Re: vendita su proprio sito

#16954
evpandolfi
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Joy, quello che intendevo è esattamente come ha detto massimiliano: l’usabilità del booking engine è proprio la facilità con cui dalla prima fase della prenotazione (la richiesta delle date, di solito) si arriva all’ultima (conferma definitiva della prenotazione). Al di là dei form per le e-mail che effettivamente sono ormai abbastanza absoleti e di poca utilità, spesso si incontrano, ad esempio, booking engines in un’unica lingua (e quindi chi parla un’altra lingua si trova in difficoltà) oppure con troppe domande (ne addirittura visti alcuni che richiedono la data di nascita!) oppure, ancora peggio, che non hanno nessun logo di garanzia per le carte di credito (ad esempio verisign). Impariamo dai portali che sono sicuramente più esperti: data d’arrivo, data di partenza, tipo di camera, n° di persone, nome e carta di credito. E, se il cliente lo vuole indicare, orario d’arrivo in hotel. Il minimo necessario per la prenotazione.

Per vitti79: se applicare una tariffa inferiore sul proprio sito rispetto agli IDS è una scelta aziendale ben precisa e l’importante, per ogni azienda, è conoscere i rischi e decidere se si vuole rischiare di correrli. Io personalmente preferisco non farlo.

Un’ ultima cosa: non facciamo l’errore di pensare che i clienti decidano in che hotel soggiornare solo in base al prezzo. Spesso la costruzione di un buon pacchetto, elaborata in base alle esigenze di un target ben definito di clienti (non delle preferenze del direttore) consente non solo di dirottare un maggior volume di prenotazioni sul proprio booking engine (risparmiando quindi in commissioni) ma anche di vendere a prezzi maggiori e stimolare la domanda, aumentando sia il ricavo medio che il tasso di occupazione, migliorando sensibilmente la revpar.