Re: Vacanze in Italia? No grazie! La perdita di competitività dell’Italia nel settore turistico
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Per viverci occorrono dei parametri diversi dall’andarci in vacanza. Ho fatto una piccola ricerca con Booking.com, confrontando Roma con Parigi e Londra. A Roma su 679 Hotel inseriti 55 strutture ricettive (alberghiere ed extralberghiere) hanno una votazione degli ospiti pari o superiore a 8,6 (non ho preso in considerazione le strutture con meno di 30 voti), Parigi ne ha 35 su 967 Hotel, Londra ne ha 29 su 717. Ho provato a contare le strutture delle tre città con votazione superiore a 8 : Roma ne ha 240 su 679, Parigi 185 su 967, Londra 164 su 717. Per i prezzi il confronto è più difficile ma non mi sembra affatto che i prezzi delle strutture ricettive di Roma con votazione superiore all’8 abbiamo prezzi superiori a quelli di Parigi e Londra, anzi direi che è il contrario. Per la ristorazione è vero che ci sono i posti dove spennano i turisti sprovveduti (ma perchè a Londra e Parigi no?) ma un turista intelligente ( e oggi è più facile esserlo) trova anche a Roma posti spettacolari dove mangiare benissimo a prezzi onesti, a Parigi secondo me è molto più difficile perchè in generale i prezzi sono più alti. Questo per dire che è vero che in Italia c’è molta faciloneria e che occorre lavorare ed impegnarsi tutti molti di più, che occorre investire in infrastrutture efficienti, che vanno emarginati i furbi ma anche evidenziato quello che di buono c’è, e non è poco.