Re: Un piano di azione per contrastare la guerra dei prezzi e difendere la brand reputation dell’hotel
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Stefano io non sono d’accordo.
Vendere una camera a poco più del costo marginale vuol dire lavorare per nulla. Rischiare danni agli interni, rischiare guasti agli impianti per non guadagnare nulla. Non è la mia politica e non la farò mai.
Poi tutte le controindicazioni sono scritte nell’articolo e nei miei precedenti commenti.
Poi di solito il miglior modo di fallire è proprio questo, lavorare tanto con margini bassisimi.
Io se nessuno vuole venire alla tariffa minima che ho deciso (nulla a che vedere con il costo, ma guardo il valore) la lascio velontieri vuota. Tutti i soldi che ho speso per costruirla, tutti i soldi che mi costa mantenerla, non la vendo mica a 4 soldi per far vedere che ho gente e tenere alta l’occupazione. Magari anche a gente non abituata a andare in albergo o a viaggiare che creano solo problemi, per carità. Faccio fare i riposi e tutte le ferie. Non basta? licenzio. Ma mai abbassare sotto la soglia dello sputtanamento o sbracare come dite voi.
Ma stefano hai idea di quanto costi costruire una camera d’albergo? rispondimi per curiosità. E’ un dato che dovrebbe far riflettere molti.
In ogni caso il RM è efficace se si riesce a capire il comportamento d’acquisto della domanda. Non esistono formule matematiche valide, esiste solo la capacità del direttore. E cmq una norma sempre corretta è quella di non esagerare con la forchetta tariffaria. Dico sempre che il massimo dovrebbe essere il doppio del minimo.