Trend viaggi post Covid: attenzione al prezzo e boom di ricerche online

leggi l’articolo completo...La pandemia da Covid-19 è uno spettro remoto nella mente dei viaggiatori?

La risposta più idonea potrebbe essere “nì”: se è vero che i viaggi internazionali hanno – finalmente – visto una ripresa importante, nei piani dei travelers si affacciano tutt’oggi preoccupazioni legate alla salute.

L’andamento ambivalente della stagione estiva 2022, almeno in Italia, è stato vissuto in prima linea dagli albergatori, in bilico tra incoraggianti prenotazioni in rialzo e l’oneroso freno dell’inflazione. Proprio l’aumento del costo del denaro influisce, non poco, sul comportamento d’acquisto dei viaggiatori, come certifica lo studio rilasciato da TravelBoom.

 

Lo studio firmato TravelBoom

 

TravelBoom, prestigiosa agenzia di marketing digitale specializzata nell’hotellerie, ha pubblicato il suo studio annuale sulle tendenze dei viaggi leisure dopo aver intervistato più di 2.000 viaggiatori nel 2022. I risultati rivelano cambiamenti sorprendenti nella pianificazione del viaggio e nel comportamento di prenotazione, in larga parte influenzati dall’aumento dei costi, dalla situazione economica globale, dai continui rischi di contagi da Covid-19 e dalla tecnologia.

La ricerca esamina la mentalità e il comportamento dei viaggiatori lungo l’intero iter di customer journey: dalla fase di sogno e pianificazione dell’esperienza, fino al modo in cui interagiscono con le destinazioni scelte prima, durante e dopo il soggiorno. Mostra anche le preferenze di prenotazione degli ospiti anno dopo anno e i cambiamenti comportamentali. Lo studio sulle tendenze del leisure travel 2022 di TravelBoom fornisce informazioni chiave, che delineano 5 trend principali, quanto mai sorprendenti.

 

5 trend per i viaggi leisure

 

1. Il primo punto dello studio si sofferma sul fattore economico, che impatta fortemente sui piani di viaggio. Il nuovo viaggiatore post pandemia è condizionato dall’aumento dei costi, che sta influenzando oltre un terzo degli intervistati, tanto che il 36% paventa la possibilità di dover annullare i propri programmi per problemi di budget. Come far fronte a simili preoccupazioni? Una formula magica non esiste, ma potreste pubblicizzare le vostre tariffe di partenza basse e, se ve la sentite, assicurare condizioni di rimborso tramite voucher o strumenti simili in caso di annullamento della prenotazione in un certo arco di tempo

2. Il secondo trend riguarda le ricerche online effettuate prima e durante il processo di prenotazione: il valore è in netto rialzo, con una media di 5,5 pagine web consultate in fase di organizzazione e booking. Cosa ne deduciamo? Sicuramente l’esigenza di rassicurazione, comparazione e ricerca di miglior tariffa disponibile, in rapporto diretto con il primo trend individuato dallo studio. Curate la vostra immagine sui principali canali e, soprattutto, cercate sempre di essere competitivi a livello di prezzo, rispetto a OTA e metasearch.

3. Nel panorama post Covid, i fattori che condizionano le scelte di viaggio cambiano, in modo significativo. TravelBoom individua i costi di trasporto, i servizi e i programmi fedeltà come solo alcuni dei fattori capaci di spostare l’ago della bilancia nella mente del traveler.

4. Ciò che invece continua ad influenzare in larga parte le decisioni di viaggio è la situazione pandemica. Il 55% della popolazione prende in considerazione tuttora i rischi legati a un possibile contagio da Covid-19 prima di prenotare la propria vacanza. Se ne deduce che il terribile spettro sviluppatosi da Wuhan non è ancora del tutto debellato, almeno nella mente dei viaggiatori intervistati da TravelBoom. Come agire in struttura? Mantenete valide le best practice legate alla sanitizzazione e al contenimento del contagio, chiedendo allo staff di indossare le mascherine e ricordando agli ospiti, tramite postazioni dedicate e cartelli, la frequente igienizzazione delle mani.

5. Last but not least, lo studio ha rilevato che l’82% dei viaggiatori non prenoterà il proprio soggiorno in una struttura prima di aver consultato le recensioni degli ospiti. Inoltre, il 40% degli intervistati ha affermato di fare riferimento alle recensioni per ogni fase del processo di prenotazione. Questo ultimo punto tocca il fondamentale tasto della riprova sociale, sempre più preponderante in una quotidianità scandita da social network e iperconnessione. Il nostro consiglio qui è quello di monitorare e ottimizzare la vostra brand reputation sui canali social e sui principali portali di reviews (Google in primis), rispondendo in modo appropriato anche ai giudizi negativi. Fate tesoro di ogni singola parola (se veritiera) di una recensione, come punto di partenza per rivedere un aspetto del servizio o della vostra struttura, in modo da incrementare il vostro ranking.