Re: Il caso Expedia – Choice Hotels: si riaccende il dibattito sul rapporto tra hotel e OTA
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Credo anche io che sia tutto da guardare in prospettiva al numero di camere e alla tipologia di struttura e dalla location dove è ubicata.
Va da se che riuscire a vendere senza intermediari sarebbe la condizione ideale per un albergatore ma non sempre questo è possibile.
In un passato non molto lontano esistevano molte agenzie di Viaggio reali, quelle dove ci si recava per comprare un biglietto aereo e farsi consigliare l’albergo migliore. Queste agenzie sono state, almeno le più piccole, sostituite da “Agenzie Virtuali” perchè considerate troppo onerose dagli albergatori stessi (20% 30% andava a loro corrisposto) che hanno preferito i canali web che avevano del 5% se non ricordo male.
Col passare del tempo quel 5% è arrivato anche a superare le commissioni pretese dalle “Vecchie” agenzie perchè i costi di gestione e di promozione anche per i “Nuovi” intermediari sono lievitati (ci sarebbero anche altri fattori ma per non dilungarmi mi fermo a questo più generico e significativo). Credo che la soluzione sia nella gestione oculata degli strumenti offerti da parte di chi si occupa della commercializzazione della struttura. Non c’è una soluzione buona per tutti, ogni singolo cosa va valutata e quello che può andare bene per una struttura potrebbe risultare poco conveniente per un altra. Gli albergatori accettino la sfida e tornino ad essere imprenditori del turismo creando un offerta sempre più appetibile e promuovendola nel modo che ritiene migliore.