Re: “Un’offerta che non puoi rifiutare”… come aumentare i guadagni dell’hotel in modo creativo
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signori dopo un’attenta lettura di tutti i post vorrei porre delle domande e esprimere il mio pensiero:
Per me il revenue se applicato in maniera giusta può funzionare. (so per certo che per molti miei colleghi funziona) ma io personalmente l’ho applicato in maniera ridotta.
La base su cui applicare il revenue alberghiero è questo:
Innanzi tutto un controllo dei dati storici:
Costo medio camera
Percentuale di Occupazione
Revpar
Rifiuti per occupazione
Rifiuti per tariffa
In base a tutti questi bei dati stabilire il da farsi agendo con una politica tariffaria al rialzo calcolando che il cliente che prenota sotto data ha una sensibilità tariffaria inferiore ad un ospite che prenota 6 mesi prima. (Il last minute coperto da cancellation policy è un correttivo di una politica tariffaria sbagliata in partenza).
Nel caso di un invenduto di base si cercherà di vendere ad un prezzo più bassoso, sempre e comunque superiore al costo variabile.
Nel caso di saturazione si cercherà di aumentare i profitti ottimizzando la curva tariffaria.
La forchetta tariffaria di Anto4444 2 volte e mezzo è più o meno quello che penso sia più giusto e facile applicare anche se mi guarderei da pormi dei limiti assoluti.
Devo scappare quindi taglio qua aggiungerò il resto del mio pensiero al più presto.
Per rispondere alla domanda del Sig. Cocco,
La risposta giusta è relativa.
Se occupo una camera per tutti i due giorni con un solo ospite avrò dei costi variabili inferiori e quindi più profitto
Ma se occupo la stanza sia oggi che domani con due ospiti diversi potenzialmente sono due fonti di passaparola e quindi marketing quindi fattore importantissimo per il futuro del mio albergo.
Potenzialmente sono giuste entrambe dipende da cosa è più importante per il mio albergo in quel momento. Io andrei per la seconda
Un augurio di buon lavoro a tutti,
Alessandro