All’inizio di quest’anno, Expedia ha pubblicato uno studio riguardante l’interesse crescente verso la sostenibilità del travel, evidenziando come i viaggiatori stanno diventando sempre più attenti e consapevoli nelle loro scelte di vacanze.
Novità in casa Expedia: durante l’annuale evento del Gruppo, Explore 22, il colosso del travel ha presentato una nuova piattaforma tecnologica per le sue aziende partner, la Expedia Group Open World.
Expedia Group Media Solutions ha appena rilasciato il report sui trend di viaggi del quarto trimestre 2021. Quali sono i risultati più importanti? Cosa ci dicono i numeri sul processo di recovery del turismo?
Analizziamolo partendo dai dati riportati da Travel Daily News.
Più occasioni di vacanza e più flessibilità negli spostamenti: questo è ciò che chiedono i viaggiatori nel 2022 secondo un’analisi di Expedia.
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Booking Holdings ha acquisito Getaromm, il colosso delle prenotazioni alberghiere che firma accordi con gli hotel all’ingrosso e promuove la distribuzione online delle camere. Che sia una mossa per rispondere a Expedia?
Spira aria di novità in casa Expedia.
I sentori del cambiamento, a dire il vero, si percepivano già un anno fa, quando il gruppo aveva nominato CEO Peter Kern, che, nel pieno della crisi Covid, sicuramente non aveva goduto di ottimo tempismo.
Si è conclusa ieri Explore ’20, la conferenza annuale dei partner di Expedia Group, in cui il gruppo ha condiviso i risultati di una ricerca effettuata da Expedia Group™ Media Solutions – che contiene approfondimenti sui trend di ripresa dei viaggi nel 2021 – e ha messo in evidenza le novità introdotte dall’ OTA per aiutare a prendere decisioni con consapevolezza. Quali sono i fattori chiave che influenzeranno le decisioni dei turisti nel prossimo anno? leggi l’articolo completo…
L’epidemia di COVID-19 ha sconvolto la vita quotidiana di tutti noi, intaccando pesantemente il settore dei viaggi, costretto ad uno stop improvviso e mai affrontato prima. L’industria del turismo ha subito un colpo durissimo: la perdita, secondo il World Travel & Tourism Council, si aggira intorno ai 5,5 trilioni di dollari nel 2020.
Una cifra da capogiro, per tutti.
Sin dal suo concepimento, il bonus vacanze ha provocato reazioni contrastanti e destato diversi dubbi. Nel momento in cui l’intero comparto del turismo aveva bisogno di un’ immediata liquidità per far fronte alla crisi legata al COVID-19, è stato introdotto uno strumento ritenuto da molti esperti del settore assolutamente insufficiente per soddisfare questo bisogno.
Certo, può risultare comunque un incentivo in più per prenotare una vacanza, ma quanto la misura si è dimostrata – e si dimostrerà – efficace per rilanciare il turismo?
Ce lo chiediamo anche perché, proprio nel periodo in cui gli albergatori stanno puntando a questa agevolazione per stimolare la domanda dei soggiorni tra Ottobre e Dicembre, arriva la notizia della presentazione di un emendamento al decreto Agosto, che potrebbe portare le OTA e Airbnb a intermediare sull’ iniziativa…e tutto ciò non può che far aumentare le perplessità e le polemiche a riguardo. leggi l’articolo completo…
Gli equilibri tra i maggiori player del mondo del travel sono in continua evoluzione. La crisi legata alla pandemia sta di fatto mettendo in evidenza nuove alleanze, atte a creare delle opportunità di ripresa del business. Vediamo insieme quali sono le nuove relazioni tra Booking.com e Trivago, prendendo spunto da un’ analisi di Skift. leggi l’articolo completo…
L’impegno concreto di Expedia Group nel processo di recovery del travel, annunciato a fine maggio, non si ferma. È iniziato in questi giorni, infatti, lo stanziamento di 25 milioni di dollari in aiuti pubblicitari per riaccendere la domanda verso le destinazioni di viaggio.
Quando le persone cercano informazioni relative agli hotel su Google, è molto probabile che atterrino su un sito di viaggi anziché direttamente sul sito web di un albergo, sfavorendo, in ultima istanza, le prenotazioni dirette.
Le polemiche degli ultimi mesi si sono trasformate in fatti. Google è ufficialmente sotto accusa davanti alla Corte Europea. La motivazione? Concorrenza sleale per aver promosso, sul proprio motore di ricerca, il servizio delle “case vacanza” a scapito dei suoi numerosi rivali.
È stato infatti uno dei competitor di Google, nel settore del travel, che ha presentato un reclamo ufficiale alla Commissione Europea. Il primo canale editoriale a darne notizia è stato il Financial Times. Questa denuncia arriva esattamente nella settimana in cui il colosso delle ricerche online dovrà difendersi per evitare una multa da ben 2,4 miliardi di euro. Sarà una coincidenza?
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