Re: Dalla “RATE Parity” alla “ROOM Parity”

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itadim
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Salve a tutti,

mi aspettavo un commento come il vs e sinceramente lo capisco..è accaduto anche a me circa 15 anni fa, quando credendo di conoscere tutto del mercato in cui lavoravo, mi capitò spesso di usare toni critici per non dire ironici verso coloro che proponevano novità, magari provenineti da altri paesi. Senza dilungarmi sul fatto che…naturalmente avevo torto a concepire la mia realtà come “assoluta” e il tempo lo ha dimostrato, dietro una frase “anglosassone” si cela un atteggiamento propositivo, che tenta di osservare la realtà da altre angolazioni e propone soluzioni innovative, magari irrealizzabili, ma volte a dare una risposta a bisogni forse non ancora ben analizzati.

Venendo alla concretezza, miei cari crt e Giacomo, posso dirvi che potrei rendere visibile il vs prodotto (dico il vs e non quello di un altro diretto competitor sulla zona) all’attenzione di oltre 5 milioni di probabili consumatori ogni giorno…..questo sarebbe possibile in meno di un anno se implementassi il mio progetto…ma la domanda che vi faccio ora io è la seguente: mi dite perchè un consumatore dovrebbe acquistare il vs prodotto (diciamo un weekend), che beneficio gli proponete e quale vantaggio ne ricaverebbe….del rsto, questo è un sito che tratta di marketing turistico per cui credo che quando una consistente fetta di vs colleghi saprà dare una risposta efficace alle esigenze dei potenziali acquirenti tanta strada sarà già stata percorsa.

Chiudo dicendo che il mio contributo riguarda solo la capacità distributiva e la visibilità le quali vi prego di credermi, sono le variabili più importanti in una moderna strategia di marketing. Mi rendo conto che non basta per vincere la sfida sul piano internazionale, occorre che tutti gli attori legati al mondo del turismo (in primis gli albergatori) trovino la sintesi sulle strategie dell’offerta ponendo i bisogni del consumatore quale riferimento.

Saluti

Itadim