Re: Le OTA fanno bene all’Hotel: un nuovo studio conferma il valore del Billboard Effect

Home Forum Commenti agli articoli di Booking Blog Le OTA fanno bene all’Hotel: un nuovo studio conferma il valore del Billboard Effect Re: Le OTA fanno bene all’Hotel: un nuovo studio conferma il valore del Billboard Effect

#20044
Riccardo CoccoRiccardo Cocco
Partecipante

Disintermediazione:

Siamo tutti d’accordo, l’obiettivo è certamente legato a far transitare il maggior numero di prenotazioni attraverso il sito proprietario della struttura.

Il problema sorge nel modo in cui possiamo effettuare questo tipo di attività.

Le risorse economiche (sicuramente mai sufficienti alla bisogna) sono molto elevate e per strutture “normali” diventano assolutamente un’utopia.

Ecco allora la necessità da un lato, e l’astuzia dall’altro, che ci permettono di vedere le OTA sotto una nuova veste.

Il fee (sebbene per molti ancora consederato elevatissimo) deve essere visto come un investimento in marketing.

Le OTA ci danno il privilegio di poter essere “visti” da chi non sa neanche della nostra esistenza. Per far questo ovviamente abbiamo la necessità di avere un brand reputation importante per la nostra struttura.

Più elevata è la bran reputation, più prenotazioni ricevo e maggior impatto di prenotazioni sul sito proprietario riuscirò ad avere.

Non mi dilungo su discorsi già affrontati in relazione alla veridicità o meno delle recensioni, ne abbiamo parlato sin troppo. Ma sono queste “infingarde” che ci permettono in un certo senso di disintermediare.

Utilizziamole per il nostro scopo mantenendo fisso in mente che le OTA sono il nostro strumento principe per far transitare un numero sempre più elevato di prenotazioni dal nostro sito proprietario.

Non ragioniamo pensando di eliminarle dal nostro circuito in modo che si possa prenotare solo tramite il nostro sito.

Magari non facciamo pubblicità sulle pagine gialle (se c’è qualcuno di seat ora mi odierà) e teniamo quell’investimento per pagare le comissioni alle OTA.

Il cliente di certo va su booking.com, su expedia o quanti altri esistono ma poi verrà nel nostro sito in cerca di prenotazione. Facciamo in modo che la sua esperienza sia positiva sin dal suo primo accesso sulla nostra pagina HOME.

Buon lavoro e buona “disintermediazione” a tutti!

Riccardo Cocco