Le prenotazioni dirette guidano l’innovazione in hotel

leggi l’articolo completo...

In un 2024 destinato, nel travel, all’avvento massiccio dell’intelligenza artificiale e all’attenzione al benessere e alla salute – secondo gli ultimi trend da noi fotografati – uno studio di H2c pone il focus sul ruolo delle prenotazioni dirette.

.

In particolare, quelle compiute online, che guiderebbero l’innovazione negli hotel, rendendo i dati dei clienti più accessibili. Una tendenza che potrebbe potenziare il business, ma solo a patto che le strutture incoraggino attivamente la digitalizzazione.

Approfondiamo i risultati dello studio sulle Operazioni Digitali degli Hotel nel 2023 di H2c grazie all’articolo di Phocuswire.

 

Panoramica dello studio

 

Il rapporto rilasciato il mese scorso dal fornitore di servizi professionali per l’ospitalità si basava sui feedback di 84 catene alberghiere rappresentanti 17.406 strutture con oltre 2 milioni di camere.

I risultati delineano quanto l’industria abbia progredito nel corso degli anni. Ad esempio, la quota di prenotazioni dirette è aumentata di quasi il 50% nel 2023 rispetto al 2022.

Inoltre, voi albergatori apparite sempre più abili nel carpire e utilizzare i dati dei clienti per favorirne la fedeltà. Lo studio rileva che tre quarti dei partecipanti impiegano sistemi di gestione delle relazioni con i clienti (CRM), con un aumento del 40% rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, la valutazione del livello di digitalizzazione del proprio hotel si è attestata, in media, su un valore di 6 su 10. L’autovalutazione (non altissima) viene considerata positiva da Michaela Papenhoff, direttore generale di H2c, che prospetta un futuro di potenziale incremento della personalizzazione di viaggio.

Nuove tecnologie, compresa una maggiore adozione di intelligenza artificiale e apprendimento automatico, possono ampliare infatti le opportunità nelle operazioni degli hotel.

 

Digitalizzazione come boost del business 

 

Nel complesso, il rapporto evidenzia tendenze incoraggianti.

Innanzitutto, quasi due terzi del fatturato totale delle catene alberghiere sono ora prenotati online. Le OTA ne rappresentano ancora la maggior parte, ma le prenotazioni dirette stanno recuperando terreno. Nell’arco del 2023 – rispetto al 2022 – sono aumentate del 29%.

Il rapporto ha attribuito “questo risultato sorprendente” in parte a “contenuti di qualità sui siti web, offerte fedeltà e un crescente focus sul cliente mediante sistemi intelligenti e agili“.

Altrove, lo studio individua opportunità di crescita dei ricavi attraverso promozioni automatizzate di vendite accessorie.

Le proposte per la vendita di servizi extra avvengono più spesso durante la prenotazione (78%) o nelle email pre-stay (67%) o al check-in (65%). La migliore opportunità per aumentare i ricavi accessori potrebbe verificarsi durante il soggiorno, poiché appena 1 hotel su 4 ha dichiarato di attivarsi in proposito tramite il sito mentre gli ospiti sono in struttura.

Il rapporto evidenzia anche inedite opportunità nell’uso dell’intelligenza artificiale in hotel. Poiché il sondaggio del 2022 era stato condotto prima dell’introduzione di ChatGPT, il nuovo studio mostra “un aumento sbalorditivo del 53% nei punti percentuali” nelle potenziali applicazioni di IA, raggiungendo l’86%.

 

Ostacoli e opportunità mancate

 

Valutate opportunità e prospettive di crescita, lo studio analizza anche gli ostacoli al raggiungimento di elevati livelli di digitalizzazione. Tra questi dominano i costi per l’acquisizione di nuove soluzioni tecnologiche, che l’83% dei partecipanti ha dichiarato essere troppo oneroso, in aumento del 14% rispetto al sondaggio del 2022.

Ciò potrebbe limitare la capacità degli albergatori di integrare i loro sistemi per prenotazioni, raccolta dati dei clienti, gestione dei canali e gestione dei ricavi con il sistema di gestione della struttura (PMS). Quasi tre quarti dei partecipanti hanno citato le limitate possibilità di integrazione dei sistemi come la sfida più grande nell’ottimizzazione delle operazioni. Altri fattori includevano i costi (60%), la formazione del personale (59%), la limitata funzionalità del software (46%) e la carenza di personale (43%).

Nel complesso, il livello di integrazione di sistema è comunque in forte aumento dal 2017.

Ad esempio, i motori di prenotazione online sono ora integrati con il PMS nel 91% delle strutture, rispetto al 55% nel 2017. Un’esigenza di comunicazione trasversale davvero preziosa, come sapete se usate come booking engine Simple Booking. Il motore di prenotazione di casa Zucchetti è infatti integrabile perfettamente con tutti i sistemi di gestione delle operazioni in hotel: i migliori PMS, CRM, RMS e Channel Manager. 

 

Dal nostro punto di vista, lo studio commissionato da H2c pone lo sguardo su trend potenzialmente positivi per le strutture ricettive, tuttavia lo scoglio dei costi di acquisizione delle tecnologie potrebbe rivelarsi fatale, affondando le buone premesse iniziali.

Nonostante si tratti di un sondaggio condotto sulle catene alberghiere, crediamo che i risultati – nei trend, più che nei valori percentuali e numerici – possano dipingere le prospettive prossime venture anche degli hotel indipendenti. Voi cosa ne pensate? Come vi immaginate il 2024 delle operazioni in hotel?