Dalla “RATE Parity” alla “ROOM Parity”
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- Questo topic ha 28 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni fa da crt.
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11 Agosto 2010 alle 18:06 #19383itadimMembro
Salve a tutti,
mi aspettavo un commento come il vs e sinceramente lo capisco..è accaduto anche a me circa 15 anni fa, quando credendo di conoscere tutto del mercato in cui lavoravo, mi capitò spesso di usare toni critici per non dire ironici verso coloro che proponevano novità, magari provenineti da altri paesi. Senza dilungarmi sul fatto che…naturalmente avevo torto a concepire la mia realtà come “assoluta” e il tempo lo ha dimostrato, dietro una frase “anglosassone” si cela un atteggiamento propositivo, che tenta di osservare la realtà da altre angolazioni e propone soluzioni innovative, magari irrealizzabili, ma volte a dare una risposta a bisogni forse non ancora ben analizzati.
Venendo alla concretezza, miei cari crt e Giacomo, posso dirvi che potrei rendere visibile il vs prodotto (dico il vs e non quello di un altro diretto competitor sulla zona) all’attenzione di oltre 5 milioni di probabili consumatori ogni giorno…..questo sarebbe possibile in meno di un anno se implementassi il mio progetto…ma la domanda che vi faccio ora io è la seguente: mi dite perchè un consumatore dovrebbe acquistare il vs prodotto (diciamo un weekend), che beneficio gli proponete e quale vantaggio ne ricaverebbe….del rsto, questo è un sito che tratta di marketing turistico per cui credo che quando una consistente fetta di vs colleghi saprà dare una risposta efficace alle esigenze dei potenziali acquirenti tanta strada sarà già stata percorsa.
Chiudo dicendo che il mio contributo riguarda solo la capacità distributiva e la visibilità le quali vi prego di credermi, sono le variabili più importanti in una moderna strategia di marketing. Mi rendo conto che non basta per vincere la sfida sul piano internazionale, occorre che tutti gli attori legati al mondo del turismo (in primis gli albergatori) trovino la sintesi sulle strategie dell’offerta ponendo i bisogni del consumatore quale riferimento.
Saluti
Itadim
7 Settembre 2010 alle 10:27 #19425GIANLUCA1Membroti volevo dire che gli allottment che chiede Booking.com, come scrivi tu, sono 2 e che il release è a 3 gg. già da un bel pò di tempo (in questo modo hai la manina col pollice alto è sei molto visibile…ti costa il 20% di commissione).
Io mi chiedo: le camere le vogliamo vendere o no? Sai quanti clienti ti vedono su booking e poi chiamano in albergo……
Io credo, come ho scritto altre volte, che dobbiamo essere bravi ad “usare” le Ota per far convergere le eventuali prenotazioni sul ns. sito o farci chiamare in albergo.
Saluti
Gianluca1
7 Settembre 2010 alle 13:40 #19426dott_stefano_tiribocchiPartecipantese utilizzi a maniera la leva di prezzo non ti spaventano nè allotment nè release.
L’imposizione dell’allotment deriva da molte strutture che chiudono tutte le date in alta stagione.
il release di tre giorni aumenta l’offerta del portale e spinge l’hotel a lavorare di più sui suoi prezzi sotto data.
S.
8 Settembre 2010 alle 11:05 #19427GIANLUCA1Membrosono d’accordo con te quando dici che non tutti rispettano la parity (è vero!!…..ma non ti preoccupare che arrivano gli alert che ti mettono subito in riga!!???
Chi lavora con le ota dovrebbe essere sempre in parity anche perchè sostengo che: (faccio un’esempio) se a booking.com metto la tariffa di euro 100 in camera doppia non vedo perchè dare 120 ad expedia…. stessa tipologia di camera prezzo diverso.
Succede anche che si è in disparità per pochi minuti….io non uso il channel manager.
Saluti.
7 Dicembre 2010 alle 09:22 #19771GIANLUCA1Membro@GO ON
D’accordo con te quando scrivi che le ota vanno usate……ma se non ci sei sulle ota come puoi usarle.
Alludo a chi ne parla male, non è sulle ota e magari fa occupazione da schifo….
Ripeto ancora che le ota devono essere un veicolo per far prenotare il cliente sul proprio sito.(Ottima indicizzazione sito)
Saluti.
Gianluca1
7 Dicembre 2010 alle 12:22 #19772GIANLUCA1Membro@GO ON
SU QUESTO POST NON MI SENTO DI CONDIVIDERE…..I PREZZI, LE DISP. LE METTI TU QUINDI SEI SEMPRE TU CHE CONDUCI LE DANZE AMMENOCHE’ NON SI INSERISCONO TERZI COME LOGITRAVEL, ONHOTEL ….QUELLI SI CHE TI VENDONO COME VOGLIONO.
CIAO
GIANLUCA1
7 Dicembre 2010 alle 13:11 #19773Riccardo CoccoPartecipante@tutti:
Signori,
mi piacerebbe stimolarvi con il seguente quesito:
Assunto:
La Coca Cola senza i punti vendita (
grande/media e piccola distribuzione) non potrebbe raggiungere capillarmente tutto il mercato.
Domanda:
Noi da soli riusciremmo a raggiungere capillarmente tutto il mercato?
Buon lavoro e buona distribuzione a tutti!
Riccardo Cocco
7 Dicembre 2010 alle 15:50 #19774Duccio InnocentiBloccatosecondo me già molti hotel raggiungono questo obiettivo sfruttando la grande didtribuzione solo per fare branding
chi ci riesce? chi sa fare web, revenue e qualità.
tutti gli altri rimangono imprigionati negli scaffali sperando di essere notati
7 Dicembre 2010 alle 16:52 #19775Riccardo CoccoPartecipantehai centrato l’obiettivo. Le OTA sono la nostra grande distribuzione. Da che mondo è mondo è ovvio che loro acquistando volume hanno maggior potere di acquisto (commissione). Sul dettagliante invece facciamo i leoni e a malapena diamo il 10% di commissione.
Signori, ricordiamoci che da soli tutto è più difficile, con l’aiuto della grande distribuzione invece la capillarità è molto più profonda e se strategicamente utilizzata la grande distribuzione può fungere da volano per la disintermediazione, ovvero dirottare verso il nostro sito proprietario (ovviamente fatto per benino – per capirci non fatto dal cugino dell’amico del fratello).
Il tutto ovviamente condito con la massima attenzione verso le OTA che potrebbero fagocitare il pesce piccolo.
Buon lavoro e buona disintermediazione a tutti!
Riccardo Cocco
7 Dicembre 2010 alle 23:06 #19778GIANLUCA1MembroPOST PERFETTO ED IN LINEA CON QUELLO CHE SOSTENGO DA TEMPO NEI MIEI POST.
SALUTI.
GIANLUCA
8 Dicembre 2010 alle 13:47 #19781dott_stefano_tiribocchiPartecipante@tutti
la commissione dipende molto dal prodotto che le OTA offrono, un booking che può macinare 30-40 prenotazioni in un giorno e 1600/2000 visitatori unici, forse può permettersi di chiedere anche il 20%.
il problema è che questo sistema ben funziona con l’hotel perfetto, 70 camere, centrale, ottimo servizio, magari 4 stelle.
Il resto con queste commissioni coì alte soffre.
S.
8 Dicembre 2010 alle 15:58 #19782Duccio InnocentiBloccatole OTA li subiscono a mani alzate gli hotel che non sanno fare web, revenue e qualità
doversamente li sfruttano a loro favore come eccelnti vetrine con l’obiettivo di veicolar il potenziale sul proprio sito e metterlo in condizione di convertire.
Questa ricetta è collaudata, non è una sensaione.
Il problema sta nel fatto che tutti si sentono adeguatamente on-line piuttosto che revenue manager (oppure pensano che sia una moda) o ritengono che la qualità offerta e non percepita dal cliente sia un problema suo.
sarebbe invece l’ora di ringraziare l’amico del cugino per averci fatto un sito web, di pensare che un booking engine vale quanto un buon bomber capace di finalizzare il goal in una squadra di calcio, di fraintendere il Revenue Management come la pratica per abbassare le tariffe e di saper ascoltare la voce dei clienti e le loro considerazioni autorevoli sulla percezione della qualità.
Fatto questo il successo non è distante. L’alternativa è continuare a dire:
il mio sito web ha solo 3 anni
il web marketing è troppo caro
un booking engine ce l’ho
c’è crisi
il buisness plan mi diche non devo scendere sotto i 100eu
i portali sono dei ladri
trip advisor è un sistema sbagliato
sono certo della qualità che offro
se abbasso i prezzi calal la qualità
insomma tutte le scuse per non ribaltare ogni singolo punto a nostro favore.
8 Dicembre 2010 alle 20:08 #19785crtPartecipanteBeh insomma tutto questo lamentarsi non si capisce . Se noi fossimo OTA anche noi diremmo ”ti piace il mio servizio ..ti costa tot , non ti piace ? e’ caro ? Non comperarlo ” Semplice . Ora il problema vero sta’ nel fatto che questi imperano e le condizioni sono quelle che sono , ovvero sia alte , ma perche’ , come capita in molti altri settori ,all’inizio anche loro chiedevano permesso ma nessuno gli ha mai chiuso la porta in faccia nonostante le condizioni e questo li ha resi potenti . Tornando al ragionamento sopra visto che la situazione ora e’ questa e , dico e , offrono sicuramente dei vantaggi sfruttiamoli al massimo , non resta altro da fare perche’ singolarmente non puoi far altro che prendere la porta e andartene , non si puo’ certo demolire un impero . Piuttosto si potrebbe contribuire ad un miglioramento del servizio , visto che i prezzi non si toccano , ovvero sia dare almeno piu’ elasticita’ nella compilazioni dati per poter rendere il sistema piu’ agile siaper l’operatore che per il cliente che vuole sempre piu’ offerte particolareggiate . La mia critica alle ota e’ proprio questa , visto che costano tanto , e meglio cosi’ , si vede che altrettanto ci lavori , che diano una piattaforma piu’adeguata alla domanda/offerta , piu’ moderna …mano banale in tutti i sensi , personalmente parlo di booking.com ed io non prenoterei mai attraverso questo sistema dove non si capisce mai bene dove vai a parare , un impaginazione che per bello sia l’hotel sembra sempre una pensione , i caratteri con cui sono scritti sono da web 0001 per non parlare delle indicizzazioni , alberghi indicati in una localita’ ( parlo del mio lago di garda ) della quale nemmeno il clima hanno in comune , quindi io come probabilmente molti altri preso l’indirizzo , e poi lo ammetto , una sbirciata su TA per vedere cosa si dice , contatto sempre direttamente l’hotel , nel complesso per l’hotel mi sembra una grande vetrina gratis che restera’ tale finche’ non risolveranno i loro problemi di immagine e comunicazione di cui ho accennato …..meglio cosi no ?!
8 Dicembre 2010 alle 23:29 #19784GIANLUCA1MembroEffettivamente booking.com chiede il 20% perchè sa di poterlo chiedere vista la grossa mole di prenotazioni e, come dici tu, di visitatori al giorno che nessun altro network può vantare.
Adesso il problema è chi può fare almeno la metà di booking?
Ormai, parlo di Napoli, Expedia-Venere hanno perso molto per non parlare degli altri siti minori.
Saluti
G.
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