e non c’è necessità di abbandonare Facebook per raggiungere il sito ufficiale della fonte.

Al momento gli Instant Articles sono visibili solo da smartphone Apple con sistema operativo iOS e sono disponibili solo per partner selezionati, ma presto Facebook potrebbe decidere di estenderli a livello globale, aumentando ulteriormente il traffico veicolato ai siti che producono contenuti.

Non è detto però che questi cambiamenti vadano a intaccare le ricerche dei motori perché, come è evidente nella tabella precedente, mentre i refferal da Facebook sono cresciuti, quelli da Google non sono diminuiti.

 

L’hotel può sfruttare Facebook come fonte di traffico

Quello che sta accadendo a livello globale testimonia quale peso Facebook abbia assunto nella vita degli utenti e quanto abbia cambiato le loro abitudini di ricerca.

Facebook [6] non è solo un luogo di svago: per molti è diventato anche fonte di informazioni e di ispirazioni.

Se avete una pagina Facebook per il vostro hotel basta darle un’occhiata per capire come stanno cambiando le cose.

Avete notato quanto è cresciuto il numero delle recensioni lasciate dagli utenti sulle pagine degli hotel su Facebook? Su quella dell’Hotel Palazzo Vecchietti di Firenze [7] ad esempio ci sono 57 recensioni [8] all’attivo.

Stessa cosa vale per i messaggi privati: molti dei nostri clienti ci confermano che spesso Facebook è utilizzato per chiedere informazioni o chiarimenti allo staff.

Se nei vostri piani rientra la produzione di contenuti di qualità per i clienti – in un contesto in cui posizionarsi su Google è sempre più difficile – Facebook potrebbe diventare non solo uno spazio dove favorire l’engagement degli utenti ma anche una valida fonte di traffico al sito.