Re: Ospitalità Autentica: il primo proposito 2010 per avere un hotel di successo anche on-line
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MIO DIO!!!
Signori, siamo proprio i peggio!!!
La gentile Margherita ci ha proposto un tema basilare della nostra attività e che cosa facciamo?
Portiamo nuovamente il discorso su internet, sui costi di connessione, quanto siamo fighi se abbiamo il wi-fi gratuito?
Ma dico siamo matti?
La gentile Margherita ci da l’occasione di disquisire su di un tema (a me molto caro) che è reale e non virtuale. Parliamo di esseri umani!!
Quindi: MOZIONE D’ORDINE!!!!
Riporto il discorso alla sua genuina fase iniziale.
Il servizio nei nostri Hotel fa….ca.BIIIIIIP.are!!!!
Ragazzi almeno tra di noi non ci trinceriamo dietro false ipocrisie: “per il cliente un mio collega si è buttato dalle scale mentre la moglie stava per inciampare nel filo di perle di 12 metri che si erano incastrate nel tacco da 20 cm e quindi con un salto mortale carpiato con avvitamento doppio loop in avanti apertura ad angelo e caduta modello Yuri Chechi ha dato il braccio alla Signora poco prima che cadesse.”
Alcuni di voi certamente ricorderanno (soprattutto i vecchietti come me: i ragazzi del ’70), che esisteva una figura negli Hotel, soprattutto quelli di un certo livello che si chiamava “Concierge”, ovvero la figura di riferimento per il bello ed il cattivo tempo di ogni cliente (all’epoca non si buttavano i soldi dallo psicologo: c’era il “Concierge”). Pensate, addirittura alcuni decenni or sono il “Concierge” era considerato, da parte dei clienti, più importante del Direttore.
Alcuni di questi hanno fatto storia:
Il “Concierge” dell’Hotel d’Inghilterra di Roma, quello dell’Hotel Excelsior di Via Veneto, ed anche quello del Regina Baglioni sempre in Via Veneto, ma come scordarci poi del “Concierge” del Grand Hotel di Roma…..come? non conoscete quest’albergo? Ah, si a voi giovinotti vi hanno detto che si chiama St. Regis (ma si chiama e si chiamerà sempre Grand Hotel……..).
Chi si ricorda della mitica CIGA? alcuni la associano a Starwood (parzialmente vero almeno nell’utilizzo di alcuni marchi), la CIGA o universalmente conosciuta come Compagnia Italiana Grandi Alberghi è stata il fiore all’occhiello dell’ospitalità italiana nel mondo. Tutto il mondo ha elogiato il servizio ricevuto presso le strutture CIGA, da Roma a Venezia, da Firenze alla Costa Smeralda (eppure non mi ricordo che esistesse l’amico Trip Advisor, all’epoca la “trip” a Roma si mangiava con i fagioli….). Il know-how di questi maestri di ospitalità è stato copiato da tutte le migliori strutture del mondo, l’Italia ancora una volta ha insegnato.
Oggi cosa è accaduto?
Dove sono finiti i fasti e gli onori dell’ospitalità italiana?
Morti e seppelliti!!
Negli ultimi anni, specialmente in grandi e conosciute destinazioni come per esempio la mia città: Roma, c’è stato un enorme investimento nel settore ricettivo, alberghi che nascevano come funghi, imprenditori di altri settori merceologici che desideravano diversificare gli investimenti e si improvvisavano albergatori, stilisti ora hôtelier, industriali ora ristoratori, un gran bordello! Ops, si può dire bordello sul blog o mi cacciate come Massimo il pit bull del Grande Fratello?
Ebbene, come tutti gli esempi di nascite non controllate, l’aumento demografico delle strutture ricettive non ha portato benefici al settore, ma anzi lo ha affossato. Perché?
Lavorare in albergo a mio avviso non è una professione, è una missione.
Non si può decidere di lavorare in albergo se non lo si ha nel DNA. E’ un po’ come una chiamata. Non puoi andare a lavorare in albergo solo perché DEVI lavorare. Ecco quindi che essendo decuplicata la domanda di manodopera moltissimi si sono “inventati” receptionist, concierge, facchini, cameriere, etc. etc.
Ecco dove nasce l’esigenza di una riqualificazione totale del settore. Personalmente mi si accappona la pelle quando ricevo alcuni curriculum da parte di candidati e specialmente dai neo-laureati:
Sembra assurdo ma pare come se vi fosse un Testo Unico comune che insegna ai curricula come scrivere e cosa scrivere sul proprio curriculum in modo completamente errato.
Se sei neo-laureato, avrai certamente acquisito nozioni teoriche in base al tuo percorso universitario, quindi la vita reale nel mondo del lavoro ancora non hai avuto modo di conoscerla (bada bene non è colpa tua ma del sistema scolastico che non prepara assolutamente alla vita lavorativa), però tu che fai? Invece di dire: ok, fino ad oggi ho studiato i libri che mi hanno dato le nozioni, vediamo dal vivo come e cosa si deve fare = fammi imparare.
No, tu non fai questo, solo ma inserisci nel curriculum:
Esperienze lavorative:
ho consegnato depliant dell’ipermercato per 6 mesi e mi sono pagato una vacanza a Ibiza dove ho finito i soldi e mi sono riciclato all’interno di un villaggio turistico per tirare su qualche soldino,
al mio rientro in città mi sono laureato.
Posizione desiderata all’interno dell’albergo:
a) Direttore Marketing (che non sai nemmeno di che stai parlando)
oppure se la posizione è già presa:
b) Direttore Commerciale.
Stipendio iniziale atteso: 4.000 Euro netti al mese per 14 mensilità, macchina aziendale ed il cellulare.
Se ti trovi a 50 Km da casa richiedi pure la foresteria come minimo ma punti alla villa con piscina con tanto di Colf.
Sembra un’esagerazione vero? La villa con piscina e la colf, me la sono inventata ma tutto il resto l’ho trovato scritto in decine e decine di curriculum che ogni giorno mi vengono proposti.
Quindi, per concludere: oggi abbiamo una grande opportunità, possiamo ripartire da zero! Iniziamo domattina con un bel sorriso verso il primo delle decine di clienti che incontreremo, riportiamo l’ospitalità italiani ai fasti di un tempo.
Buon lavoro e buona ospitalità a tutti!!!!!!
Riccardo Cocco