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Il successo del Bonus Terme

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“Il Bonus Terme è stato un successo”, lo sostiene Antonello Del Regno, il nuovo direttore generale di Terme di Saturnia Natural Destination e lo conferma anche Federterme in un post [3] pubblicato sul proprio blog.


Nel bel mezzo del riacutizzarsi della pandemia e dello svilupparsi di nuove varianti di Covid-19, il turismo benessere sembra aver trovato la propria rinascita nel cosiddetto Bonus Terme [4]. La misura, entrata in vigore lo scorso ottobre, era stata introdotta con un decreto del Ministro dello Sviluppo economico per agevolare i cittadini a beneficiare dei servizi wellness e rilanciare il turismo termale, fortemente colpito dalla pandemia di Covid-19.

 

Il caso delle Terme di Saturnia

 

In un’intervista a Pambianco [5], Antonello del Regno si è dichiarato soddisfatto del risultato che il bonus ha avuto sulle Terme di Saturnia.
Il direttore generale del complesso toscano ha infatti affermato che “il bonus è stata una grande idea, perché ci ha permesso di dare lavoro, di far muovere le persone, e di aumentare la visibilità mediatica degli stabilimenti“. Proprio grazie a questo incentivo, un gran numero di cittadini ha scelto di viaggiare verso località termali, creando un effetto moltiplicatore per l’intero indotto turistico pari almeno a 6 volte l’investimento dello Stato.

Inoltre, nel caso di Saturnia, l’incremento delle richieste di servizi benessere ha portato anche a un aumento dello staff, grazie all’assunzione di più di trenta persone, per far fronte all’aumento di vacanzieri nel centro termale.

Del Regno ha sottolineato poi che un altro grande punto di forza del Bonus Terme è stata la facilità di accesso. Infatti, malgrado qualche incertezza iniziale della piattaforma Invitalia dovuta all’eccessivo affollamento, il Bonus è stato richiesto con successo da migliaia di cittadini, tanto da esaurire il plafond iniziale dopo sole 3 ore.

 

Il turismo wellness in tempo di pandemia

 

In generale, il difficile periodo di pandemia che stiamo vivendo da quasi due anni sembra aver acutizzato nelle persone la volontà di dedicarsi al proprio benessere psico-fisico. La ricerca di cure, prevenzione, riabilitazione e benessere è diventato un elemento sempre più importante per le persone tantoché, secondo alcuni studi di esperti del settore, sarà un fattore decisivo nel turismo dell’era post-Covid.

In quest’ottica, si spiega il successo che il Bonus ha avuto e l’entusiasmo con cui è stato accolto dalla popolazione italiana. Le nostre Terme hanno tutti gli ingredienti per essere un elemento portante del “turismo della salute del benessere” del domani [6].

Federterme Confindustria da parte sua ha già richiesto a gran voce che l’incentivo venga confermato anche nel 2022.

In una nota indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro del Turismo, l’ente ha però affermato che i successi ottenuti rischiano di essere vanificati a causa della ristrettezza dei tempi di avvio dei servizi termali, che non consentirebbero ai cittadini l’effettiva fruizione del Bonus.

Pertanto, chiedono che in uno dei prossimi provvedimenti legislativi venga inserita una proroga di fruizione del Bonus [7]. In caso contrario, la misura rischia di produrre benefici minimi per i cittadini, per i Comuni di interesse e per le aziende turistiche e termali.