- Booking Blog™ – Il blog del Web Marketing Turistico - https://www.bookingblog.com -

Stagione invernale, cosa aspettarsi dal turismo

Cosa aspettarsi dal turismo nell'imminente stagione invernale [2]

La stagione invernale si avvicina portando con sé il tanto temuto aumento dei contagi. Molti Paesi europei hanno ricominciato a parlare di chiusure e lo stesso Ministro Speranza ha incoraggiato gli Italiani a rimanere in Italia nella sua intervista al Corriere la scorsa settimana
Facciamo il punto su cosa aspettarci dal turismo nei prossimi mesi.

Dopo un’estate dai grandi numeri [3], gli operatori del settore turistico speravano in un proseguimento della crescita nella stagione invernale. Le condizioni, inizialmente, si erano mostrate favorevoli: Stati Uniti e Australia [4] avevano annunciato una riapertura dei loro confini ai viaggiatori vaccinati e gli impianti sciistici [5], mete turistiche tipicamente invernali, avevano iniziato ad attrezzarsi per riaprire in totale sicurezza.

Tuttavia, un significativo aumento dei contagi ha recentemente portato alcuni Paesi europei a rivalutare la situazione e a tornare a parlare di chiusure. Come riporta TTG [6], il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) è il primo a considerare la situazione in dieci Paesi ‘molto preoccupante’ e ‘preoccupante’ in altrettanti.

 

Il quadro generale europeo

 

Attualmente i Paesi più a rischio sono Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria e Slovenia.

In Austria invece la situazione è ben peggiore. A causa dell’enorme incremento del tasso di incidenza settimanale (si parla di quasi 850 ogni 100mila persone), è partito un vero e proprio lockdown per i non vaccinati della durata minima di 10 giorni, con controlli a campione su tutta la popolazione.

D’altra parte anche Olanda e Germania si stanno muovendo per implementare nuove restrizioni. Il premier Rutte ha annunciato il coprifuoco in Olanda per tre settimane, con chiusura di bar e ristoranti alle 20 e dei negozi di beni non essenziali alle 18. La Germania, che sta subendo una recrudescenza dell’epidemia soprattutto a causa del basso tasso di vaccinati, sta valutando una legge per aumentare lo smart-working, ma non è escluso che vengano prese in considerazioni ulteriori misure restrittive sul modello della vicina Austria.

 

E in Italia?

 

Anche tra le regioni italiane c’è chi vorrebbe seguire l’esempio dei paesi europei e attuare delle chiusure mirate. Liguria, Alto Adige e Friuli si sono dichiarate propense ad adottare “il modello austriaco” per i non vaccinati e anche Emilia-Romagna e Lombardia, seppur con qualche perplessità, sarebbero d’accordo a implementare restrizioni, qualora ci trovassimo in una situazione senza altre vie d’uscita.

D’altro canto il Premier Draghi frena i governatori [7], facendo sapere che al momento il Governo non sta valutando alcuna stretta per i non vaccinati e che i dati dei contagi in Italia non sono minimamente paragonabili a quelli austriaci.

In generale, la situazione non sembra prospettarsi facile per il comparto turistico, soprattutto in vista delle festività natalizie, momento solitamente molto prospero per i viaggi. Lo stesso Ministro Speranza, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera la scorsa settimana, si è mostrato cauto rispetto ai viaggi all’estero, affermando di preferire “le vacanze in Italia”. In questo modo, però, ha scatenato le furie degli operatori del settore [8] che, dopo un anno e mezzo di stop, speravano di trovarsi ora di fronte a una ripartenza.

Non ci sono certezze su cosa potersi aspettare dalla stagione invernale. Al momento, è possibile viaggiare liberamente all’interno del territorio italiano se si è in possesso del Green Pass. Questo sicuramente favorisce le strutture ricettive italiane, ma non aiuta agenzie di viaggio e tour operator che contavano sulla ripresa dei viaggi all’estero. La speranza è che, contagi permettendo, in prossimità delle feste vengano attivati dei corridoi turistici tra i vari Paesi, almeno per i viaggiatori vaccinati.