Re: Albergatori: Ritorna l’ottimismo?
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Buonasera!
Timidi segnali positivi si stanno pian piano delineando all’orizzonte.
Rispetto allo scorso anno si sta registrando (per Roma) un ritorno delle richieste abastanza interessante (specialmente per i gruppi business).
Rispetto allo scorso anno stiamo assistendo ad un lead time di prenotazione molto ma molto più stretto rispetto agli anni precedenti, specialmente per il segmento transient.
Che cosa vuol dire questo? Ancora non c’è un fondato ottimismo nel mercato, si aspetta proprio sotto data per prenotare in modo da essere certi di non incorrere in eventuali penalità in caso di cancellazione e soprattutto, il mercato aspetta più sotto data in modo da riempire i buchi dove trovano delle tariffe a dir poco, ridicole.
Dov’è l’errore? L’errore lo abbiamo commesso noi lo scorso anno distruggendo anni di crescite tariffarie!
La paura incondizionata di vedere il proprio albergo vuoto piuttosto che attendere la domanda (che sempre per Roma non è poi troppo calata) ha fatto si che tutti gli albergatori (sia indipendenti che di catena) corressero ai ripari. Ma l’unica grande differenza rispetto agli anni precedenti è stata la diminuzione del momento della prenotazione rispetto all’arrivo.
Ecco che strutture che vendevano a 250/300 Euro a notte negli anni precedenti hanno abbassato le tariffe fino a 95 Euro. Con la conseguenza che i minori ricavi dovevano tradursi anche in minori costi e quidni cosa si è fatto? Si è agito sulle leve che danno immediato risultato di risparmio: le risorse umane! (vedi cosa è accaduto in Sheraton per esempio).
Abbassando le tariffe in un modo così drastico, le strutture a 4 e 5 stelle hanno aperto le porte al mercato che principalmente si dirigeva al 3 stelle. Questa fascia di mercato però, pur sapendo di pagare una tariffa di un 3 stelle, sono stati high demanding in quanto si trovavano in strutture da 4 e 5 stelle.
La diminuzione del personale in queste strutture ha diminuito conseguentemente il livello di servizio.
Risultato: clienti incavolati come non mai, ritardi nel servizio, code in arrivo ed in partenza.
Ecco dove le nostre paure ci hanno portato!
Spero vivamente che tali comportamenti possano insegnarci qualcosa e che in futuro quando situazioni come quelle che abbiamo e stiamo vivendo ancora si ripeteranno (perchè si ripeteranno), non si nasconda la testa sotto la sabbia.
Abbiamo generato una deflazione le cui conseguenze saranno pagate nei prossimi anni e, i fasti del 2007 con i livelli tariffari dell’epoca, difficilmente ritorneranno.
La paura tende sempre a far vedere le cose peggiori di quel che sono.
(Tito Livio)
Buon lavoro e tanto ottimismo a tutti!
Riccardo Cocco