Beh, ho letto con attenzione il post e soprattutto i commenti collegati. Il caso mi interessa sotto il versante del customer care. Io ho ad esempio avuto esperienze deludenti di contatto con il customer care di GOOGLE in merito al loro servizio ADWORDS (basta cercare su google “customer care google” e vedrete che nella prima SERP trovate il link che rimanda al caso), risolte dopo ripetuti mesi di tentativi di interloquire con persone reali e non con sofisticati sw di text mining.
Non vorrei che le multinazionali americane quando arrivano da noi prendano la brutta abitudine di adeguarsi ai “bassi livelli” dei costumi italici in quanto al trattamento dei clienti.
Signor responsabile de “alla dolce vita” mi faccia sapere l’esito della sua vicenda.