Hotel Parity Rate: perché è un miracolo riuscire a mantenerla?

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  • #24258

    Mantenere la parità tariffaria assoluta di questi tempi è un’impresa titanica. Non perché voi albergatori non vi sforziate di farlo, anzi. Tranne qual
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    #24273
    windy kaouki
    Partecipante

    Qualcuno dovrebbe cominciare a spiegarmi che senso ha pagare delle commissioni cosi’ elevate (17% qui in Marocco, prima si pagava addirittura il 20%) a booking.com o altri per essere inseriti in quello che ormai definisco, a tutti gli effetti, un elenco telefonico, un bel “SIAMO TUTTI QUI”.La cosa si fa ancora più triste per noi albergatori AUTORIZZATI quando veniamo a scoprire che booking.com e affiliati (circa 5000) “partnerizzano” con strutture non autorizzate.Tanto per fare un esempio nella mia zona (Essaouira ,Marocco) ci sono almeno il 50% di strutture non autorizzate che lavorano con booking.com, ma vi rendete conto? Quindi non solo non promuovono “realmente” la tua struttura (se promuovi tutti , non promuovi nessuno), ma addirittura ti ritrovi a doverti mettere in concorrenza con chi non è in regola, con ovvi problemi di penalizzazione del tuo rapporto qualità-prezzo!!
    E veniamo ora al lato comico della faccenda e cioè come booking.com utilizza questa massa enorme di liquidità che gli albergatori(ma indirettamente anche i clieti) gli devolvono.
    Ma ovvio , la utilizza per pagare i milioni di payxclick(utilizzati scientificamente e qui ci sarebbe da aprire una grossa parentesi), e “supportare” i suoi 5000 affiliati-scagnozzi per farti “sparire” dalla prima pagina di google.
    Verificate pure e provate a fare la ricerca google con le parole chiave “hotel+qualsiasi località”, i risultati saranno praticamente sempre gli stessi: booking.com in testa(con il payXclick) seguito da una pletora di siti più o mmeno collegati e nessun (o quasi) proprietario presente con il proprio sito.
    La parity rate ben spiegata dall’articolo qui sopra rappresenta invece la parte masochista di tutta questa situazione paradossale.
    Come venirne fuori?Per me c’è solo 1 modo (quelli indicati dall’articolo, con tutto il rispetto, sono palliativi un pò paranoici), ma presuppone molto spirito di collaborazione e partecipazione tra gli albergatori: creare (come ai bei tempi) un sito unico della zona(provvisto ovviamente di prenotazione in linea) dove far confluire tutte le strutture AUTORIZZATE e dare il benservito a TUTTE le OTA, giusto per far capire che se loro guadagnano è perchè ci siamo noi e non viceversa come invece molti albergatori masochisti credono!!L’unica alternativa per le OTA(booking.com in testa) sarebbe quella di accettare una consistente riduzione delle commissioni(che a queste condizioni assomigliano più a delle tangenti), ma non possono farlo perchè gran parte dei loro guadagni sono spesi proprio, come detto sopra, per avere il massimo di piazzamento su google (a spese nostre , in entrambi i sensi, e del cliente finale).Fatevene una ragione.NOBOOKINGCOMnection.

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