Re: Global Hotel Exchange: il portale senza commissioni per l’hotel
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Ciao Marghe
Come ho scritto si, abbiamo qualche disquisizione ma i nervi vanno mantenuti saldi.
Non esiste strategia migliore di terrorizzare.
Creare panico spargendo la voce che o fai come dicono le Ota o sei fuori è frutto di una strategia.
Ritengo che la vera distorsione sia lasciare la gestione della tua struttura ad altri: Ota, revenue managers, channel manager…tutti gadget di un mercato che va fermato.
La risposta è lavorare e crescere per la propria struttura ma non delegare.
Imprendere !!!!!!
Se si parte dal concetto che viene prima la gallina dell’uovo non si risolve niente.
Noi crediamo che le Ota esistano poichè esistono le ns camere.
Il nostro cliente è l’utilizzatore finale non un mero backoffice .
Il nostro cliente ha bisogno di più cuscini, di un prezzo migliore di chi ci prende il 20% di commissione
Il nostro cliente vuole una colazione migliore …non una bandierina “smart deal” accanto al prezzo .
Collaborazione non significa obbedienza.
Siamo sono ricatto e da questo ricatto sono , in questi anni,nate profonde insicurezze.
Gli alberghi hanno il dovere morale di riprendersi il loro ruolo e di ripercorrere una strada che porta al profitto. Se non si fa ciò non si potrà migliorare nessuno standard di accoglienza che , in verità, scende la dove mancano le risorse poichè la voglia di farlo c’è nei piccoli come nei grandi imprenditori.
E’ facile affidarsi al prossimo, difficile è crescere la consapevolezza che non possiamo più perdere l’obiettivo: fare albergazione a tutto tondo, dal lenzuolo al marketing. Dobbiamo farlo noi però, non lasciare che lo facciano altri per noi e subirne poi il ricatto economico e di ruolo.
Ogni percorso di cambiamento necessità del tempo e della voglia di cambiare.
Io ho cambiato, ci sono voluti solo 12 mesi e se non avessi fatto questo sarei già orientato a cambiare mestiere.
E’ dura ma la strada ha una sola direzione.