Esclusiva: intervista a Guillaume Thevenot, responsabile Business Listings TripAdvisor
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4 Maggio 2010 alle 22:50 #15130margheAmministratore del forum
Questa settimana abbiamo intervistato Guillaume Thevenot, nuovo responsabile promozione delle Business Listings di TripAdvisor per l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente e autore del blog di web marketing turistico Hotel Blogs.
Gli abbiamo posto alcune domande relative alle strategie marketing per l’hotel, da cui sono emersi interessanti spunti, mentre di fronte al caso TripAdvisor e agli argomenti più caldi del momento, non emergono nuovi dati. Thevenot ha mantenuto la stessa posizione granitica di sicurezza e inattaccabilità tenuta in maniera univoca da tutti i membri del team TripAdvisor.
6 Maggio 2010 alle 18:20 #19156dott_stefano_tiribocchiPartecipanteif I’am a hotel owner and i want to know who wrotes abot me, can tripadvisor send to my owner central a copy of every review with the name and surname of the writer? The writer can be anonymus on the website but not with me. The hotel should knows which of its guests wrote a review.
is it possible to do it on tripadvisor?
9 Maggio 2010 alle 18:17 #19165AllaDolceVitaMembroCara Redazione,
continuare a dare visibilità e credibilità ai rappresentanti di Tripadvisor, pubblicandone gli autoreferenziali elogi e consentendo di fare pubblicità per i loro servizi a pagamento, è alquanto singolare, volendo fare di bookingblog una vera piattaforma aperta che sappia anche schierarsi, quando i nodi al pettine sono oramai ineludibili.
Che le domande siano state, come voi avete scritto, “dribblate” , è un problema del giornalista che le ha poste.
Che l’eleganza dello “slalom” di questo giovanotto dalla faccia pulita, consenta di fare pubblicità a Tripadvisor e di continuare a non rispondere ai quesiti, non è colpa di Tripadvisor…
Questo nuovo interfaccia di Tripadvisor continua a blaterare le solite 4 pizellacchere ordite da Expedia per continuare a proteggere questo teatrino di bugie, omissioni, falsità e concorrenza sleale.
Di granitico c’è solamente la rete di protezione di cui continua a godere questo sito illegittimo, dal comportamento scorretto e dannoso per tutta la comunità di lavoratori che nel turismo competono senza “doping” e senza strategie vigliacche e orientate a costruire un monopolio.
La strategia di Expedia è chiara: tentare di vendere la visibilità proponendo dei contratti che, mostrando in chiaro i riferimenti delle strutture, avallino tutto il sistema tentando di renderlo credibile.
Peccato che TUTTO l’archivio di recensioni NON E’ AFFIDABILE!
Tutti devono sapere che le informazioni spacciate per vere, in realtà possono anche non esserlo e visti i meccanismi farlocchi di controllo, è plausibile pensare che tutti il contenuto sia taroccato e pilotato!
Questo giovincello farfuglia di un algoritmo proprietario che tiene conto della qualità e quantità delle recensioni… e come fa a distinguere quelle false ?!
Che ne pensa dell’articolo dell’ex direttore di albergo che faceva scrivere a tutto il personale delle recensioni positive ( FALSE ) per aumentare la popolarità sulla griglia di Tripadvisor?
…Sig. Brufani per cortesia ricordi a questo giovinastro queste due fonti: Sunday Times : http://www.timesonline.co.uk/tol/travel/news/article6583450.ece
Daily Telgraph: http://www.telegraph.co.uk/travel/740272/Authenticity-of-hotel-reviews-questioned.html
…addirittura compara il loro algoritmo a quello di google…..A BUFFONIIIIIII!!!!!!
Sorry ma questa è proprio uscita spontaneamente!
Il web 2.0 è per definizione libero e generato dagli utenti e non da una multinazionale che strumentalizza una piattaforma aperta all’anonimato per pilotare i flussi di prenotazione!!!
Frankly, Mr. Guillaume Thevenot, instead of pushing the higlighting commercial strategy you are trying to sell as the “solution to the problems of the world”, try to be honest and reply to the next questions…if you can!
Cordialità
Alla Dolce Vita
9 Maggio 2010 alle 18:29 #19164AllaDolceVitaMembroHey Mr. Guillaume Thevenot, if you really want to honour your role ( “My role is to build and maintain relations between the hotel trade and TripAdvisor” ), please answer to those SIMPLE and EASY questions:
1) How can you certify that the writer, of the review you publish, has ACTUALLY stayed in the accommodation ?
1) come fate a CERTIFICARE che chi scrive ha EFFETTIVAMENTE soggiornato
nella struttura oggetto di recensione ?
2) How can you GUARANTEE that the writer is not a FALSE guest or an unfair competitor or a jocker?
2) come fate a GARANTIRE che a scrivere non sia un FALSO ospite o un concorrente sleale o un burlone ?
3) How can you ENSURE that what it’s written in the review , from the “potential” guest, it’s what really happened ( you boast UNBIAS review!!!!!)?
3) come fate ad ASSICURARE che il relato dal “potenziale” ospite, sia confacente all’accaduto ( citate l’IMPARZIALITA’)?
4) How can you guarantee the thruth, the genuineness, the originalità and the origin of the review?
4) come fate a garantire la verità , la genuinità, l’originalità e la provenienza della recensione ?
5) What consist in your checks ( a detailed description it’s requested ) and on how many reviews of the ones you boast to have published, have been checked?
5) In cosa consistono i controlli che effettuate ( si richiede una
dettagliata descrizione ) e su quante recensioni, di quelle che dichiarate
essere pubblicate, sono stati effettuati?
6) The Italian law “ Dgls 196/2003 “ has been shaped according to European law to protect privacy.
Why you publish details like the name of the resort/hotel/B&B, address, pictures, names of the personnels for commercial porpouse, without receiving the consent to do this?
6) Riferimento al Dlgs 196/2003 costruito sulle fondamenta della legge europea che tutela la privacy: su quale principio mostrate i dati della struttura come nome, indirizzo, foto e dettagli e nomi del personale con un evidente scopo commerciale quando NON HAVETE MAI RICEVUTO UNA LIBERATORIA SCRITTA a tale scopo?!
7) Why the Italian interface and the other local european interfaces don’t publish an address of the real offices, telephone and fax numbers, and the person in charge of managing the sensitive details accordino to the privacy law?
7) L’interfaccia Italiana http://www.tripadvisor.it e le rispettive estere, non rendono pubblica la sede legale, amministrativa, i recapiti telefonici e il nominativo del responsabile della gestione dei dati sensibili: perchè?
8) If an holiday property manager and /or owner would like to protect and defend it from published libels, would you be able to provide the writer details?
8) Se un gestore o proprietario volesse proteggersi dalle diffamazioni che pubblicate , sareste in grado di fornire i dettagli di colui che ha scritto la diffamazione?
9) If you are able to publish reviews following a real holiday, would you be able to provide all details of the booking ( travel agent or travel web-site or portal)?
9) Se foste in grado di pubblicare recensioni a seguito di una reale vacanza, sareste anche in grado di fornire i dettagli della prenotazione ( agente di viaggio o sito di vacanze o portale di prenotazione )?
10) How many of the published reviews are true and incontrovertibly linked to a real holiday stay and linked to indetifiable and inique user?
10) Quante delle recensioni che pubblicate sono vere e facenti capo a soggiorni reali e riconducibili ad utenti unici ed identificabili ?
11) Why you publish “ Get the Truth. Then go”, which dress the contets as thruth, when you are not able to certify the source and the thruthfulness of what it’s written in the reviews?
11) Perché pubblicate lo slogan “Get the Truth then go” ( “Ottieni la Verità e poi parti” ) che offre il contenuto del sito come veritiero, quando non potete certificare la fonte e la veridicità di ciò che è asserito nelle recensioni?
Sunny greetings
Alla Dolce Vita
10 Maggio 2010 alle 13:36 #19166margheAmministratore del forumCaro Alladolcevita,
Bookingblog è e sempre sarà una piattaforma aperta che si coccupa di fenomeni del settore travel, nel bene e nel male, e dunque anche di tutti i siti di recensioni turistiche, compreso TripAdvisor.
Essendo poi TripAdvisor il sito più influente in questo campo, ci riteniamo liberi, ogni qual volta venga rilasciato un nuovo servizio che possa andare ad impattare sull’ospitalità, di parlarne con serenità ai nostri lettori per tenerli sempre informati.
Abbiamo più volte comunque chiarito anche in altri articoli la nostra posizione: TripAdvisor, come gli altri siti di recensioni, fa molto bene al settore travel, poichè permette anche al cliente di esprimere un’opinione, come permette all’albergatore di conoscerla ed agire di conseguenza. Detto questo è indubbio che TripAdvisor abbia dei punti oscuri e presenti delle mancanze relative all’affidabiità, la trasparenza e la privacy, che dovrebbero essere affrontate con maggior decisione.
Quanto all’intervista, vorremmo dare ai rappresentanti di TripAdvisor la possibilità di parlare liberamente come diamo la possibilità a lei di esprimere senza remore la sua opinione sul suddetto sito.
A presto,
margherita
10 Maggio 2010 alle 17:06 #19167Riccardo CoccoPartecipante@LaDolceVita:
Ariecchimequà!
Scusa ma non condivido il tuo punto nei confronti della Redazione, e sono ben conscio del fatto che non necessitano assolutamente di nessun tipo di avvocato difensore, ma mi fa piacere condividere con te quanto personalmente sperimentato con la Redazione, e, nello specifico, con Sfarinel.
Al mio sottolineare che il “lancio” di un articolo, guarda caso sempre con tema TA, Sfarinel ha risposto:
“Commento di sfarinel — 20 Aprile 2010, alle ore 18:28
@Riccardo Cocco
purtroppo è così, dall’intervista non emerge niente di nuovo. Sembra proprioche ancora si ostinino ad essere sordi alle lecite richieste di trasparenza da parte degli albergatori.
Per quanto riguarda il lancio dell’articolo, accolgo la segnalazione e provvedo a correggere l’attacco.”
Fermo restando che Booking Blog sia un organo di diffusione di informazioni relative al turismo, con un accento su tematiche che li vede attori protagonisti nel ventaglio delle offerte di soluzione, non li si può certamente accusare di non essere super partes. Il loro lavoro è quello di mantenerci informati nel modo più trasparente possibile cercando di rendere il nostro “quotidiano” più informato possibile. E’ quindi loro obbligo dar voce a tutti, nel limite del rispetto delle altrui libertà, e sono certo che converrai con me che questo obbligo lo stanno portando avanti nel modo più semplice ed efficace possibile.
Per chi non ne fosse a conoscenza, mi premuro di anticipare eventuali ipotetici pensieri: non lavoro per Booking Blog.
Buon lavoro e buone recensioni a tutti!
Riccardo Cocco
14 Maggio 2010 alle 07:17 #19174AllaDolceVitaMembroSalve Sig.ra Margherita,
grazie per il suo riscontro.
Apprezzo Bookingblog altrimenti non continuerei a scriverci.
Cosa che non condivido è il pensiero che lei esprime: “TripAdvisor, come gli altri siti di recensioni, fa molto bene al settore travel, poichè permette anche al cliente di esprimere un’opinione, come permette all’albergatore di conoscerla ed agire di conseguenza.”
Tripadvisor NON GARANTISCE il contenuto che pubblica, CONSENTE FALSITA’, NON risponde ai QUESITI che gli albergatori pongono, e l’unico azione concessa all’albergatore è di poter rispondere sulla loro piattaforma (ABUSIVA ed ILLGGITTIMA ) secondo delle linee editoriali che sostanziano la CENSUARA.
…ora le chiedo: in che cosa “fa molto bene al settore travel”?
Godere della stima della comunità e meritare di essere ascoltati senza pregiudizi, implica la trasparenza e la coerenza.
Se anche lei, blandamente e minimizzando il fenomeno, ammette: “è indubbio che TripAdvisor abbia dei punti oscuri e presenti delle mancanze relative all’affidabiità, la trasparenza e la privacy” ….e stiamo parlando di una fonte che offre INFORMAZIONE che genera delle scelte con risvolti finanziari, perché continuare a parlane come la panacea del settore turistico?
Cordialità
Alla Dolce Vita
14 Maggio 2010 alle 07:18 #19173AllaDolceVitaMembroSalve Sig. Cocco,
in linea generale concordo con lei e ribadisco la stima nei confronti di bookingblog, ma proprio non riesco a capire perché nel settore si continui a considerare Tripadvisor un attore positivo.
Quale è il valore aggiunto che porta ? …e soprattutto a chi lo porta?
Cordialità
Alla Dolce Vita
14 Maggio 2010 alle 07:26 #19172AllaDolceVitaMembroSalve Sig. Alfonsodilieto,
la veemenza di cui lei scrive è solamente proporzionale alla spocchia menefreghista di chi gestisce Tripadvisor.
Un attacco, senza ragione si chiama violenza ingiustificata
.
Una serie di domande, rimaste senza risposte, generano altri quesiti e consentono l’analisi di un fenomeno commerciale assolutamente anticoncorrenziale e dannoso per il mercato… è il prodromo per una azione di contrasto giustificata, soprattutto di chi vuole difendere il buon nome della propria struttura e non esser obbligato a rimanere visibile su questa laida piattaforma di Tripadvisor..
Nessuno può, ad oggi, stimare la veridicità del contenuto pubblicato…
soprattutto un soggetto attivo e destinatario di un servizio IMPOSTO.
Se vi fosse trasparenza e VOLONTA’ nel creare valore aggiunto REALE per TUTTI e non solo per i soliti quattro furbetti, il sistema sarebbe aperto e trasparente e soprattutto NON IMPOSTO.
Le sue percentuali valgono quanto i numeri dati dai maghi per essere giocati al lotto!
Se proprio vuole citare un fonte che avvalora la tesi che il mercato sia sostanziato dalle conversazioni e non da “manifesti autoreferenziali”, si chieda perché Tripadvisor continua ad avallare l’anonimato!
…un indizio: chi non ha nome, non è riconoscibile e chi no è riconoscibile può scrivere di tutto nel bene e nel male , ma soprattutto può essere…uno, nessuno e centomila!
Oltre a cagionare danni a chi nel sistema proprio non vuole esserci per non diventare “autore creativo delle recensioni zampillanti da un indirizzo IP dinamico” , sta INGANNANDO e FUORVIANDO proprio chi dovrebbe giovarsi di questa informazione: IL VIAGGIATORE!
Cordialità
Alla Dolce Vita
14 Maggio 2010 alle 09:03 #19175Riccardo CoccoPartecipante@ Tutti:
Ormai è indubbio, AllaDolceVita ce l’ha con tutti! 😉
Carissimo, sto cercando di abbassare i toni. Purtroppo, e ribadisco purtroppo, occorre stare calmi ed attendere i risultati delle azioni della COMITAS, e ti assicuro che sono molto ansioso di vedere come va a finire: nella speranza che l’omertà e il glissare le domande dirette giunga una volta per tutte al termine.
Pur condividendo in linea generale i tuoi punti di vista, mi permetto di segnalarti che penso che TA sia alla fine della fiera uno strumento utile.
In che senso?
TA così come tutti i sistemi di recensione sono di grande utilità (concettualmente) al viaggiatore che altrimenti, così come accadeva nel passato, si beccava una miriade di fregature. Ricordiamoci i bellissimi villaggi vacanze con fotografie da far invidia a Las Vegas e poi all’arrivo ci si trovava di fronte a delle topaie di infimo ordine.
Ebbene, dov’è l’utilità di questi organi? Hanno innescato un meccanismo a mio modo di vedere epocale, ovvero hanno permesso al “mondo” di dire la sua su questo o su quello. E ormai i famosi “truffaldini” hanno enormi difficoltà a nascondere le loro magagne, e sappiamo che ce ne sono moltissimi.
E’ altresì ovvio che strumenti del genere si sono trasformati e si sono ingigantiti in maniera incontrollata, e sono certo che sotto alcuni aspetti sono fuggiti dal controllo anche ai loro gestori. Quindi la lotta a mio avviso non deve concentrarsi sull’oscurare tali strumenti ma nel migliorarli. Non so perchè, non ho dati di fatto ne tantomeno indicazioni tangibili, ma mi viene da pensare: non è che TA sia cosciente al 100% dei vari problemi generati e ci sta lavorando per migliorare il servizio e il sistema per poi far uscire dal cilindro il loro nuovo “Frankenstein” che “tutto d’un tratto” accondiscende alle richieste degli albergatori e alle necessità dei viaggiatori?
Prova a tornare indietro di qualche anno: Napster.
E’ nato come uno strumento semplice per facilitare il trasferimento delle informazioni da un luogo all’altro. Poi cosa è accaduto, l’utente (meglio conosciuto come “Homo Truffaldinus Moderno”) ha utilizzato lo strumento per scopi diversi dalle motivazioni che hanno generato la sua creazione. Successivamente il famosissimo “Homo Juridicus” ha dettato i principi di utilizzazione del sistema stesso. Aspettiamo e vediamo come si svilupperanno gli eventi.
Buon lavoro e buone recensioni a tutti!
Riccardo Cocco
14 Maggio 2010 alle 09:57 #19176margheAmministratore del forumCaro Alladolcevita,
mi dispiace se sono stata fraintesa, ma non credo assolutamente che i limiti di Tripadvisor siano da minimalizzare… anzi, soprattutto il discorso della privacy degli utenti a discapito degli albergatori mi sembra davvero molto grave, e sicuramente prima o poi si arriverà ad un punto di rottura per cui l’azienda sarà costretta ad affrontare l’argomento.
Anche altri Paesi, come la Francia, si sono mossi contro TripAdvisor, quindi non credo potranno ancora per molto mettere la testa sotto la sabbia.
Quanto all’utilità per il settore Travel, sono d’accordo con Cocco, “fa bene”, come fanno bene tutti i siti di recensioni turistiche, perché ha messo in moto un meccanismo che giova agli utenti e che nella maggior parte dei casi premia gli albergatori.
Tutti i nostri clienti che lavorano bene, ottengono recensioni sempre molto buone, e se a volte ce ne sono di meno buone sono la minoranza e questo non pregiudica a lungo termine la loro brand reputation. Sono inoltre capaci di rispondere in modo da rettificare o riparare al danno d’immagine.
E riguardo agli albergatori, molti dovrebbero guardarsi dall’auto elogiarsi con recensioni false che loro stessi pubblicano, perchè purtroppo ce ne sono davvero tanti che lo fanno… ricorda l’intervista a Zoover (http://www.bookingblog.com/intervista-a-zoover-le-recensioni-false-molte-sono-scritte-da-albergatori/)?
Come si dice: non si può “predicare bene e razzolare male”…
14 Maggio 2010 alle 10:23 #19177Duccio InnocentiBloccatosiamo alle solite… TA è solo la punta dell iceberg
ci sono migliaia di siti che parlano di recensioni hotel che nemmeno conosciamo e che ignoriamo
secondo me è impossibile controllare e pretendere che quanto scritto nel web sia sempre coerente e certificato; sarò ripetitivo ma l’unica garanzia è non mettere in condizione i clienti di fare denni sulla reputazione.
Concordo invece sul fatto che una maggior chiarezza sui criteri che determinano il posizionamento su TA sarebbe gradita ma se per questo lo sarebbe anche per i motori di ricerca e i portali di prenotazione OTA.
17 Maggio 2010 alle 13:20 #19186AllaDolceVitaMembroPer il Sig. Alfonsodilieto: ma secondo lei il “bel pò di persone” che usano Tripadvisor, se conoscessero TUTTI i punti “oscuri” e la facilità di violabilità del sistema , continuerebbero a ritenerlo AFFIDABILE e di conseguenza ad utilizzarlo?
Che le recensioni siano un valore aggiunto, che aumentino la trasparenza del mercato, e soprattutto che premino i migliori, è un fatto inconfutabile SOLO SE, il sistema atto a raccoglierle, è AFFIDABILE e NON MANIPOLABILE….altrimenti che utilità avrebbe l’informazione per l’utente?
Ma lei cosa se ne farebbe di informazione manipolata e non affidabile?
….lei ce l’ha proprio la passione per stime infondate!
Come fa a scrivere in riguardo alla recensioni FALSE : “alla fin fine una struttura possa farlo 1-2-10 volte”….e chi glielo impedirebbe a farlo ogni volta che vuole , o meglio, ogni volta che ne riceve una negativa o ogni volta che si vede superato da un concorrente a scriversi, una bella serie di recensioni positive….il famoso “algoritmo scova fantasmi “ di Tripadvisor?!?…ma per favore!!!!
Io rispondo a queste sue personalissime ipotesi inconsistenti con una valutazione che invece potrà , vista la sua esperienza, constatare senza alcun problema: prenda una qualsiasi struttura con una recensione molto negativa e conti in SERIE, quante recensioni POSITIVE , IN BREVE tempo, ha ricevuto, fino a far “scivolare” alla seconda pagina la recensione negativa, tra l’altro “annacquando” la negatività assoluta….
Forse ha ragione lei ….l’unica via è ingegnarsi “eticamente” e “lealmente” …praticamente come fanno TUTTI!
…ma sa cosa, di piegarmi a questa “lealtà “ imposta e a questa “etica” da baraccone circense , proprio non mi va!
Cordialità
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