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Google: Il futuro del travel è qui

[2]L’industria dell’ospitalità è stata una delle prime ad adottare il digital marketing come pratica di promozione e comunicazione delle proprie offerte. Mentre altri settori ancora distribuivano volantini e vendevano solo nelle sedi fisiche, gli hotel avevano già il proprio inventario online, disponibile con pochi clic.

Ma, secondo Google [3], essere arrivati per primi non significa potersi permettere il lusso di fermarsi; i comportamenti dei consumatori continuano a evolversi insieme alla tecnologia, richiedendo agli hotelier di offrire assistenza e presenza durante tutta l’esperienza d’acquisto.

 

Informazioni veloci per acquisti d’impulso

 

Negli Stati Uniti, le ricerche di viaggio legate ai termini “oggi” o “stanotte” sono aumentate del 150% negli ultimi due anni [4].

Infatti, più del 60% dei viaggiatori americani considererebbero un viaggio d’impulso basato su una buona offerta per un volo o un hotel.

E non solo le informazioni devono essere tutte a portata di mano, onde evitare di perdere prenotazioni d’impulso, ma devono essere ritagliate sui bisogni di ogni utente.

 

Informazioni personalizzate

 

Chi ricerca un hotel o un ristorante si aspetta di trovare informazioni precise basate sulla posizione, il momento della giornata e, possibilmente, anche i suoi interessi.

Il 57% dei viaggiatori infatti ritiene che i brand dovrebbero fornire informazioni fortemente personalizzate basate sui comportamenti d’acquisto e le preferenze di ogni utente. Addirittura il 36% (più di una persona su tre) sarebbe disposto a pagare di più per servizi così personalizzati!

 

Macchine dal volto umano

 

Mentre ci stiamo muovendo inesorabilmente verso un futuro di macchine intelligenti – paragonabile come salto generazionale al passaggio da computer desktop a smartphone – il machine learning già oggi ci permette di offrire agli utenti esperienze migliori e più utili.

Gli hotel già possono utilizzare il machine learning per creare campagne di marketing automatizzate, capaci di plasmare comunicazioni personalizzate basate sulle abitudini di acquisto, lo storico e la rilevanza dell’offerta di ogni utente.

Gli hotel potranno aiutare presto gli utenti a trovare non solo tutte le informazioni di cui hanno bisogno velocemente, ma anche prive di rumori di fondo od offerte non attinenti ai propri gusti e inclinazioni.

 

Gli assistenti digitali al centro del palcoscenico

 

I dati di Google ci svela come quasi il 70% delle richieste fatte su Google Assistant sono formulate in linguaggio naturale [5], che vuol dire che le domande poste a Google sono sempre più vicine a sembrare vere conversazioni con un computer. Rimanendo nel settore travel, un utente su 3 è interessato a usare un digital assistant per prenotare un viaggio, mentre già oggi lo stanno usando per cercare informazioni sugli hotel e la destinazione.

 

Come rimanere aggiornati

 

È importante leggere il mercato, comprendere le tecnologie emergenti ed adattare il proprio marketing ai cambiamenti in arrivo. Per il prossimo futuro, per esempio, è fondamentale pensare ai propri contenuti con l’utente al loro centro, potenziando il proprio marketing con intelligenze artificiali, e sperimentando nuove piattaforme.