Turismo estivo, un italiano su due resterà a casa

leggi l’articolo completo...Secondo l’indagine recentemente condotta da Isnart – Unioncamere, un italiano su due non andrà in vacanza nel periodo estivo.

In altri termini, nel 2020 caleranno di oltre il 40% i vacanzieri; dei 24 milioni di persone stimate che si muoveranno, l’86% rimarrà in Italia, mentre il 4,8% andrà all’estero (contro il 26% dello scorso anno). 

  

Analizziamo nel dettaglio i risultati della ricerca. 

 

Turismo di prossimità, la vacanza è vicino a casa 

 

A causa dei timori legati alla diffusione del Covid-19, alla crisi economica correlata e alla mancanza di un periodo prolungato di ferie per molti lavoratori italiani, l’estate 2020 sarà all’insegna delle vacanze di prossimità. In Sicilia e Sardegna, rispettivamente l’83% e il 70% di persone hanno scelto la propria regione come località nella quale trascorrere un periodo di riposo. Quando invece la propria regione non è la destinazione prescelta, gli italiani si spostano perlopiù nelle regioni limitrofe. A conferma di ciò, il 62% degli intervistati ha dichiarato che utilizzerà la propria auto per spostarsi, mentre il 10% circa utilizzerà l’aereo o il treno. Oltre 10 milioni di italiani -più del 40% di coloro che partiranno- ha scelto di pernottare in appartamento, nel solco di una volontà generalizzata di limitare, per quanto possibile, la condivisione degli spazi con persone sconosciute.     

 

Sicilia meta preferita, forte calo di prenotazioni in Lombardia  

 

Da luglio a settembre, tra coloro che si recheranno in villeggiatura, il 76,5% soggiornerà al mare. È grazie anche a questo dato che la Sicilia è la regina delle vacanze, che si appresta ad ospitare quasi 3 milioni di turisti, contro i 2 milioni e 700mila dello scorso anno. Sui gradini più alti del podio si collocano poi Puglia e Campania, le quali registrano però un saldo negativo rispetto all’affluenza del 2019, rispettivamente con un -10% e -22% di turisti. Anche la Sardegna registra un bilancio negativo rispetto allo scorso anno, con un –14% di persone attese a soggiornare sull’isola. Nonostante gli investimenti profusi da alcune regioni per promuovere il territorio, si registrano forti perdite anche in Lazio (-780mila persone), Emilia Romagna (-640mila turisti) e Lombardia, dove la perdita stimata è di 800mila turisti rispetto all’anno passato. Come riportato nel dossier, “la paura dei contagi e una situazione economica in sofferenza sono le due principali motivazioni – espresse entrambe dal 30% degli intervistati – che terranno a casa quest’estate 21 milioni di italiani”. Rispetto al passato, gli italiani sembrano privilegiare le mete che sono state meno violentemente colpite dal virus e che permettono di rispettare senza troppi problemi il distanziamento sociale, grazie ad ampie aree scarsamente popolate. Quindi, ecco che Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Abruzzo vedono un incremento delle prenotazioni, mentre il Molise si prepara addirittura ad accogliere il doppio dei turisti ospitati nel 2019. È interessante notare come i risultati dell’indagine raccontino anche di chi si orienta verso una vacanza all’insegna dello sport e del benessere, rispetto ai quali le strutture ricettive devono essere in grado di dare risposte soddisfacenti in termini di servizi.  

 

Se il bonus vacanze non è d’aiuto 

 

In base ai dati emersi dall’indagine, il bonus vacanze non ha prodotto, almeno per adesso, i risultati sperati. Infatti, solo il 7,4% ne ha usufruito, mentre il 78,3% (cioè quasi 19 milioni di Italiani) dichiara che non lo utilizzerà, anche per la difficoltà nel trovare le strutture che lo accettino. Il 14,3% ha dichiarato che, ancora, non ha deciso se lo utilizzerà o meno. Al di là del bonus vacanze, è tuttavia possibile cercare di fare la propria parte, seguendo alcune utili indicazioni che abbiamo riportato in questo articolo, anche per cercare di attrarre i turisti stranieri.