Re: Dalla “RATE Parity” alla “ROOM Parity”

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itadim
Membro

Saluti a tutti..!!!

sono oramai diversi mesi che non seguivo più i post agli argomenti che via via vengono proposti, ma ora, anche per via dell’estate che mi da maggior tempo libero, mi sono di nuovo accostato a queste vs conversazioni molto interessanti; sono interessanti per me che di turismo non ne ho mai fatto, ma mi occupo di business in settori, scusate, molto, ma molto più evoluti di quello in cui voi operate. Vi prego non prendetela come una dimostrazione di presunzione, ma è il punto di vista di chi vede questo vs mondo e si chiede come mai non raggiunge i risultati che dovrebbe. Solo due esempi, ma è possibile che un paese come il nostro che ha il 50/60 per cento del patrimonio storico-culturale del mondo non risulta tra quelli maggiormente visitati essendo sistematicamente superato da altri paese che certo non possono vantare le nostre meraviglie?….Sere fa ero a cena a Napoli, posizione del ristorante splendida sul golfo, vista mozzafiato e naturalmente il locale era pieno…poi mi sono fatto portare a vedere Piazza del Municipio, Galleria ecc….bhe, vi invito ad amdare a vedere di sera….posti da togliere il fiato per quanto sono belli….non c’era nessuno, dico nessuno, illuminazione quasi zero,statue nell’ombra più completa, galleria vuota, negozi chiusi, lo splendido caffè che da sulla piazza deserto…

Cari operatori turistici e secondo me dovreste sentirvi tutti coinvolti, davvero pensate che che qualcuno dagli enti pubblici alle Ota possano ridare slancio all’industria del turismo in questo paese?.

Se davvero vogliamo che in Italia il turismo sia una grande industria in grado di competere con i grandi paesi in un mercato che cresce sempre di più, occorre che voi che siete i primi attori di questo settore guardiate in modo diverso al vostro ruolo e iniziate a scoprirvi come operatori turistici in grado di captare i bisogni e offrire benefici (io ritengo che l’hotel sia il baricentro dell’attività turistica intesa come punto di riferimento per il turista che trova nel soggiorno e nelle varie attività correlate la risposta ai suo bisogni e alle sue aspettative).

Secondo voi perchè negli ultimi anni assistiamo ad una crescita delle vacanze legate alla cura della persone o al benessere fisico?.

Fatta questa premessa che da sola ci porterebbe a parlare per ore, vengo all’oggetto della discussione: ho avuto modo di avvicinarmi al mondo delle Ota, con le quali purtroppo il mio approccio è stato solo attraverso mail o al massimo telefonico, in quanto non mi è stato possibile avere incontri con i loro rappresentanti per presentare un progetto di distribuzione di prodotti turistici. Vi assicuro che il livello di attenzione alle novità come l’apertura verso nuove soluzioni è molto basso e questo denota la vulnerabilità di queste organizzazioni che marginano solo avendo preso il posto di altri interlocutori come le agenzie turistiche, non offrendo in cambio nulla di più rispetto a prima.

Qualcuno di voi ha paragonato le Ota alle moderne catene di distribuzione; premesso che sarebbe opportuno approfondire sulle conseguenze socio economiche dei centri commerciali, ma le Ota non sono altro che le antesiniane dei moderni iper. Nulla a che vedere con le tecniche di vendita e di merchandising…non mi sembra che nel turismo esista la figura del category manager….del resto spiegatevi perchè ogni volta che andate in un centro commerciale uscite e sul carrello avete almeno un 30% di merce acquistata e non programmata. Ed è questo il punto miei cari amici, volete modificare il vs modo di lavorare andando voi colpire il vs “consumatore” e non aspettare che sia lui a cercarvi quando ha bisogno e magari se avete la fortuna che il suo occhio cada sul vs hotel tra le centinaia che in quel caso guarderà tra le pagine di questo “chiamiamolo piuttosto discount” del turismo che sono le Ota?

Esiste un altro modo di fare business, ma bisogna che l’atteggiamento mentale di chi opera cambi e coinvolga gli altri operatori locali legati al business del turismo. Nella mia presentazione di distribuzione attraverso nuovi metodi e nuovi canali di vendita, la chart più importante è questa: …”Canging the way to do business today, to ensure future growth”

Sono certo che saprete stimolare ulteriori approfondimenti e colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti

Itadim