Turismo in crescita in Europa, in Italia cala l’occupazione

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  • Questo topic ha 9 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni fa da forestalp.
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  • #15337
    sfarinel
    Amministratore del forum

    leggi l’articolo completo...Tutta l’Europa è in crescita sul fronte del turismo: buone notizie dagli indici di STR Global, che rilevano un incremento dei flussi turistici nel nostro continente.

    Lo studio “Global Hotel Industry performance for the month of February 2011”, pubblicato lo scorso 18 marzo, mostra infatti che tutti gli indici rilevati in Europa – Occupazione, ADR e RevPAR – risultano cresciuti notevolmente rispetto al febbraio 2010. L’Italia invece purtroppo, ha visto un innalzamento di RevPAR e ADR, ma non dell’occupazione.

    Turismo in crescita in Europa, in Italia cala l’occupazione

    #19958
    filippo
    Membro

    Purtroppo non c’è da meravigliarsi.

    Siamo un paese dove il costo del lavoro e la tassazione sono esorbitanti.

    E’ normale che un’impresa sia da un lato disincentivata ad assumere e dall’altro costretta ad aumentare le tariffe.

    #19959
    Riccardo CoccoRiccardo Cocco
    Partecipante

    @Filippo:

    Carissimo, non la farei così semplice. Il problema è molto più profondo di quanto non si pensi.

    Per prima cosa, sono i nostri stessi connazionali quando si recano in vacanza che non ci aiutano per nulla nella ripresa. E perchè non lo fanno? Semplice, trovano all’estero un prodotto molto più conveniente con un servizio molto più attento ed elevato.

    Dove voglio arrivare?

    Occorre una riflessione globale e decidere se vogliamo l’uovo oggi o la gallina domani.

    Abbiamo spinto al massimo con una bella puzzetta sotto al naso per molto tempo ed ora ci troviamo con un pugno di mosche in mano in quanto non siamo ancora coscienti che le tariffe che proponiamo non sono in alcun modo equilibrate al livello di servizio che eroghiamo.

    Esempio:

    Estate 2011 – in camera doppia B/B.

    Mare Italia: periodo seconda metà agosto isola d’Elba Euro 332,00 al giorno

    Mare Spagna: periodo seconda metà agosto Costa Brava Euro 150,00 al giorno

    Mare Turchia: periodo seconda metà agosto Costa di Antalya Euro 202,00 al giorno

    Riposizioniamo correttamente il prodotto “Italia”, torniamo con i piedi per terra.

    I numeri proposti da STR Global parlano da soli. Aumentiamo le tariffe e mandiamo i clienti in Spagna.

    Buon lavoro e buone corride a tutti!!

    Riccardo Cocco

    #19962
    giacomo bufalinigiacomo bufalini
    Partecipante

    Non sarei cosí pessimista: il consuntivo di marzo è buono e il trend per aprile e maggio davvero interessante. Io parlo solo di Firenze, ma l’articolo di bookingblog questa volta mi ha un pó deluso. Analizzare il solo mese di febbraio è un pó riduttivo, sembra quasi di voler per,forza sottolineare difficoltà che non sono così manifeste….. Che voglia essere uno spot contro il federalismo fiscale e le sue tasse di soggiorno??? Think positive…..

    Giacomo

    #19960
    Riccardo CoccoRiccardo Cocco
    Partecipante

    @Giacomo:

    Personalmente l’articolo di BB non mi ha deluso, anzi mi ha dato l’opportunità di vedere il trend (andando a sbirciare sul sito di STR).

    Come diceva il grandissimo Totò: sono le lire che fanno i milioni. Nel nostro caso: sono i singoli mesi che che fanno l’anno.

    A mio avviso è meglio avere un campanello ogni mese che ci ricorda dove stiamo andando piuttosto che versare lacrime di coccodrillo alla fine dell’anno cominciando a sciorinare mille e mille SE….., MA…..

    Buon lavoro e buoni trend a tutti!

    Riccardo Cocco

    #19966

    Io sono abbastanza contrario alle medie …. come sempre c’è chi va meglio e chi va peggio dell’anno precedente.

    Chi offre un buon prodotto/servizio non ha problemi… il vero problema è che tendiamo ad essere il paese dei furbi che vorrebbero spennare i polli stranieri vedi Elba a 332 eu…

    Per fortuna o purtroppo però con il web i furbi si scavano la fossa e le destinazioni perdono di appeal per dare poi la colpa gli enti che non fanno abbastanza promozione. Vedi Isola d’Elba dove gli albergatori parlano di crisi senza precedenti.

    Mi sembra il cane che si morde la coda…chi va bene alza le tariffe in ottica revenue e chi va male le alza comunque per coprire i costi.

    Risultato: siamo i più cari di Europa e quelli con maggiore flessione. (media).

    Buona occupazione e tutti

    #19968
    filippo
    Membro

    @Riccardo Cocco

    Caro Sig. Cocco, non la faccio semplice. In due parole ho riassunto la complessità di tutto il sistema che ogni gestore di struttura ricettiva conosce “purtroppo” bene.

    Non per difendere l’Elba, ma se i prezzi sono quasi il doppio che in Spagna (tanto per riprendere il suo esempio), non lo imputerei solamente al fatto che sono i soliti “furbetti” come accenna Duccio.

    Avete veramente idea di quanto costi gestire una struttura ricettiva ogni giorno? Temo di no. Io stesso prima di iniziare questa attività – ormai 12 anni fa – non immaginavo la complessità delle cose che oggi devo controllare, pagare, gestire, ecc…anche perchè nel tempo sono aumentate di numero e di prezzo.

    Vi faccio un esempio. Lo sapete che la sola tassa dei rifiuti, senza contare, acqua luce e gas, è aumentata del 15% all’anno negli ultimi 3 anni? Lo sapete che commercialisti e consulenti del lavoro aumentano le loro tariffe anche del 10/15% all’anno?

    Potrei continuare la lista ancora per molto…

    Un albergatore cosa deve fare? Chiudere? E poi?

    Aumentare le tariffe non può, allora taglia i costi e di conseguenza non assume.

    #19971

    @Filippo

    io sono “tornato” dipendente in hotel dopo 10 anni di gestione di un ottimo b&b ed, aihme un caffè-bar distrutto dagli eventi Euro, divieto di fumo e etilometro…. so benissimo quali sono i costi e le variazioni e fluttuazioni annuali e addirittura l’andamento medio nei 3/5 anni. Ma qui trovo in Lei un’anomalia. Spiegandola meglio vedo l’albergatore che taglia i costi, rimpiangendo il passato e capendo che non riuscirà forse ad offrire l’eccellenza al futuro cliente. Vedo quindi un collega che non riesce a interfacciarsi con il revenue, con il sales puro, ossia ad usare la rete, le persone, le capacità dei collaboratori o le eccellenze di alcuni professionisti per contrastare i maggiori costi con MAGGIORI FATTURATI. Forse anch’io ho in passato peccato di economato troppo spinto, ma ora riesco a vedere dove ho sbagliato e questo mi ha formato al punto di trovare l’equilibrio per cercare di fare di più, avere di più. Pensi che in un solo inverno il fatturato è aumentato di oltre il 12%, i costi personale stabili (e non è male) e la cucina in grande aumento ha contenuto i costi su un 2% in più come media costo pasto.

    Quindi Gentile Signor Filippo a volte è meglio spendere, investire che tagliare!

    Buona analisi a tutti! e che l’estate sia delle migliori!

    L.M.

    #17751
    Riccardo CoccoRiccardo Cocco
    Partecipante

    @Filippo:

    Gentilissimo, non contesto le difficoltà oggettive e sotto gli occhi di tutti che ruotano intorno alla gestione di una struttura alberghiera (ovvero di ogni azienda in Italia) per gli aumenti furibondi delle varie forniture (non ultima l’energia).

    Molto probabilmente sia il mio intervento che quello di Duccio non sono stati ben compresi.

    Il rapporto che si sta criticando è il rapporto qualità/prezzo.

    Mi spiego meglio. Possiamo anche proporre tariffe di 1.000 Euro a notte ma il prodotto/servizio che diamo in cambio equivale a quanto speso?

    Qui mi allaccio anche al discorso del Sig. Meneghini, laddove si cerchi di diminuire i costi (99,9% sempre e solo sul personale) è ovvio che il servizio erogato subisce forti penalizzazioni. A questo punto se il servizio è in declino come si giustifica l’aumento del prezzo?

    Buon lavoro e buoni equilibri a tutti!

    Riccardo Cocco

    #19974
    forestalp
    Membro

    salve noi in questo periodo di crisi abbiamo continuato ad investire cercando di contenere i costi di gestione, siamo una cooperativa che dal 2010 ha fatto anche il grande passo di diventare tour operator specializzato nel turismo natura e sportivo facendo incoming nelle Marche.

    Il turismo a contatto con la natura tiene sul mercato ma anche qui si deve distinguere tra turismo in aree naturali vicino la costa e aree appenniniche.

    In Italia c’è anche un grande divario di prezzi tra costa e montagna appenninica dove troviamo una situazione tariffaria in linea con i paesi europei ma in una situazione di vendita territoriale affidata ai soli gestori di servizi

    un saluto a tutti

    http://www.forestalp.it

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