Re: BTO 2010 Live: Dopo il viaggio low cost il viaggio ‘no cost’?

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Per il Sig. Maxpietrangeli:

Visto che a lei è sufficiente “un pochino di buon senso” per smascherare le recensioni false, mi spiegherebbe in dettaglio come funziona?

…magari regaliamo ad Expedia-Tripadvisor la chiave per ripulire il calderone di “cose” pubblicate!

Lei scrive ancora: “io sono convinto che più recensioni ci sono, più la realtà alberghiera che si recensisce/legge è corrispondente alla realtà delle cose.”…ma questo potrebbe avvenire se le recensioni fossero scritte da VERI viaggiatori, che hanno portato a buon fine una VERA permanenza presso la struttura, altrimenti, se quello che legge è in gran parte frutto di una mistificazione, che “realtà” le si presenta agli occhi?

Le pongo questa domanda: ogni recensione negativa, da quante recensioni positive, in serie “breve” ( in termini temporali ), viene seguita?

Mi spiego meglio: quanto tempo ci mette in media una recensione negativa a passare in seconda pagina, “affossata” da una serie di belle recensioni positive?…e fra queste , quante sono rilasciate da utenti chiaramente identificati e dimostranti una reale prenotazione andata a buon fine?

Alla luce di queste due domande, quando afferma :” Più commenti ci sono e più è probabile che ci si riesca a fare un’idea che si avvicina alla realtà”, non le sembra di dare per scontato che le recensioni false siano una piccolissima parte di quelle pubblicate, quando in realtà, è opinabile pensare PROPRIO il CONTRARIO, visto che Expedia-Tripadvisor consente il perfetto ANONIMATO e la mancanza TOTALE di collegamento oggettivo fra recensione e prenotazione andata a buon fine ?

Uno spunto di riflessione per tutti: …avete visto che brutta situazione si è creata per i produttori di frutta e latte? Loro supportano tutte le fatiche della produzione e chi guadagna in maniera sprocedata sono i distributori…ci vuole equilibrio in tutte le cose ed un canale di distribuzione è utile e può divenire anche necessario, ma MAI indispensabile!

Sono allineato con quanto dice il Sig. Cocco ed aggiungo, che mentre con un editore VISIBILE e TRASPARENTE, c’è la possibilità di capire con quale filtro la notizia viene pubblicata, con Tripadvisor, questo non avviene, in quanto non ha una sede ufficiale in Italia e non si prende le responsabilità di ciò che pubblica, nascondendosi dietro la grossa bugia di pubblicare recensioni reali, imparziali e di veri viaggiatori!

Se fosse vero lo slogan che pubblicizzano sui siti tripadvisor stranieri, “Get the truth then go” = “ottieni la verità e POI parti” ( che ricordiamolo è la più grossa menzogna allo scopo di competere slealmente sul mercato!) , dovrebbero essere fieri di emergere legalmente ed ufficialmente, non pensate?

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