[2]Una settimana ricca di novità questa: dopo la rimozione delle recensioni da Google Places e i test di ottimizzazione di TripAdvisor, oggi è stato lanciato “Google Hotel Finder”, il metamotore di ricerca hotel di Google, che con questa nuova mossa entra prepotentemente nel settore dell’Ospitalità, aprendo nuovi e imprevedibili scenari di cambiamento per il turismo internazionale.
Se con l’acquisto di ITA Software [3] il colosso di Mountain View ha suscitato polemiche a non finire tra i portali che temevano un monopolio della ricerca di voli on-line e una limitazione alla libera concorrenza che ha fatto drizzare le orecchie anche all’Antitrust statunitense, tanti saranno i dubbi e timori suscitati negli operatori del turismo con la nascita del nuovo motore di ricerca per hotel. Come vedremo più avanti, ci si chiede come Google monetizzerà l’Hotel Finder e come reagiranno i comparatori di hotel alla sua mossa.
Come funziona: dati e comparazione prezzi tratti da Google Places
Google Hotel Finder [4], attualmente in versione sperimentale e funzionante solo con strutture statunitensi, permette di ricercare un hotel già in maniera avanzata, offrendo all’utente la possibilità di utilizzare diversi filtri, presenti sulla sinistra:
- Date
- Prezzo
- Stelle e recensioni degli utenti
In più si può limitare la ricerca ad aree specifiche e comparare l’attuale prezzo individuato per ogni hotel con le tariffe solitamente proposte dall’hotel, per capire quanto sono rincararti i prezzi o meno a seconda della stagionalità.
A destra compaiono gli hotel che rientrano nel range indicato dagli utenti, che possono selezionare quelli preferiti e inserirli in una Shortlist.
Cliccando sull’Hotel si apre una finestra che riunisce le immagini dell’hotel, la descrizione del proprietario, alcuni frammenti delle recensioni pubblicate dagli utenti su Google HotPot e ovviamente la possibilità di prenotare.
Il pulsante “Book” permette di visualizzare un menù a tendina con i nomi delle OTA su cui l’hotel è disponibile, con relativo prezzo (link sponsorizzati) e il link gratuito al sito ufficiale dell’hotel, presente anche in fondo alla scheda.
Tutte le informazioni e i prezzi mostrati sono tratti dalle mappe di Google Places.
Le nostre impressioni
A prima vista Google Hotel Finder, ci è sembrato un po’ “geek oriented”, ovvero pensato per chi ha più dimestichezza con Internet, perché non offre ancora il massimo dell’usabilità a un comune utente on-line.
Molto interessante la funzione che mostra, accanto al costo dell’hotel, lo scostamento di prezzo rispetto alla propria media, utile per percepire se si tratta di un buon affare o meno.
L’altra nuova feature dello strumento, ovvero la possibilità di selezionare direttamente dalla mappa interattiva un’area specifica in cui ricercare l’hotel, è collocata sulla sinistra e non appare troppo chiaro a che cosa serva. Anche la possibilità di mettere in luce le aree più popolari nella città scelta (attivate da un bottone in alto a destra sulla mappa mostrata) non sembra una funzione di immediata comprensione (vedi immagine).
Nel complesso però lo strumento sembra funzionale e completo: forse per completare il quadro mancano solo una panoramica più completa delle recensioni e i dati relativi alle “feature & amenities” dell’hotel.
Le implicazioni per l’Ospitalità
L’Hotel Finder è un chiaro segnale da parte di Google di voler continuare ad investire sempre più pesantemente in un settore dalle grandi potenzialità e in forte crescita come il Turismo on-line.
Prima con l’arricchimento dei risultati delle Mappe – dove da tempo è possibile confrontare le tariffe, le recensioni e prenotare – adesso con questo nuovo strumento, è facile capire come si aprano a Google numerose possibilità di ritorno economico.
Per l’hotel per adesso non vedo particolari problemi, anzi, dal momento che accanto al link alle OTA, è sempre presente anche il link gratuito al sito ufficiale. Ci sarà da capire, non appena l’Hotel Finder sarà attivo anche in Italia, quanto traffico e conversioni sarà in grado di generare.
Immagino che invece le aziende oggi focalizzate nel settore della metaricerca di alberghi, come Trivago, Kayak, e persino i portali, si sentiranno minacciati da questa mossa di Google. Probabilmente le OTA, pur ricevendo un maggior traffico da PPC, si staranno chiedendo fin dove si spingerà Google.
E voi che cosa ne pensate? Quali potrebbero essere le conseguenze di questa nuova apertura in ambito Hospitality?