Le nuove misure per contenere l’over tourism

leggi l’articolo completo...La scorsa settimana il consiglio comunale di Amsterdam ha dato il via alla limitazione nella costruzione di nuovi alberghi per scoraggiare il turismo di massa.

Da anni la città olandese sta mettendo in atto una serie di misure per contenere l’ingente flusso di visitatori. L’innovativa stretta si unisce alle recenti decisioni come l’aumento della tassa di soggiorno, portata dal 7% al 12,5% a inizio dell’anno, e la restrizione al consumo di cannabis nelle strade di Amsterdam.

Al fine di dare un’ulteriore stretta all’over tourism e preservare la qualità della vita per residenti e visitatori, la legge non permetterà l’edificazione di nuovi hotel al fine di mantenere il numero di pernottamenti annui sui 20 milioni.

 

Ma come funziona la nuova legge?

 

Secondo quanto riportato dal De Telegraf, la misura limiterà la costruzione di strutture alberghiere, infatti sarà possibile realizzare nuovi hotel solo in sostituzione di quelli attualmente esistenti. Tali politiche mirano a integrare i principi di sostenibilità avanzati dalla WTO, privilegiando piani di sviluppi che contribuiscano positivamente all’ambiente urbano e che riducano l’impatto del turismo di massa.

Da quanto riportato emerge la possibilità di creare nuove strutture si avrà solo in caso di rispetto di tre requisiti fondamentali:

  • Hotel di minimo 4 stelle
  • Garanzie sul rispetto dei criteri di qualità e sostenibilità
  • Non aumenti il numero di posti letto già presenti nell’albergo

 

Critiche alle nuove regole

 

Le maggiori critiche sostengono che le limitazioni potranno aiutare a controllare il sovraffollamento ma sottolineano la mancanza di restrizioni verso gli affitti brevi.

Come riportato da Il Post, il docente di Urban Tourism alla Inholland University Ko Koens, ha spiegato che il divieto di costruzione è una legge simbolica. La politica della città su questa questione era infatti già piuttosto rigorosa e che questa decisione porterà ad un aumento dei prezzi delle stanze. Inoltre, finché l’aeroporto continuerà a essere un importante hub europeo, non sarà facile tenere i visitatori lontani dalla città.

 

L’over tourism in Italia

 

In alcune località turistiche europee come Amsterdam, Venezia e Barcellona, si è riscontrato il problema legato all’over tourism e ognuna di esse sta adottando approcci diversi per mitigare il fenomeno come: misure per rendere la città meno dipendente dalle attività mainstream, l’introduzione del biglietto di ingresso nel centro storico, restrizioni per affitti brevi e il divieto per le navi da crociera di attraccare nel porto .

In Italia, la questione dell’over tourism sta iniziando a guadagnare attenzione come abbiamo potuto constatare con l’introduzione della tassa pedonale a Venezia, segnale di un cambiamento nella gestione da parte dei governi locali. Questo ha aperto il dibattito sulla possibile adozione di politiche simili in altre città italiane afflitte da flussi turistici eccessivi.

Riprendendo la notizia delle limitazioni imposte ad Amsterdam diventa lecito chiedersi se tali leggi saranno adottate in futuro anche in Italia. Una tale mossa potrebbe aiutare a preservare l’ambiente urbano e migliorare l’esperienza sia dei viaggiatori che dei residenti, ma non potrà essere l’unica misura e dovrà essere accompagnata da ulteriori interventi utili a riformare il tessuto turistico locale.

Attualmente una legge tanto importante e drastica non è prevista nel nostro paese. Ma è realistico aspettarsi che l’Italia adotti strategie simili in futuro? E quali sarebbero le ripercussioni di una simile politica?

Secondo noi è importante iniziare a parlarne, valutando gli aspetti positivi e negativi , creando un’opinione che possa riflettere il pensiero degli imprenditori turistici italiani. La discussione è aperta, diteci cosa ne pensate nei commenti e quali sono le vostre aspettative.