Il cambiamento climatico e la ricerca di nuove mete estive

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Il cambiamento climatico sta ridefinendo le preferenze dei turisti, spingendoli verso destinazioni più fresche in estate. A subire tale effetto sono gli stati dell’Europa meridionale, che si troveranno ad affrontare un aumento delle temperature e una possibile diminuzione degli arrivi in estate.

Come riportato dal Financial Times, i gruppi di viaggio stanno osservando una modifica comportamentale da parte degli ospiti che prediligono mete fredde in estate e destinazioni calde in primavera e autunno. Il prolungarsi di tale situazione potrebbe rivelarsi pericolosa per i paesi che dipendono dai flussi turistici per la crescita economica. Ad esempio l’Italia potrebbe in futuro avere conseguenze significative, che potranno portare a rivedere il proprio modello di business di fronte al mutamento della domanda.

 

Impatto sul Settore Turistico

 

L’estate del 2023 ha portato prove tangibili dell’effetto del cambiamento climatico, con ondate di calore record e incendi, come abbiamo potuto osservare in Sardegna, Rodi e in Sicilia.

Questi eventi, riporta l’European Travel Commission (ETC), stanno spingendo i viaggiatori verso la scelta di mete più fresche come la Danimarca e l’Islanda, modificando le dinamiche tradizionali del turismo estivo, a scapito delle classiche destinazioni mediterranee europee come Italia, Spagna e Grecia.

Una tendenza che potrebbe influenzare radicalmente i flussi di turisti internazionali estivi nel prossimo futuro. L’ETC conferma dai recenti studi che circa il 14% dei viaggiatori vede gli eventi meteorologici estremi come principale preoccupazione quando valutano la propria vacanza, un’attenzione crescente, aumentata del 7% rispetto all’anno precedente. A questi si aggiungono i dati dell’analisi condotta da Uber for Business UK che ha rivelato che il 61% dei travellers inglesi già oggi sceglie la meta delle vacanze sulla base delle preoccupazioni climatiche odierne.

Tuttavia, secondo il Financial Times, molti operatori del settore in europa sembrano sottovalutare questi rischi.

 

Nuove strategie

 

In risposta ai cambiamenti climatici alcuni stati, operatori turistici e hotel hanno iniziato ad esplorare nuove strategie, ad esempio:

  • Il tour operator Tui attualmente promuove in modo massivo viaggi e soggiorni in Turchia nei mesi autunnali e primaverili.
  • La Grecia sta provando a creare una rete tra gli operatori per incrementare gli arrivi nelle stagioni meno calde per contribuire a bilanciare l’impatto negativo avuto lo scorso anno.


Ad oggi non siamo in grado di definire quale sarà l’impatto che i fenomeni climatici avranno sul futuro del turismo e dell’Italia. Pensiamo che questo argomento sarà sempre più centrale nelle prossime discussioni del settore, e dovremmo essere pronti ad adeguarci e adottare nuove strategie per affrontare al meglio il cambiamento, evitando che questo possa avere effetti negativi nel settore dell’ospitalità in Italia.

Una possibilità di crescita è rappresentata dall’apertura in mercati stagionali differenti, puntando maggiormente alle vacanze in primavera e autunno, oppure nella possibilità di investimenti diretti e indiretti nell’ospitalità delle destinazioni estive emergenti come Danimarca, Finlandia e Islanda.