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La “Ricerca flessibile” di Airbnb promuove i viaggi sostenibili in Europa

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Sostenibilità appare il mantra del travel nel 2022, sulla scia delle conseguenze nefaste del turismo di massa sull’ecosistema, che è tornato a respirare solo – ahimè – durante lo stop forzato della pandemia.

Ne è emersa una nuova, solida consapevolezza nei viaggiatori [3] di tutto il mondo che, tornati a spostarsi, scelgono con maggior cura dove, come e in che misura agire per impattare il meno possibile sull’ambiente.

I più grandi player del turismo hanno dovuto – giocoforza – assecondare il trend della sostenibilità: da Booking.com e Expedia a Skyscanner. Lo stesso ha fatto Airbnb, che ha recentemente divulgato in una nota sul sito ufficiale [4] i risultati entusiastici di questo cambio di marcia.

 

Gli strumenti di Ricerca Flessibile

 

Nathan Blecharczyk, co-fondatore di Airbnb e Chief Strategy Officer, si sofferma su una prima analisi delle performance degli strumenti di ricerca flessibili lanciati dal brand tra novembre 2021 e maggio 2022.

In particolare le feature “Categorie”, “Sono flessibile” e “Sono (ancora più) flessibile” mirano ad un nuovo modo di cercare viaggi e fornire una soluzione basata sulla tecnologia per il turismo di massa, portando gli ospiti alla scoperta di accomodation e destinazioni lontane dagli hotspot più saturi. Attualmente, circa 1 soggiorno su 20 su Airbnb viene prenotato utilizzando funzionalità di ricerca flessibili

Il nuovo rapporto “Come Airbnb supporta i viaggi sostenibili in Europa” include la prima analisi dell’impatto di questi strumenti di ricerca flessibili sulla dispersione dei viaggi. Il report rivela uno spostamento delle prenotazioni da diverse destinazioni principali a destinazioni meno popolari. Questa tendenza si conferma nonostante una sostanziale ripresa dei modelli di viaggio pre-pandemia.

Di seguito alcune informazioni e punti salienti del report, ripresi anche da Skift [5]:

La ricerca flessibile aiuta anche a reindirizzare gli ospiti a circa 8 miglia più lontano dalla location che inizialmente avevano previsto all’interno delle città, rispetto a coloro che optano per la ricerca tradizionale su Airbnb. Le analisi a livello di quartiere per le città di Amsterdam, Barcellona, ​​Lisbona, Londra, Praga e Roma mostrano un consistente spostamento a favore delle prenotazioni nelle aree periferiche delle città, invece che nei distretti più popolari e frequentati.

“Vogliamo che Airbnb sia parte della soluzione alle sfide associate alla crescita del turismo e che supporti i trend di viaggio sostenibili”, ha affermato Nathan Blecharczyk. “Siamo incoraggiati dalle prime intuizioni sugli impatti della ricerca flessibile, che stanno promuovendo i vantaggi del turismo lontano dagli hotspot affollati. Airbnb continuerà a investire nella crescita della ricerca flessibile per supportare la crescita sostenibile dei viaggi, rendendo più facile per chiunque, ovunque, diventare un host su Airbnb”.


Soluzioni tech-driven per le sfide del turismo in Europa

La ricerca flessibile è l’ultima soluzione basata sulla tecnologia di Airbnb per fronteggiare le sfide associate alla crescita del turismo in Europa [6] e nel mondo: