Vacanze prenotate per 1 italiano su 10

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Campagna di vaccinazione, riduzione dei contagi e programma di riaperture: queste, secondo Coldiretti, le motivazioni principali che hanno spinto poco più di un italiano su 10 (l’11%), a prenotare una vacanza in estate.

Analizziamo nel dettaglio le considerazioni di Cooldiretti basate su uno studio di Notosondaggi, pubblicato in occasione del passaggio di tutte le regioni in zona gialla.

 

Italiani in vacanza, ma dove?

 

Al primo posto, ci sono le località di mare: è qui che il 34% degli italiani -fra chi ha già prenotato e chi non lo ha ancora fatto- trascorrerà le proprie ferie. Contrariamente a quanto successo negli anni passati, al secondo posto si piazzano le zone rurali, di campagna (11%).

A farne le spese, scivolando al terzo posto, è stata la montagna (9%), davanti a località d’arte (4%) e laghi (2%). Quanti sono ancora gli italiani incerti fra partire o rimanere a casa? Secondo la ricerca, il 36% non ha ancora ancora sciolto tutti i dubbi.

A ricoprire un ruolo da protagonista ci sarà il turismo gastronomico. Proprio la pandemia ha donato ulteriore impulso a questo settore, il cui valore, si stima, si aggiri intorno ai 5 miliardi. Probabilmente, chi ne trarrà maggior vantaggio saranno tutti gli agriturismi dislocati da Nord a Sud Italia, particolarmente apprezzati e ricercati dai viaggiatori sia per la cucina tradizionale, sia per le esperienze ricreative offerte in loco come l’equitazione, il tiro con l’arco e il trekking.

A questo proposito, anche gli italiani intervistati nell’ambito del sondaggio hanno le idee chiare: secondo l’80%, gli agriturismi giocheranno un ruolo importante per la ripresa del turismo nel post-pandemia.

 

Turismo, tornano anche gli stranieri

 

Segnali incoraggianti arrivano anche dall’estero: 28 milioni di cittadini sarebbero infatti pronti con le valigie in mano per trovare rifugio dal calore estivo nella nostra Penisola. A riportarli in Italia, contribuiscono sia il superamento della quarantena, sia l’introduzione del green pass.

I turisti provenienti dall’estero dovrebbero giungere perlopiù dall’Unione Europea, dalla Gran Bretagna e da Israele. Nell’estate del 2019, la loro spesa complessiva ha raggiunto quota 11.5 miliardi. I soldi sono stati investiti per alloggio, alimentazione, divertimento, trasporto, shopping e souvenir, almeno secondo l’elaborazione di Coldiretti a partire dai dati forniti da Bankitalia, relativi alla finestra luglio-settembre 2019.

Un segnale che acquista ancora più significato se si considera che gli arrivi da questi stati sono crollati del 43% nel corso della scorsa estate.

Restate connessi sui nostri canali per scoprire se, come ha affermato recentemente il Presidente del Consiglio Mario Draghi, “il turismo italiano emergerà più forte di prima”.