Re: Dove sono i “Qualified Revenue Manager”?
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Carissimo Franco,
per prima cosa desidero augurarti uno splendido 2011 pieno di soddisfazioni e di successi!
Per seconda cosa sono stato molto contento di conoscerti finalmente di persona.
Ora vengo al tuo messaggio.
Lungi da me l’erigermi a ricercatore e lungi da me il volermi mettere su di un piedistallo dorato pieno di esperienze ad ampio spettro.
Come accennavo prima mi ha fatto molto piacere conoscerti di persona e devo dire che quanto hai appena scritto non risponde appieno a quanto hai invece divulgato durante il tuo intervento al WHR nella sessione plenaria.
Non mi sembra di aver assistito a case histories dimostrate, bensì ho assistito ad un monologo sulle tue teorie.
Ovviamente non mi sono permesso di intervervenire e contrastare alcuni tuoi punti di vista, se hai letto l’Arte della Guerra ne comprenderai certamente il motivo: il campo non era a mio favore ne tantomeno alla pari pertanto la disfatta di fronte al tuo pubblico sarebbe stata inevitabile.
Sono quindi molto felice che tu abbia trovato il tempo, tra le diverse attività che ti vedono coinvolto, di scrivere su booking blog.
Sono altresì felice che quanto recepito da un tuo adepto (Stefano 😉 ) che asseriva tu fossi un fautore della creazione della domanda attraverso l’abbassamento delle tariffe, sia stato rivisitato e riposizionato su di un “intercettare la domanda”.
Se mi permetti, quello che non mi vede assolutamente concorde con la maggior parte di chi riconduce il Revenue Management ad un mero cambio tariffario è proprio questo. Il Revenue Management è una complessa attività di studio previsionale basato sullo storico cercando di limitare al minimo le deviazioni di risultato rispetto al previsto.
Franco, non mi sogno neanche lontanamente di provare ad attaccare la tua fortissima posizione di ricercatore del Revenue Management, e sono certo che ne sarai molto contento…..altrimenti chi criticherebbe le tue teorie??
Farebbe molto piacere anche a me ricevere i tuoi lavori dove si vedono dei miglioramenti di RevPAR (se non ricordo male non si pagano gli stipendi con l’occupazione o con la tariffa media…) attraverso l’abbassamento tariffario e soprattutto mi piacerebbe conoscere le ripercussioni che tale tipo di attività hanno riscontrato nelle settimane, nei mesi e negli anni a venire nelle strutture dove attraverso l’abbassamento drammatico della tariffa si è giunti al 100% di occupazione.
A mio modestissimo modo di vedere le attività che ruotano intorno al Revenue Management non possono in nessun modo prescindere dal motivo principale dell’attività alberghiera: l’ospitalità.
Per ospitalità intendo anche il “non-fregare-oggi-il-cliente” con una tariffa bassa e domani bastonarlo con una tariffa alta. Ospitalità è anche far tornare il cliente nel nostro albergo e farlo ritornare e farlo ritornare e farlo ritornare.
Ecco uno dei motivi per cui sono contrario ad un Revenue Management remoto ma sono un forte sostenitore di un Revenue Management che faccia gli interesse dell’albergo e che consenta al cliente di non sentirsi “fregato”.
Buon lavoro e buona ricerca a tutti!
Riccardo Cocco