Re: Ospitalità Autentica: il primo proposito 2010 per avere un hotel di successo anche on-line

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Riccardo CoccoRiccardo Cocco
Partecipante

@webby:

Carissimo,

molto probabilmente il mio scritto non ha trasferito il senso di un discorso più ampio che mi ero prefissato. Di questo me ne dispiace, in quanto dalle tue considerazioni si evince o una veloce lettura o una non interpretazione di quanto considerato.

Sono certo che nella struttura dove lavori, tutto lo staff sia completamente customer oriented e che si faccia in 4 per soddisfare le esigenze del cliente. Che tutto il tuo staff sia totalmente soddisfatto dell’azienda in cui lavora e che lavorerebbe anche gratuitamente se il datore di lavoro glielo chiedesse. Che si immolerebbero per la causa. Sono altresì certo che nella struttura dove lavori vi siano tutti i dipendenti usciti da scuole alberghiere e almeno il 90% sia uscito a pieni voti dai vari master nazionali e internazionali.

Il senso del mio “ricominciare da zero”, deve essere visto non dalla parte dell’albergatore ma da chi si propone di lavorare in albergo, in un certo senso intendo sottolineare la necessità di “go back to the basis”, ovvero ricordarsi da dove si è venuti unitamente ai sacrifici spesi nel corso degli anni per crescere. Molto spesso, ma questo non avviene nella struttura dove lavori, i “Manager” che fino a qualche tempo fa erano al Ricevimento, tanot per dire un reparto, con tutte le complicanze che la posizione (a mio parere di alto livello professionale) comporta, se vedono la Reception affollata o minimamente congestionata, non vanno li per dare una mano (nel tuo albergo ovviamente questo non accade), loro sono “Manager” e quindi non si devono sporcare le mani, ecco a cosa mi riferivo. In aggiunta a questo (ma so che da te non accade per la scrematura selettiva del personale che viene a proporsi), occorrerebbe lavorare in modo che le nuove leve siano coscienti che per poter essere un buon albergatore, occorre fare molta ma molta gavetta.

Realtivamente al wi-fi, anche qui, molto probabilmente, non sono riuscito a far trasparire il mio pensiero, perdonami se puoi.

Non ho mai detto che il wi-fi (così come mille altre opportunità) sia da buttare.

Ma dimmi, in base alla tua esperienza, credi che un cliente sia più contento nel trovare un albergo con il wi-fi e con il cameriere che non sorridendo, gli chiede: “Dicaaa??”, oppure un cliente che se magari per collegarsi ad internet deve utilizzare un dial-up ma che viene coccolato come se fosse in casa propria?

Ebbene, cosa vorrei far trasparire da questo:

il wi-fi? IMPORTANTISSIMO!!!

Il servizio? IMPORTANTISSIMO!!!

Si tratta solo ed esclusivamente di priorità…..tutto qui!

E poi, permettimi, in questo articolo della gentilissima Margherita abbiamo l’opportunità di parlare del servizio diretto al cliente lasciando ad altri articoli argomenti sicuramente importanti di tipo tecnologico, allora non snaturiamo quanto ha scritto la gentile Margherita portando a tutti i costi il discorso sempre solo ed esclusivamente sulla tecnologia. Alla fine il cliente che entra nel nostro albergo vuole dormire in un buon letto che si trova in una camera pulita in un ambiente pulito ed accogliente cercando di assaporare ogni istante al meglio evitando di incorrere in problemi di qualsiasi genere.

Non da poco, non trovi??

Buon lavoro e buona ospitalità a tutti!!

Riccardo Cocco