Google: Il futuro del travel è qui

L’industria dell’ospitalità è stata una delle prime ad adottare il digital marketing come pratica di promozione e comunicazione delle proprie offerte. Mentre altri settori ancora distribuivano volantini e vendevano solo nelle sedi fisiche, gli hotel avevano già il proprio inventario online, disponibile con pochi clic.

Ma, secondo Google, essere arrivati per primi non significa potersi permettere il lusso di fermarsi; i comportamenti dei consumatori continuano a evolversi insieme alla tecnologia, richiedendo agli hotelier di offrire assistenza e presenza durante tutta l’esperienza d’acquisto.

 

Informazioni veloci per acquisti d’impulso

 

Negli Stati Uniti, le ricerche di viaggio legate ai termini “oggi” o “stanotte” sono aumentate del 150% negli ultimi due anni.

Infatti, più del 60% dei viaggiatori americani considererebbero un viaggio d’impulso basato su una buona offerta per un volo o un hotel.

E non solo le informazioni devono essere tutte a portata di mano, onde evitare di perdere prenotazioni d’impulso, ma devono essere ritagliate sui bisogni di ogni utente.

 

Informazioni personalizzate

 

Chi ricerca un hotel o un ristorante si aspetta di trovare informazioni precise basate sulla posizione, il momento della giornata e, possibilmente, anche i suoi interessi.

Il 57% dei viaggiatori infatti ritiene che i brand dovrebbero fornire informazioni fortemente personalizzate basate sui comportamenti d’acquisto e le preferenze di ogni utente. Addirittura il 36% (più di una persona su tre) sarebbe disposto a pagare di più per servizi così personalizzati!

 

Macchine dal volto umano

 

Mentre ci stiamo muovendo inesorabilmente verso un futuro di macchine intelligenti – paragonabile come salto generazionale al passaggio da computer desktop a smartphone – il machine learning già oggi ci permette di offrire agli utenti esperienze migliori e più utili.

Gli hotel già possono utilizzare il machine learning per creare campagne di marketing automatizzate, capaci di plasmare comunicazioni personalizzate basate sulle abitudini di acquisto, lo storico e la rilevanza dell’offerta di ogni utente.

Gli hotel potranno aiutare presto gli utenti a trovare non solo tutte le informazioni di cui hanno bisogno velocemente, ma anche prive di rumori di fondo od offerte non attinenti ai propri gusti e inclinazioni.

 

Gli assistenti digitali al centro del palcoscenico

 

I dati di Google ci svela come quasi il 70% delle richieste fatte su Google Assistant sono formulate in linguaggio naturale, che vuol dire che le domande poste a Google sono sempre più vicine a sembrare vere conversazioni con un computer. Rimanendo nel settore travel, un utente su 3 è interessato a usare un digital assistant per prenotare un viaggio, mentre già oggi lo stanno usando per cercare informazioni sugli hotel e la destinazione.

 

Come rimanere aggiornati

 

È importante leggere il mercato, comprendere le tecnologie emergenti ed adattare il proprio marketing ai cambiamenti in arrivo. Per il prossimo futuro, per esempio, è fondamentale pensare ai propri contenuti con l’utente al loro centro, potenziando il proprio marketing con intelligenze artificiali, e sperimentando nuove piattaforme.