Re: TripAdvisor, Booking, Expedia – le responsabilità legali della diffamazione online

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Preg.mo Sig. Duccio,

grazie per il suo intervento e sinceramente, vista la mia impossibilità a rispondere anzitempo , mi avrebbe fatto piacere il commento di qualche altro lettore del presente blog.

Le ribadisco il concetto: Tripadvisor è un sito ingannevole e che pilota le recensioni per veicolare traffico e prenotazione sulle strutture che accettano le sue percentuali ( definite da molti vessatorie, visto che spesso superano il 30% dell’importo della prenotazione andata a buon fine…è sufficiente leggere questo blog, negli altri articoli su expedia e non è difficile leggerlo su altre fonti!).

Ribadisco inoltre che Tripadvisor consente di controllare la disponibilità ed effettuare la prenotazione tramite i siti “amici” , sempre tutti quanti appartenenti a mamma Expedia!

Gli unici siti affidabili, per ciò che concerne le recensioni, sono quelli che certificano il collegamento incontrovertibile fra prenotazione avvenuta e utente che scrive.

Tutto il resto può essere falso, creato per arrecare danni o per aumentare una popolarità persa!

Ora, non so lei se ha rapporti diretti di dipendenza o accordi commerciali con Expedia, ma ciò che scrive non corrisponde a realtà e se ha pazienza di leggere oltre glielo dimostro con fatti e non opinioni traballanti.

Lei veramente crede che “a fronte di un commento negativo falso e tendenzioso, chi ha soggiornato con soddisfazione , riscriverebbe per difendere la struttura, per salvaguardare il proprio ego”?!?!?

Ma lei vive a paperopoli !?!?! :-)Senza offesa Sig. Duccio.

Questa sua tesi è assolutamente ridicola e non può concretare una buona ragione per dare credibilità ad un sito come Tripadvisor che usando deliberatamente la censura, pilota l’immagine delle strutture ( e quindi le prenotazioni, e quindi i soldi da guadagnare da chi accetta “le legnate” delle intermediazioni concordate!!)

Tripadvisor NON è 2.0 e lo dimostra il fatto incontrovertibile, che abusano ( perché per fini di liceità, legalità e buon gusto avrebbe ragion di essere ) dello strumento della censura.

Lei scrive che Tripadvisor è fra i “best player”…si ma della mistificazione!

Non è lei a dover scrivere come le strutture turistiche debbano lavorare, per non subire i danni di quello che lei vorrebbe far passare per web 2.0, ma che non è altro che una artata operazione commerciale a danno della libera concorrenza!

Lavorare bene è una regola che seguono tutti i gestori che hanno intenzione di far prosperare la propria attività.

Scrive castronerie, citando un esempio fuori dai parametri, e glielo scrive uno che è da 9 anni sul mercato 🙂

E le assicuro che se continuo ad esserci non è perché scrivo sul mio sito che la struttura è meravigliosa….

Poi per renderle più fruibile il concetto che Tripadvisor è un sito che abusa letteralmente della legge sulla privacy, le scrivo che io come titolare di struttura non ho mai rilasciato una liberatoria sull’utilizzo del nome della struttura, delle foto, delle descrizioni e dell’indirizzo.

Ho richiesto innumerevoli volte la cancellazione di tutti i dati così come sancito dall’art. 7 della Dlgs 196/2003 senza mai ottenere una risposta.

Le pongo una domanda: ma secondo lei un sito serio, trasparente e lecito, avrebbe difficoltà a inserire fra le informazioni dei contatti ufficiali una sede , un numero di telefono ed il responsabile del trattamento dei dati sensibili?!

Dopo che si sarà dato la risposta , se ancora non lo avesse fatto, vada sul sito di tripadvisor.it e provi a vedere se trova uno dei riferimenti citati!

Mi accomiato da lei augurandole di lavorare meglio e dispensare dei consigli più concretamente produttivi di valore aggiunto.

Cordialmente