Re: Face-to-face con Neil Salerno: perché passare dal “Revenue” al “Profit Management”
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Gentile Margherita,
grazie per il suo riscontro.
Dare voce ai viaggiatori e consentire loro di esprimere giudizi ed opinioni è una buona idea.
Utilizzare internet per fare ciò, consente di offrire e fruire di una piattaforma accessibile a livello globale: una rivoluzione in termini di permeabilità delle informazioni!
E fino a qui, nulla questio!…anzi, un plauso di entusiasmo per uno strumento che sulla carta potrebbe aiutare a raggiungere un concetto più reale di democrazia.
Quello che è inaccettabile e che azzera tutti questi potenziali vantaggi è la politica di http://www.expedia.com su http://www.tripadvisor.it
L ‘ anonimato consente diffamazioni e creazione di informazioni non veritiere allo scopo di ingannare l’indice di popolarità di questo portale.
Se l’obiettivo fosse VERAMENTE, quello di offrire opinioni VERE e IMPARZIALI, Expedia, dovrebbe immediatamente ELIMINARE l’ANONIMATO.
In un colpo solo, consentirebbe di “quasi azzerare” le diffamazioni e “quasi evitare” le recensioni false positive di chi se le produce “in casa”.
http://www.tripadvisor.it essendo diventata una vera e propria piattaforma COMMERCIALE, NON può listare , senza averne il consenso, le strutture turistiche per sfruttarne i dati e la rinomanza a scopi commerciali.
…..ed il tutto sta avvenendo in completa illegittimità : NON RENDONO NOTA LA SEDE LEGALE!
Chi si nasconde, merita considerazione? Merita approvazione? Merita approvazione?
Quando Expedia inizierà a lavorare in trasparenza, si potrà parlare di vera rivoluzione sull’informazione.
Fino a che continuerà con la sua politica sporca, rimarrà un dei tanti esempi di manipolazione dell’informazioni a scopi commerciali.
….secondo lei, se i veri viaggiatori , conoscessero questi meccanismi perversi, continuerebbero a scrivere le loro opinioni su http://www.tripadvisor.it ?
Cordiali saluti
Alla Dolce Vita