Sarà uno dei temi caldi affrontati nei prossimi giorni al BTO di Firenze: “Motori di ricerca e viaggi: fine della ricerca imparziale?”: in molti temono infatti che con l’acquisto da parte di Google di ITA software, lo strapotere di Big G sul web andrà ad investire uno settori più in crescita e più redditizio del mondo on-line, il Turismo, limitando così la trasparenza, la possibilità di scelta per gli utenti e l’innovazione del travel 2.0.
“Acquistando ITA – dichiara Terry Jones, fondatore di Travelocity – Google potrebbe velocemente andare ad imporre la propria influenza sul travel online, un segmento che copre il 48% dell’intera spesa statunitense on-line secondo l’International Data Corp., azienda di ricerca ed analisi di mercato. Si tratta di una fetta molto più grande dei settori libri, musica, computer ed elettronica messi insieme”.