Re: Le recensioni di TripAdvisor sul sito dell’hotel? Un possibile invito a prenotare tramite gli interm

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Un caro saluto a tutte/i le/i lettori di questo blog.

Dal mio commento dal 15 Gennaio, mi sono divertito non poco a leggere i commenti successivi, soprattutto del Sig. Bertoli e del Dott. Tiribocchi!!!

Plauso con il Sig. Filippo che ha tutti i legittimi dubbi sulla trasparenza e la correttezza di Tripadvisor.

Ripeto: Tripadvisor e le persone che “gestiscono” le informazioni che pubblicano, DANNO UNA RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTA’, NON OGGETTIVA, NON COMPLETA E COME NEL MIO CASO SENZA MAI AVER AVUTO IL PERMESSO DI ULTILIZZARE I DATI SENSIBILI e STRUMENTALIZZANO l’apparente buon proponimento di dare informazione sulle strutture, per VENDERE SERVIZI TURISTICI!

Il Sig. Bertoli scrive:

– paventando che Tripadvisor sia “uno criterio di valutazione collettivo” : NIENTE DI PIU’ FALSO!!!

Potrebbe esserlo se le regole utilizzate per offrire l’informazione fossero CHIARE, INEQUIVOCABILI E CORRISPONDENTI ALLA REALTA’ ( ripropongo le mie 4 domande alle quali NESSUNO di TRIPADVISOR HA MAI RISPOSTO dal 2005!!!!!!)

E poi un criterio per definirsi come tale, dovrebbe essere applicato SEMPRE e non a specifici gruppi o a intervalli di tempo, come si evince da chi ha notato variazioni sui contenuti pubblicati!

– “1 commento vale poco, 200 sono decisivi”: e se i signori di questo sito decidessero di pubblicare solo quello che fa più “audiance”? Si sa , nel pettegolezzo, ha molto più risonanza una notizia negativa che una positiva.

Stiamo parlando di un “ARCHIVIO” abusivo di dati che vengono sottoposti al giudizio di chiunque, SENZA ricevere il consenso da parte del TITOLARE dei dati stessi!

Non interpreti questi oggettivi rilevamenti come una avversione al suo citato WEB 2.0!

Tripadvisro NON è WEB 2.0!!!

Per chiarirle un pò le idee ( e a maggior ragione al Dott. Tiribocchi :-), per questa fattispecie concreta: il WEB 2.0 è una piattaforma APERTA, per esprimere il grado di soddisfazione e giudizio su un servizio e/o un prodotto!

La parola chiara per accedere all’intimo significato della sigla WEB 2.0 è….APERTA!!!!

Significa NON CENSURATA e NON CONTROLLATA e soprattutto NON STRUMENTALIZZATA!

…e pensate che ciò avvenga in Tripadvisor!

Poi, per essere schietto con lei, il WEB 2.0. nel turismo avrà una parvenza di reale concretezza quando ci saranno piattaforme che consentiranno l’espressione di giudizi o commenti sugli operatori professionali come lei , i siti di prenotazione, i portali ed i vortali.

…a quel punto se l’informazione fosse gestita come sta facendo ora tripadvisor con le strutture , forse qualche legittimo dubbio le sorgerà sulla trasparenza e correttezza del servizio!

L’idea lanciata da Shijokin , all’uopo , è veramente meritevole di nota.

Mi rivolgo ora al Dott. Triribocchi e…non riesco proprio a svincolarmi dall’idea che lei non sia un “piccolo expediante” 🙂

…scrive: “sistema veritiero al 100%” e poi si corregge aggiustando il tiro e usando il concetto della “Relatività”…caro il mio Dott. Tiribocchi , la verità secondo lei è relativa?!?

O mi usa il concetto del 100% o quello della relatività!!! Mescolandoli tutte e due crea la tipica mistura chiamata:” appena te giri , te faccio la festa”!

Tipica di chi tenta di essere furbo, ma riesce solo ad essere un furbastro!

Continua scrivendo che il servizio di Tripadvisor è REALE: parla di applicazione uniforme delle regole…QUALI REGOLE?

Una regola è chiara quando standardizza un comportamento che viene applicato in tutte le condizioni previste!…e mi sembra che solamente leggendo quanto scritto da altri interlocutori INDIPENDENTI , questo NON accada!

Sarei curioso di raccogliere le opinioni su TRIPADVISOR da interlocutori globali e magari l’invito a tradurre questi argomenti in inglese , secondo me , scatenerebbe una pioggia di contributi!

Torno un attimo al Sig. Bertoli ed alla sua agenzia di viaggio: sto seguendo un criterio temporale di trattazione degli argomenti, poi non si preoccupi torno da lei dottore…

Sig. Bertoli lei ha scritto che: “il WEB 2.0 è creato dagli utenti e non da pochi eletti webmaster”… creare contenuto LIBERO ed INDIPENDENTE ( sempre nei limiti della liceità e decenza ) è WEB 2.0 , non lo è più se i famosi contenuti generati vengono poi “gestiti” in toto dai “pochi eletti webmasters”.

Nel suo approccio, in ogni modo, vedo della buona fede e per questo la sua voluttuosa speranza di lavorare per Tripadvisor risulta solamente una svista colossale, se lei rimanesse ligio ai principi di trasparenza, liceità e corretta informazione.

Torniamo a lei caro Dottore Tiribocchi! 🙂

Io ho capito che lei non ha capito il vero significato di ciò che ha copiato ed incollato!

Ma le concedo il beneficio del dubbio e non penso che “tutto questo polverone” lo ha alzato solo per confondere ulteriormente le idee.

A scanso di equivoci, a differenza di lei, che non sa dare delle risposte oggettive alle mie 4 domande, e continua a difendere una posizione che fa acqua da tutti i buchi, le giustifico le mie affermazioni, se avrà la compiacenza di leggere oltre.

Per questione di brevità le cito solo le tesi che in maniera più evidente sono non dimostrate nel caso”tripadvisor”:

7) Gli iperlink sovvertono la gerarchia.

Sempre e soprattutto se non gestiti come fanno a tripadvisor: sbandierano ai 4 venti che non “vendono” prenotazioni e disponibilità e poi TUTTI i link all’interno portano a motori di ricerca turistici che offrono servizi che generano reddito per loro!!!

Questa tesi è valente quando l’informazione è LIBERA e NON PILOTATA come fa tripadvisor.

11) Le persone nei mercati in rete sono riuscite a capire che possono ottenere informazioni e sostegno più tra di loro, che da chi vende. Lo stesso vale per la retorica aziendale circa il valore aggiunto ai loro prodotti di base.

Chiaramente si fa riferimento a fonti INDIPENDENTI: quale è allora la soluzione si sta chiedendo ( forse)? Attivare uno spirito CRITICO nella valutazione delle fonti e non limitarsi ad una , ma anzi confrontare e incrociare i dati! ( questo anche per lei Sig. Bertoli , che sceglie le strutture da proporre ai suoi clienti. Non si limiti a pensare che il mercato è in mano a Expedia! E’ , purtroppo vero che stanno tentando di monopolizzare l’informazione per vendere chi vogliono loro (…forse chi gli concede il 30% sulle prenotazioni andata a buon fine ), piuttosto che altri operatori che sono “più stretti” sulle commissioni che concedono!!)

12) Non ci sono segreti. Il mercato online conosce i prodotti meglio delle aziende che li fanno. E se una cosa è buona o cattiva, comunque lo dicono a tutti.

Si parla esplicitamente di prodotti e non altro ( per es. prodotti di largo consumo)! A Buon intenditore poche parole!

16) Le aziende che parlano il linguaggio dei ciarlatani già oggi non stanno più parlando a nessuno.

Questo futuro auspicabile per chi come Tripadvisor non risponde a criteri trasparenti ( la rimando ai miei quattro quesiti) , è un futuro non troppo lontano , se solo ci attivassimo per fare richiesta formale al garante della privacy ed all’autorità Antitrust.

22) Avere senso dell’umorismo non significa mettere le barzellette nel sito web aziendale. Piuttosto, avere dei valori, un po’ di umiltà, parlar chiaro e un onesto punto di vista.

Gli unici a ridere, nonostante non pubblichino barzellette, ma informazioni non certificate, sono i proprietari di Expedia che stanno macinando profitti applicando questa campagna da “gorilla marketing”…ma ride bene chi ride ultimo!

25) Le aziende devono scendere dalla loro torre d’avorio e parlare con la gente con la quale vogliono entrare in contatto.

Ma quanti di noi hanno tentato di ricevere spiegazioni ed interloquire con l’amministrazione di Tripadvisor?! Ho spedito anche la scorsa settimana, come ultima volta , da circa 3 anni, le mie domande a assistenza@tripadvisor.it …pensate che abbia mai ricevuto una risposta!? Comunque se qualcuno mai di tripadvisor volesse farlo su questo blog e pubblicamente sarei lieto e ..sorpreso! Ma meglio tardi che mai!

41) Le aziende fanno della sicurezza una religione, ma si tratta in gran parte di una manovra diversiva. Più che dai concorrenti, la maggior parte si difende dal mercato e dai suoi stessi dipendenti.

Forse non rispondono perché hanno fatto della tesi n° 41 la loro filosofia di vita?!

62) I mercati non vogliono parlare con ciarlatani e venditori ambulanti. Vogliono partecipare alle conversazioni che si svolgono dietro i firewall delle aziende.

…forse questa tesi è sfuggita a Tripadvisor?!? 

91) Siamo leali verso noi stessi, – i nostri amici, i nostri nuovi alleati, i nostri conoscenti, persino verso i nostri compagni di battute. Le aziende che non fanno parte di questo mondo non hanno nemmeno un futuro.

Grande!

95) Ci stiamo svegliando e ci stiamo linkando. Stiamo a guardare, ma non ad aspettare.

Con questa tesi di buon auspicio invito tutti coloro che hanno lo stesso sentimento verso Tripadvisor di iniziare a comunicare a scambiarci opinioni e idee per proporre qualcosa di veramente democratico, veritiero e trasparente.

Il giudizio dell’ospite ove anche fosse negativo, è sempre meritevole di attenzione, e veramente si può assurgere a tale informazione per migliorare il proprio lavoro, ma questo non può avvenire senza che ci sia una certezza che chi scrive è veramente stato presso la struttura! La maniera più corretta è che si possa dare la possibilità del riscontro , come giudizio sulla struttura, solamente sui siti che offrono il servizio di prenotazione e che possono certificare che, essendo andata a buon fine, l’ospite ha il diritto di esprimere un giudizio!