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Travel Insights with Google arriva negli Stati Uniti

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Travel Insights with Google approda anche negli Stati Uniti con funzionalità personalizzate e dati sempre più accurati.

Sembra iniziare a prendere sempre più forma l’iniziativa di rilancio del turismo che vede come protagonisti il colosso di Mountain View e l’Organizzazione Mondiale del Turismo. Insieme, si sono posti l’obiettivo di fornire a governi e operatori del settore una serie di strumenti per elaborare nuove strategie per riportare i numeri dell’industria turistica a quelli del pre-pandemia.

Dopo più di sei mesi di test nell’area Asia-Pacifico e in Europa, Google sta ora espandendo la piattaforma Travel Insights with Google negli Stati Uniti [3], in collaborazione con Destinations International e Hospitality Sales and Marketing Association International (HSMAI).

Le tre organizzazioni lavoreranno insieme per fornire gli strumenti e la formazione agli enti turistici e ai professionisti dell’ospitalità in tutto il mondo, con versioni localizzate già disponibili in Italia, Spagna, Grecia, Croazia, India, Corea e molti altri Paesi.

Gli strumenti di Travel Insights forniscono dati sulla domanda di viaggio in tempo reale, basandosi su quanto emerge dalla Google Search, a mano a mano che gli utenti effettuano ricerche online come “dove viaggiare”, “posso viaggiare” e “restrizioni di viaggio COVID”.

 

Gli strumenti disponibili

 

Come già analizzato all’interno di un nostro precedente articolo [4], il portale è composto da due strumenti principali: uno è destinato ad aziende, governi ed enti turistici, mentre l’altro è destinato agli albergatori.

Troviamo quindi Destination Insights, che fornisce dati sulle principali fonti di domanda per una data destinazione e che aiutano a capire da dove provengono i viaggiatori. Hotel Insights [5], invece, ha lo scopo di aiutare gli albergatori ad analizzare le tendenze di ricerca e fornire suggerimenti su come possono migliorare la presenza digitale della loro struttura.

 

Google a fianco della OMT per la ripresa del turismo

Google sta anche lavorando con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite per sostenere la ripresa dell’industria dei viaggi [6], con una strategia annunciata a maggio che fornisce dati e formazione agli operatori del settore in tutto il mondo.

Proprio grazie a questi strumenti, le due organizzazioni ospiteranno corsi di formazione su come utilizzare gli strumenti digitali e i dati messi a disposizione, per la ripresa del turismo post pandemia. La piattaforma Travel Insights è infatti realizzata da esperti del settore viaggi e pubblicità di Google ed è fatta su misura per i Paesi a cui viene offerta, con sessioni sulla raccolta e l’analisi dei dati, marketing digitale e storytelling.

Come da accordi, Google fornirà anche un supporto continuo per diverse iniziative dell’UNWTO, come i concorsi di startup che promuovono l’innovazione nei viaggi e nel turismo. I dati Travel Insights di Google alimentano anche una parte del UNWTO Recovery Tracker [7], strumento messo a punto dall’Organizzazione Mondiale del Turismo per consentire ai governi e alle imprese private la possibilità di tracciare la ripresa del turismo a livello globale e regionale. Le due organizzazioni prevedono anche di collaborare su ulteriori progetti di ricerca.

Nonostante l’imperversare della pandemia, Big G rimane fortemente interessato al settore turistico e sembra avere già una chiara strategia di espansione all’interno di questo mondo. Dovrà quindi ricredersi chi, dopo aver letto del ritiro temporaneo dal mercato della funzione Reserve on Google [8], aveva dato credito ad alcune voci di corridoio. Il colosso americano non sta perdendo interesse nei confronti del turismo perché  fortemente colpito dalla pandemia di Covid-19, anzi ha grandi progetti a fianco di organizzazioni ed enti rilevanti nel contesto internazionale.