OK la tariffa è giusta!

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  • #15064

    leggi l’articolo completo...Spesso ci troviamo a disquisire sulle modalità e sulla efficacia del Revenue Management, lo strumento che dovrebbe aiutarci a scegliere la tariffa giusta da dare ad una camera in un determinato giorno e per un determinato tipo di cliente. A prescindere dai pareri spesso discordanti sappiamo che il calcolo del prezzo non è un processo semplice, poiché vi concorrono tantissimi fattori noti come la distanza dalla data, l’occupazione, i prezzi della concorrenza, lo storico, ecc. e tantissime variabili non prevedibili come le condizioni atmosferiche, la congiuntura economica, il cambio della valuta per gli stranieri, ecc.

    Oggi però, con l’avvento e la consacrazione dei Social Network, si sono profilati nuovi parametri di scelta da tenere in conto per stabilire la tanto agognata “tariffa giusta”.

    #18763

    aggiungo primo la VISIBILITà allo stato puro,

    quanti contatti vengono generati sulla stuttura,

    no visitors no party.

    S.

    #18765
    Riccardo CoccoRiccardo Cocco
    Partecipante

    Tutto vero ciò che è stato descritto, ma ricordiamoci anche che le prenotazioni non arrivano solo tramite internet.

    La considerazione di Duccio “Qualita’ = Visibilita’” non è sempre vera.

    Mi spiego meglio: è vera fintanto che la qualita’ sia un fattore reale. Quando, invece, ci troviamo di fronte a qualita’ presunto il discorso cambia.

    Ricordiamo sempre, inoltre, che su 100 ospiti, 99 sono stati bene 1 è stato male. 1 scrive bene e un altro scrive male, e per i siti di reensione il male trionfa sul bene, quindi la tua qualita’ va a farsi benedire anche a discapito dei 99 che sono stati bene.

    E poi ancora, personalmente reputo errata la classificazione di tutte le strutture in un unico calderone, un hotel a 5 stelle a Via Veneto (Roma), che c’azzecca (come dice Di Pietro) con una pensione 2 stelle in periferia?

    Gli Anglosassoni dicono “apples with apples” invece così è “apples with bananas”…..E chissà dove finiscono queste ultime…..

    Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!

    Riccardo Cocco

    #18767

    @Riccardo

    concordo in tutto ma credo che nel Web 2.0 la verità sulla qualità sia praticamente ingovernabile nel bene e nel male…

    chi lavora bene avrà dei “commerciali” autorevoli a costo 0

    chi lavora male può scrivere tutti i commenti falsi che vuole ma non risolverà praticamente niente.

    #18768
    Riccardo CoccoRiccardo Cocco
    Partecipante

    @Duccio:

    Sai qual’è il problema principale a mio avviso?

    I professional complainers prolifereranno in modo esponenziale.

    Esempio:

    Un collega di Roma mi raccontava che è stato contattato da un presunto cliente che voleva soggiornare nella sua struttura per 4 notti ma aveva letto qualche recensione negativa su TA. Ebbene, questa faccia di bronzo chiede che a fronte di commenti negativi sulla struttura avrebbe voluto soggiornarci gratuitamente!! Ecco dove si andrà a finire!!

    Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!

    Riccardo Cocco

    #18771

    @RIccardo

    questa è davvero l’esasperazione del concetto… tentar non nuoce 🙂

    se parte questa moda ci sono buone speranze che chi ha commenti negativi faccia comunque un ottima occupazione… gratuita magari

    scherzi a parte, credo che non sia più possibile trascurare i clienti perchè una volta volev dire non essere citati nelle guide turistiche ma oggi si è assolutamente penalizzati

    #18774
    Riccardo CoccoRiccardo Cocco
    Partecipante

    @Duccio:

    Son d’accordo con te e sottoscrivo che non è possibile trascurare i clienti ed i clienti non sono solo internet.

    Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!

    Riccardo Cocco

    #18778

    il prezzo è una forte variabile di VISIBILITà, prezzo più basso maggiore visibilità, poichè molti utenti scremano proprio per prezzo.

    Se il sistema permette di avere visibilità aggiunta in altri modi (vedi overcommission di booking) si può alzare il prezzo mantenendo la visibilità e giocando con prezzo/overcommission massimizzare il ricavo netto.

    S.

    #18786

    @Stefano

    per quanto riguarda la mia esperienza, chi non ha buone recensioni a supporto della prenotazione non risolve praticamente niente con la overcommission.

    hai rilevato questo anche tu?

    #18802
    Riccardo CoccoRiccardo Cocco
    Partecipante

    @Duccio:

    Ritorniamo quindi al punto di partenza: chi ci dice che le recensioni siano sempre veritiere? Ammesso e non concesso che più recensioni positive tu hai più sali per contro potresti salire se dai maggiori commissioni, chi garantisce che non è la stessa OTA che scrive recensioni diciamo “non puramente veritiere” per diminuire la visibilità e poi il market manager ci dice che se vogliamo aumentare la visibilità potremmo farlo velocemente con un aumento delle commissioni?

    Signori, a mio avviso non vi è NESSUNA garanzia della veridicità delle recensioni. Non possiamo assistere immobili ad operatori che direttamente (booking.com) o di traverso (vedi Trip Advisor/Expeda) creano queste liste di recensioni, dovrebbe crearsi un garante superpartes (vedi per esempio deloitte oppure STR Global [che gestisce i dati hotel come terza parte superpartes] a gestire le recensioni.

    Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!

    Riccardo Cocco

    #18803

    @Duccio,

    concordo pienamente, il prodotto spinto agli occhi del cliente deve essere un buon prodotto,

    e chi ce lo dice? il cliente stesso, quindi si può anche ricevere 3000 accessi al giorno ma se le review sono cattive la struttura non converte, è vero, terribilmente vero, più òe review sono buone più converte.

    @Riccardo

    Escludo che le OTA possano fare questo gioco, ogni recensione si monitora dal sistema, e si riscontra con l’effettiva permanenza avvenuta del cliente in hotel?Le OTA non possono inventarsi le recensioni, a meno che di non usare il profilo dei clienti ma mi da di rischio troppo alto.

    le liste di recensioni secondo me non le creano gli operatori ma i clienti.

    S.

    #18806

    @Riccardo

    tutto può essere ma non credo che le OTA siano organizzate per questo anche perchè a loro interessa vendere a prescindere…

    … poi non credo che sarebbero disposte a pagare lo scotto di qualche utente che si vede cancellata o non pubblicata la sua recensione… ricordiamoci che potrebbe scriverlo altrove scatenando uno sputt…. enorme

    #18811
    Riccardo CoccoRiccardo Cocco
    Partecipante

    @Stefano & Duccio:

    Signori, spero vivamente che quanto detto corrisponda alla realtà ma converrete con me che dove ci sono i soldi arrivano gli squali. E in periodi di magra come gli ultimi mesi un po’ tutti ne hanno risentito e allora quale miglior momento e metodo?

    Partiamo dal presupposto che non ho nessun dato o informazione in mano per asserire che sia assolutamente così, ma il dubbio mi assale a non poco…….

    Stefano mi dici che le recensioni le creano i clienti e non gli operatori. Duccio mi sottolinei che i siti che permettono le recensioni non sono disposte a pagare lo scotto di un recensore che si vede cancellato o non pubblicato il suo testo, beh, io ho provato a scrivere per ben 2 volte delle recensioni su miei reali soggiorni, sono passati circa 8 mesi e la mia recensione non è ancora apparsa….caso strano non trovate? Eppure non parlavo ne bene ne male….

    Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!

    Riccardo Cocco

    #18819
    Anto4444
    Membro

    Nuovamente d’accordo con quanto affermato da Riccardo! doppietta Riccardo!!

    Capita che i commenti non siano pubblicati (sulle OTA non parlo di TA).. Non posso dire se non vengano pubblicati quelli belli o quelli brutti o se siano bachi nel soft, fatto sta che non è automantica e soprattutto trasparente la cosa..

    Ho sentito che ci sono albergatori che stanno andando per vie legali tra l’altro.

    NON SONO SANTI DAI..

    Santifichiamoli pure ma sono come tutti.. e se credete nella democrazia sul web da questi colossi.. beh.. ognuno pensi quello che gli pare!! IO NON CI CREDO!

    #18820

    @Riccardo

    una volta può essere un errore… due, no

    basito, ritiro quello che ho detto anche se resto dell’idea che la reputazione di un hotel sia garantita proprio dal web 2.0 quindi per chiunque pensi di piltarlo che sia un cliente, una ota, un albergatore… beh secondo è impossiobile.

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