Re: No alla Rate Parity: la rivolta che viene dal Nord
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Salve Booking Blog,
Complimenti innanzitutto per il blog, ricco di utili informazioni.
Pur essendo un webmaster esperto, mi sono da poco affacciato al mondo della promozione turistica, e ho trovato nel vostro sito moltissime informazioni per me preziose.
Ciò detto, mi piacerebbe esprimere le mie opinioni riguardo l’argomento dell’articolo per vedere cosa ne pensate. Ecco alcuni pensieri sparsi:
1) Non credo che la parity rate scompaia per via diretta. E’ una condizione contrattuale centrale e molto importante affinchè il “gioco” funzioni.
2) Sicuramente sorgeranno metodi alternativi per aggirarla. Ho visto che sono nati alcuni portali dove gli utenti (albergatori, ma anche semplici privati), possono comprare e rivendere le camere stabilendo IN PRIVATO il prezzo. Anche le offerte “supersegrete” di alcuni portali come booking.com sembrano un modo per anticipare l’aggiramento della parity rate.
3) Ho come l’impressione che da un momento all’altro molte catene di hotel, ma anche piccoli network di strutture ricettive, cercheranno il modo di sfuggire alle OTA. Non solo per le condizioni sfavorevoli, ma anche per semplice “patriottismo economico”. Voglio dire, sei albergatore in Italia, il valore della tua offerta è proporzionale a quanto valorizzi il tuo territorio, e ti affidi ad un’azienda estera per vendere le tue camere? Sono flussi di denaro enormi che sarebbeero potuti essere investiti nella promozione della tua città o regione.
Chiedo scusa se il mio pensiero può essere banale e a tratti disinformato, ma ripeto, ho cominciato da poco ad interessarmi dell’argomento e penso che discuterne sia il modo migliore per crescere.
Grazie nuovamente dell’articolo,
Marco