Re: Vacanze in Italia? No grazie! La perdita di competitività dell’Italia nel settore turistico
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Complimenti per questo articolo, mi fa molto piacere vedere finalmente un Italiano con sufficiente autocritica alla cultura imprenditoriale italiana senza cadere in troppa ironia polemizzante. Se parliamo di qualità bisogna farsi un quadro giusto delle sue forze e dei punti deboli (anche SWOT-Analysis)per poi confrontarsi con gli altri (Benchmarking). A Pisa si sono montati cosi la testa che la Torre considerano una delle sette meraviglie del mondo (per verifiche basta guardare su wikipedia)ma il commento di un nosto cliente spagnolo (e non solo suo) dice tutto: Dio farà miracoli, ma non pulisce le strade! Non condivido il patriotismo di Riccardo Fracassi, ma cmq ha ragione che il Belpaese ha nel suo portafoglio di prodotti un patrimonio culturale e naturale invidiabile, ma purtroppo…. troppe lode stancano la mente e sembra che ci sia tanta voglia di riposarsi sul suo patrimonio invece di investire nel presente e futuro. E’ tanto vero che anche al estero ci sono posti dove ti vogliono infilare una lattina di Coca-Cola per 4,50 Euro, ma almeno lo fanno sorridendo, te lo portano con il ghiaccio dal Monte Bianco e nel bicchiere con cristallo bohemiano. Qui invece non mi sorpende più di ricevere una Coca-Cola in un bicchiere contadino, semi-distrutto dalla lavostoviglia, buzzando magari di uova e ancora cosi caldo (perchè uscito fresco da lavare) che la mia Coca-Cola semi-fredda diventa subito un tè bollente. E guai se poi ho il coraggio di chiedere un altro bicchiere. Come mai un popolo che nella vità sociale quotidiana è cosi pieno di fantasia, voglia di fare, gioccare, di allegria ed è tanto bravo ad improvvisare, quanto arriva sul campo lavorativo diventa cosi noioso? Come mai è cosi difficile trovare qui qualcuno che parli bene tedesco? Parliamo di 100 millioni di persone, il motore della economia eurepea con non so quanti millioni di turisti che evadono Italia ogni anno e le scuole italiane non insegnano il tedesco. Come pensano di capire le essigenze dei loro clienti, se non parlino la loro lingua? Scommetto che ci sono più caslinghe tedesche che imparano italiano per divertimento che Italiani che studiano Tedesco per esigenze lavorative. Anche divertente trovo che spesso gli imprenditori rimpiango la tassazione (hotelsverona)che sarebbe la più alta del mondo. Strano che in ogni paese pensano la stessa cosa. Ma parlando di competività di tasse, perchè non sento mai un imprenditore che parli dei finanziamenti a fondo perduto o fondi strutturali europei che intasca…. In altri stati non hanno questa forma di subvenzioni, hanno il costo della mano d’opera decisamente più alto ed inoltre una competitivà più ampia (non c’è il protezionismo territoriale come qui). Si potrebbe scrivere un libro.