Re: Rate Parity: 1 motivo per rispettarla – 10 modi per infrangerla
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Buonasera,
seguo questo blog da molto tempo pur non avendone mai preso parte ma mi sta molto a cuore questa discussione aperta tra ilgrandeleo e dott stefano tiribocchi.
Innanzitutto vorrei che si precisasse una cosa molto importante:
il sondaggio in questione non si riferisce ai soli albergatori ma a tutti i frequentatori di questo blog che hanno a che fare, a volte molto lontanamente, con il turismo. La QNT lo saprà meglio di me che, oltre ad albergatori ed esperti del settore, ci sono anche studenti prossimi alla laurea che mai hanno messo piede in un’azienda, titolari di aziende che si occupano di tour organizzati o addirittura chi vende vino.
Che il 31% degli albergatori sia contento di rispettare la parity rate sul proprio sito rispetto alle OTA la vedo molto difficile.
Prendete la città di Roma e visitate i siti ufficiali di tutti gli hotel di Booking. Io mi sono fermato alla prima pagina vista per preferiti e ne ho trovati solo 5 allo stesso prezzo sul sito.
Poi vorrei fare una sostanziale differenza fra chi si “occupa” di albergazione e chi “fa” albergazione. mi spiego meglio:
Il compito del dott. Tiribocchi, che si occupa di albergazione, quale revenue manager è di riuscire portare prenotazioni alle strutture con le quali collabora attraverso i mezzi che ritiene più opportuni. Quando la struttura riceve quelle 30-50 prenotazioni al giorno il suo compito è ben svolto e concluso. L’analisi dei costi può riguardarlo ma lontanamente.
Io credo che alle aziende possa far comodo risparmiare il 50% sulle prenotazioni booking portando la commissione dal 20 al 10 per cento, considerando che si parla di migliaia di euro
Si occupa di albergazione anche la QNT. Porta visitatori alle aziende che a lei si affidano svolgendo ricerche di mercato e cercando le soluzioni migliori e molto altro. Ma il suo compito finisce già quando il cliente visita il sito e prenota. Poi spetta all’hotel tutto il resto
Il grandeleo invece (correggimi se sbaglio) “fa” albergazione a 360 gradi poichè deve svolgere si quelle mansioni che svolge il dott. Tiribocchi, ma a fine anno deve anche far quadrare un bilancio ed è sempre sul posto, in azienda, a contatto con il cliente, con le agenzie, con i fornitori, con il personale.
Il mercato però è stanco e sta per cambiare.
Dove le associazioni di categoria contano, qualcosa si sta già muovendo e sono sicuro che il dott. Tiribocchi smettaerà di usare quel tono sarcastico e si allineerà alla massa come già fa ora poichè coloro che si affidano totalmente alle OTA si troveranno in difficoltà quando questo impero crollerà.