Re: Il Viral Marketing di Atrapalo: viaggi ora e paghi dopo, se vuoi

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Estrapolo da quanto detto dal Sig. Bruno Preda di Atrapalo.it


“I nostri partner hanno fatto un calcolo economico vincente : in cambio di prodotto invenduto (che quindi non avrebbe generato nessun beneficio ma solo costi fissi) hanno portato a casa una visibilità che altrimenti non avrebbero potuto ottenere se non pagando di tasca propria annunci,stampa, adwords o qualsiasi altra forma commerciale con costi sicuramente più elevati.”


Il prodotto o camera in venduta ha pochi costi, solamente quelli del normale esercizio. Il prodotto svenduto a clienti disonesti ha, oltre ai costi che una struttura sostiene quando occupa una camera, i costi di una pessima immagine a tutto vantaggio dei clienti che non pagano e di Atrapalo.


“La relazione di atrapalo con i partner è sempre proposta in chiave

win – win: otteniamo insieme risultati vincenti.

Non è una relazione “polli o fessi” contro “furbi”, piuttosto direi che è una relazione tra operatori turistici che capiscono il mercato e come generare massimo ritorno economico dai propri investimenti.”


Non sono affatto d’accordo. E’ chiaro che gli albergatori erano d’accordo con l’offerta. Tuttavia ritengo che Atrapalo abbia sfruttato la crisi economica che subiscono oggi tutti gli albergatori per convincerli ad aderire all’offerta, con la convinzione di ottenere visibilità. In poche parole uno specchietto per le allodole.

Sia sincero: se lei soggiorna in un hotel per un valore di 400 euro e ne paga 10 euro, solo perchè non le funzionava la chiave nella porta, (quindi sa che ha sfruttato la situazione e ha pagato una cifra che per l’albergatore è a rimessa) tornerà in futuro in quell’albergo dovendolo pagare a prezzo pieno? O si vergognerà? Cosa dirà ai suoi amici? Consiglierà loro di andarvi a trascorrere le vacanze? O forse farà il nome di Atrapalo? Così i suoi amici potranno scegliere un’altro albergo dove la emuleranno e non pagherano onestamene?

Mi spiace ma ritengo questo tipo di promozione estremamente “penosa”. Quello che è geniale è come siete riusciti a convincere gli albergatori. Ma questo l’ho già spiegato.

Questo non è marketing è “trash marketing”.