Aiuto Tesi di laurea sullo yield managment
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Tag: management, manager, revenue, yield
- Questo topic ha 11 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 12 anni, 8 mesi fa da serena1985.
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1 Novembre 2010 alle 23:37 #15225JuancarlosMembro
salve a tutti, sono uno studente universitario che a mesi dovrebbe laurearsi.sto facendo una tesi di laurea sullo yield managment alberghiero, argomento che mi ha attratto molto.
ho visto in questo sito perosne molto informate su questo argomento.io ho gia scritto un bel pò di pagine, ma ancora, a mio avviso, manca qualcosa.qualcuno di voi potrebbbe aiutarmi?magari ci scambiamo gli indirizzi di posta cosi vi faccio leggere quello che ho scritto o magari mi potete inviare qualche file in merito.aspetto risposte.vi prego aiutatemi,
15 Settembre 2011 alle 09:15 #20184tamburinoMembrociao,
anch’io sto facendo una tesi sullo Yield e Revenue Management. Ho scritto un pò di pagine ed ho preso spunti dal libro di Franco Grasso, dal libro di Fazzini, dalle Slide del mio professore e dalla rivista Economia e Management. Al momento non riesco a trovare qualcosa sugli effetti e soprattutto sui rischi del Revenue Management. Tutti ne parlano positivamente, ma nessuno spiega gli eventuali rischi derivanti dal Revenue fatto non correttamente.
28 Ottobre 2011 alle 20:03 #20261elelombMembrociao! anch’io sn studentessa e ho scelto come argomento di tesi lo yield management, studio economia turistica e mi laureo a novembre…la tesi l ‘ho finita giusto oggi! ho trovato questo blog durante le mie ricerche su internet sul revenue management e mi è sembrato utile e interessante…purtroppo nn ho parlato neppure io dei rischi da RM…juancarlos la tua richiesta è ancora in vita o ti sei laureato? anch’io avrei bisogno di un parere sulla mia tesi…
28 Ottobre 2011 alle 20:14 #20262elelombMembroin particolare, con la speranza che qualcuno mi aiuti, rivolgo a voi utenti questo quesito:
se io prenoto Oggi una camera x l’11 novembre dell’anno prossimo ha un prezzo; se prenoto la stessa camera a 6 mesi dalla data ne ha un altro; a 4 mesi ne ha un altro e cosi via.. io so che la tariffe sono stabilite in base a una serie di fattori e previsioni; MA oltre alla previsione dell’occupazione futura della mia camera, basato sul mio storico, con la quale fisso il prezzo OGGI, cosa mi fa variare il prezzo nei mesi successivi? il prezzo risulterà più basso o + alto di quello di oggi? quali sono gli agenti in grado di cambiare il prezzo ? (oltre ad eventi particolari; ad es. se ci fosse una fiera so che dovrei alzare il prezzo all’aumentare dei giorni).ma se nn ci fosse una fiera, il prezzo aumenterebbe o diminuirebbe? quali sono le logiche? vi prego aiutatemi, è una domanda che mi ha posto il mio professore e spero che il parere di qualche esperto del settore possa chiarire questo quesito. ve ne sarei molto grata
2 Novembre 2011 alle 09:11 #20268dott_stefano_tiribocchiPartecipantei rischi del revenue management derivano da un cattivo revenue management, se fatto bene ha solo benefici, se fatto male puo portare a dannosi effetti di dumping tariffario, c’è uno studio della cornell sugli hotel che seguono sempre i loro competitor abbassando le tariffe di 1-5 euro etc.. alla fine portano il mercato verso il basso.
2 Novembre 2011 alle 09:18 #20270dott_stefano_tiribocchiPartecipante#elelomb
la domanda che hai posto non è cosi breve,
comunque
il prezzo parte sul lungo termine, con la bottom rate o minima tariffa praticabile sul periodo, questo contribuisce ad amplificare la visibilità della struttura nel tempo,
mano mano che inizia a materializzare vendite il prezzo si alza, fino al suo punto di massima escursione vendibile della forchetta tariffaria,
successivamente la tariffa del giorno x diventerà il fulcro di una microinsiemistica nel quale si muove insieme alla tariffa del giorno prima e del giorno dopo,
poi c’è molto altro,
se avete bisogno contattatemi
S.
8 Novembre 2011 alle 18:28 #20281Riccardo CoccoPartecipanteCarissimo, innanzitutto è molto significativo che vi sia interesse a sviluppare una tesi in relazione al tema Revenue Management ed Yield Management, quindi come primo commento: Complimenti!
In realtà, e come dice il buon Stefano, i rischi del Revenue Management possono davvero essere riassunti come li ha magistralmente riassunti Stefano.
Rischi, laddove la disciplina venga applicata in modo corretto, non ve ne sono. Quello che si potrebbe discutere è la valenza dei benefici nel corto medio e lungo termine, allora si che potremmo aprire un dibattito davvero interessante.
Quel che è certo è che non applicando anche in maniera non del tutto profonda, alcune teorie ed applicazioni suggerite dal Revenue Management in un ambiente dove pian piano si sta diffondendo la cultura della disciplina, si genera il rischio. Il rischio di veder sfumare delle opportunità di miglioramento a beneficio del comp-set.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
PS: laddove avessi necessità di approfondire alcuni temi sono a tua completa disposizione.
8 Novembre 2011 alle 18:53 #20282Riccardo CoccoPartecipanteComplimenti anche a te per il tema della tua tesi!
In questo caso, concordo in piccola parte con quanto scritto da Stefano, ovvero che non credo sia sufficiente uno spazio in questo blog, se pur molto ampio, per trattare un tema così importante: il pricing.
Innanzitutto occorre definire la modalità che si intende utilizzare per la definizione del pricing:
1) pricing basato sulla “demand forecast”;
2) pricing basato sull’ “occupancy forecast”.
Ebbene, quanto hai espresso nel tuo post a mio avviso si delinea nella seconda situazione, ovvero il mutare del pricing viene definito in base all’occupancy forecast. All’aumentare del venduto (e quindi all’aumentare dell’occupazione) aumento di conseguenza la tariffa. In un certo senso, e specialmente quando non si hanno a disposizione dati storici e di market intelligence specifici, è l’unica strada da percorrere.
Dall’altra parte hai un pricing basato sulla demand forecast, vale a dire devi essere in grado di prevedere la domanda che si può generare per una certa data, in funzione di questa quindi puoi definire il prezzo. In questo caso parliamo di un’attività che prevede una serie di informazioni storiche e di trend molto puntuale.
Facciamo un esempio:
Come faccio a definire il prezzo del giorno 12 Aprile 2012?
Scenario 1 – Occupancy Forecast:
Per prima cosa devo definire qual è il prezzo minimo(*) oltre il quale non posso scendere. Devo quindi verificare come si sta posizionando il mio comp-set con un piccolo benchmark. Devo verificare se la giornata specifica è un giorno infrasettimanale o di fine settimana.
Basandomi su queste informazioni potrò definire un prezzo di partenza e man mano che registro pick-up (quindi ricevo prenotazioni e la mia occupazione sale) vado ad aumentare il prezzo.
Scenario 2 – Demand Forecast:
In questo caso devo unire alle precedenti informazioni anche il dato storico che mi permette di comprendere (anche nel caso di 0 camere vendute) il potenziale della giornata in questione. Attraverso una valutazione accurata del dato storico (dato di chiusura degli anni precedenti; sviluppo del pick-up; booking window; ecc.), pur non avendo ancora nessuna prenotazione confermata potrò definire il mio prezzo di vendita che non per forza deve partire dal basso, ma potrebbe anche posizionarsi con la tariffa massima di vendita se la mia previsione sulla giornata si delinea come una giornata di “unconstrained demand” (**).
(*)Prezzo minimo di vendita: la “filosofia” del RM attesta il prezzo minimo di vendita al “punto morto” ovvero alla somma di tutti i costi (fissi e/o variabili) che io avrei pur non vendendo la camera. Presupponendo che i miei costi siano di Euro 25,00 a camera vendendo a Euro 25,01 sto guadagnando. La pratica insegna invece che far questo tipo di attività in un contesto di concorrenza crea delle turbative al ribasso del prezzo di vendita. Vale a dire il famoso “rate dumping”. Nel breve periodo questa attività è sicuramente vantaggiosa in quanto permette di “rubare” la clientela alla concorrenza (non di creare domanda), nel lungo periodo al contrario può generare dei rischi nei confronti dei clienti frequenti.
(**) Unconstrained demand: si parla di “unconstrained demand” quando la domanda è superiore all’offerta, vale a dire che nell’ipotesi di una struttura da 100 camere, per un determinato giorno si prevede una domanda a partire da 101 camere in su. In questo caso si applicano le tecniche di filtraggio della domanda (Yield Management).
spero di essere stato sufficientemente esaustivo, resto comunque a disposizione per ogni eventuale dubbio o approfondimento.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
17 Novembre 2011 alle 12:32 #20301APMembroCiao a tutti,
mi infilo in questa discussione per chiedere a tutti voi una cosa un po’ diversa, ma sempre legata al Revenue Management: si parla, si scrive sempre sul Rev. Man. Alberghiero, applicabile o nato dalle Compagnie aeree, ma sapete dirmi a chi posso rivolgermi per applicazioni al TOUR OPERATOR?
Grazie
6 Dicembre 2011 alle 08:27 #20254tamburinoMembro@ Stefano Tiribocchi: grazie mille per la risposta, ma l’abbassamento dell’occupazione dovuto alle aspettative della clientela rispetto alla tariffa applicata non potrebbe rientrare nei rischi? La nascita di passaparola negativo tra i viaggiatori specie su TA o su Booking.com può essere legato ai rischi di un revenue fatto male?
6 Dicembre 2011 alle 08:33 #20255tamburinoMembro@Riccardo Cocco: grazie per la disponibilità, ho sostenuto la discussione e adesso arriva la parte più difficile……. la ricerca di un posto di lavoro inerente al titolo della tesi………
10 Aprile 2012 alle 16:48 #20503serena1985MembroCiao anche io devo preparare una tesi sulla gestione delle strutture alberghiere, in particolare la gestione del personale, qualcuno mi sà suggerire qualcosa…+
grazie infinite Serena
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