Google Hotel: i 4 punti chiave dalla ricerca di Skift

leggi l’articolo completo...

L’ultimo rapporto di Skift Research fornisce un’analisi approfondita dei canali di distribuzione per le prenotazioni alberghiere, mettendo in evidenza il ruolo di Google Hotel come il più grande e completo motore di ricerca nel settore dei viaggi.

Lo studio ha esaminato oltre 20.000 elenchi di hotel negli Stati Uniti, in Europa, Asia-Pacifico, Medio Oriente e Africa, raccogliendo più di 520.000 dati che hanno permesso di valutare le dinamiche competitive tra le agenzie di viaggio online (OTA) e i siti diretti degli hotel.

Durante la ricerca, Skift ha analizzato sia gli elenchi sponsorizzati da Big-G, ovvero quelli a pagamento, sia l’asta organica, dove le strutture possono apparire gratuitamente. L’aggregazione dei dati ha permesso di osservare quali OTA e siti diretti stanno effettivamente facendo offerte per le prenotazioni e a quali prezzi.

 

Cosa rivela l’analisi condotta da Skift Research

Il risultato di questo studio ha messo in luce come Google Hotel stia diventando una forza decisiva nel definire la distribuzione delle prenotazioni alberghiere, sfidando le posizioni di mercato tradizionalmente occupate da giganti come Booking ed Expedia.

Queste rivelazioni segnalano tendenze cruciali che potrebbero trasformare le strategie di marketing online adottate sia dalle OTA che dagli albergatori, indicando un cambiamento significativo nella modalità di interazione dei consumatori con i servizi di prenotazione.

 

4 Aspetti principali emersi dai risultati della ricerca

  1. Il dominio di Booking:
    Booking Holdings e Expedia Group dominano i risultati sponsorizzati di Google in ogni paese, in particolare emerge la predominanza globale di Booking.com. La Holding è la OTA che investe maggiormente in campagne in ogni continente, superano regolarmente le offerte delle strutture locali, garantendosi le prime posizioni.
  2. La concorrenza di Expedia:
    Expedia.com ha aumentato gli investimenti pubblicitari per riuscire a fare concorrenza a Booking, con l’obiettivo di risultare prima nelle ricerche sponsorizzate. In particolare si evince che il gruppo ha deciso di puntare in modo strategico nei mercati meno principali come l’Asia-Pacifico, il Medio Oriente e l’Africa.
  3. Google spinge verso le prenotazioni dirette:
    In ognuno dei continenti analizzati, il motore di ricerca dà la priorità ai siti delle strutture, prediligendo sempre a livello organico e cercando di spingere maggiormente anche nelle aste per il posizionamento sponsorizzato. La predilezione rispetto alle OTA non è certo più economica, ma questo evidenzia sempre di più come Big-G tende a posizionare in cima i siti ufficiali degli hotel dimostrando una preferenza per promuovere prenotazioni dirette.

  4. Disparità di prezzo:
    Europa, Medio Oriente e Africa sono contraddistinti da una maggiore varietà di hotel, che comportano una maggiore parità di prezzo tra i vari canali di distribuzione. A differenza di questi ultimi, nei continenti come Asia e USA è presente una forte disparità di prezzo poiché il mercato è dominato da grandi catene che a loro volta sono capaci di negoziare condizioni più vantaggiose con le OTA.

Il rapporto di Skift Research ci fornisce una panoramica su come Google Hotel stia influenzando e trasformando il panorama delle prenotazioni online. Questa presenza sempre più imponente richiede che gli operatori alberghieri investano nel posizionamento di ricerca e nelle strategie di marketing.

Gli imprenditori dovrebbero considerare strategie che privilegiano la presenza sui canali di prenotazione diretta e investire in tecnologie che migliorino la loro visibilità e attrattività su piattaforme come Google Hotel, che come evidenziato sta svolgendo un ruolo decisivo nel favorire il passaggio alle prenotazioni dirette a scapito delle OTA.