Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter
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28 Giugno 2009 alle 15:31 #17644Anto4444Membro
1) Allora se sei in grado di affermare che la frase sia pertinente, saprai anche dirmi quanto
“alta era ” questa marginalità e motivare il “forse troppo alta”. Aspetto una risposta ovviamente.
No perchè per conto mio, questa è disinformazione allo stato puro. Poi, come sempre, sono pronto a smentite.
Però hai mai pensato di non essere un buon spaccato della realtà e che le tue esperienze siano del tutto eccezionali (tipo occupazione 99% e 200€ di adr)? hai mai pensato di lavorare in una delle città a maggior vocazione turistica del mondo? con i prezzi più alti d’Italia (forse dopo venezia)? non credi di essere in un posto geografico non confrontabile con il resto del paese?
2) Per il resto ti invito a non fare confusione tra margine di contribuzione e prezzo.
3) Per il resto preciso che la domanda non si puo creare dal nulla. La si puo spostare a proprio vantaggio, ma non la si puo creare. Almeno non solo con la semplice e banale leva del prezzo. Ci vuole ben altro per creare domanda turistica, in primis ci vogliono i mezzi che non sono nel bagaglio delle strutture ricettive. Servono le risorse primarie.
L’indagine che ha fatto il sig Crasso con queste poche informazioni che mi hai dato non puo essere giudicata. Mi lascia molto perplesso cmq. In ogni caso fare un’indagine attravero un panel di manager di hotel per chiedere se la domanda puo essere creata dal nulla è curioso e originale. Fino a quando non ci saranno informazioni dettagliate mi guardo bene nel criticare.
Prima bisogna sapere e poi criticare. Quindi se puoi spiegare i dettagli di questa indagine potrò dire la mia. Se no niente.
Ciao.
29 Giugno 2009 alle 13:06 #17645Duccio InnocentiBloccatoAnto4444,
i tuoi toni sono sempre pocco costruttivi e tipici di chi non sa che pesci prendere cercando nelle diversità di vedute altrui l’affermazione delle proprie idee.
Qui tutti cercano un sano confronto per migliorare le proprie performance mettendosi, se necessario, in discussione.
Tu contesti tutti a prescindere e questo non serve a nessuno.
Personalmente preferisco di gran lunga leggere i post di Tiribocchi che ha gli Hotel pieni piuttosto i tuoi visto che ancora non sappiamo nè chi sei nè cosa fai di preciso.
Buona giornata
29 Giugno 2009 alle 14:57 #17646Riccardo FracassiMembroBen vengano le idee contradditorie di Anto444 (che sono condivise da alcuni albergatori non partecipanti al Blog ed in parte anche dal sottoscritto), altrimenti questo forum non avrebbe ragione d’esistere.
Su questo argomento dei prezzi si sono spese pagine e pagine e dubito che scriverne ancora su linee teoriche possa portare a dei benefici per qualcuno. Ogni città, location, albergo atc. ha la sua storia che non è riconducibile a quella di altri.
29 Giugno 2009 alle 15:29 #17649Duccio InnocentiBloccatoNonostante la diffusione di iPhone e Smartphone in Italia non sia ancora paragonabile a quella verificatasi in USA o in altri Paesi Europei, l’Italia sembra già orientata a rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche legate al mobile. Lo dimostrano diverse applicazioni per iPhone e Smartphone rivolte al mercato turistico sviluppate in Italia, che stanno suscitando forte interesse in tutta la penisola.
Hotel e reviews visibili in tempo reale nelle nuove applicazioni iPhone per il turismo
29 Giugno 2009 alle 21:55 #17650Anto4444MembroHo fatto una semplice domanda:
1)quanto “alta era ” questa marginalità per motivare il “forse troppo alta” dell’anno scorso?
Poi un piccolo commento sui miei commenti tanto criticati è obbligatorio.
Mi accusi di:
1) Fare rissa
2) Non sapere che pesci pigliare
3) Nascondermi dietro un nick
Libero di pensarla come vuoi, non mi tange il tuo giudizio personale, mi piacerebbe avere un giudizio nel merito delle cose.
A me non interessa con chi sto scrivendo ma cosa sto scrivendo e cosa sto leggendo. Non insulto nessuno, dico solo le mie opinioni visto che questo lavoro mi sta a cuore e visto che da solo non posso cambiare il consensus che si è reato in questi ultimi anni. Cerco di far riflettere le persone, non ci ricavo nulla da questo.
Cmq stimo il prof Crasso e consiglio a tutti di leggere i suoi libri, consiglio a tutti di fare questi interessanti corsi di RM da voi sponsarizzati.
IL REVENUE, ANCOR PRIMA YIELD MANAGEMENT, E’ STATO INVENTATO DALLE COMPAGNIE AEREE, GIUSTO?
LE COMPAGNIE AEREE DOPO CIRCA 10 ANNI (abbondanti) DI QUESTE TEORIE SONO FALLITE QUASI TUTTE.
IL BELLO è CHE SONO FALLITE IN UN PERIODO MATURO IN CUI I COSTI DI AMMORTAMENTO DEGLI AEREI E GLI IMPIANTI ERANO ORMAI ACQUA PASSATA (basta guardare le flotte che hanno tipo 20 anni di media).
SE DOVESSIMO FARE UN BILANCIO, DI QUESTE TEORIE, IN QUESTI ANNI NEL COMPARTO AEREO COSA DIRESTE VOI??
LE COMPAGNIE GUADAGNANO DI PIù O DI MENO?? ma quancuno risponda!
Queste sono domande e riflessioni che vi pongo, non sono risse e non sono da ring. Dico le cose in modo che la gente le legga con attenzione e rifletta.
1 Luglio 2009 alle 08:09 #17654Michele AggiatoMembroScusate se risponde quale ultimo arrivato: le compagnie aeree NON sono fallite.
Negli ultimi 10 anni il numero di passeggeri è aumentato a doppie cifre, cosi come nuovi collegamenti, gli aeroporti, sopratutto regionali (in Italia!), grazie all’arrivo dei vettori low cost un paio d’anni fà. Proprio quest’ultime, a partire dalla Southwest Airlines, hanno applicato lo Yield Management in una maniera mai vista fino ad ora, costringendo le compagnie aeree di linea a fare altrettanto. Quindi se non ci fosse stato lo yield management oggi non avremo più compagnie aeree. Magari oggi non ci pensiamo più perché volare sul medio-raggio a € 1 più tasse ci sembra normale. Ma una volta i biglietto sul medio-raggio costavano molto, ma molto più (p.e. Roma – Parigi € 250,00 + tasse, oggi con Easyjet lo trovi anche a partire € 10 + tasse). Il comparto aeree soffre le fluttuazioni del prezzo del petrolio, l’unico elemento che neanche Ryanair può risolvere e del quale dipendono tutte.
Per quello che riguarda i prezzi in Italia confrontato su livello internazionale, purtroppo è cosi come scrive Tiribocchi, e scusate: non è una questione di opinioni ma di fatti.
Fatto è che l’Italia non è più tra i primi paesi di incoming
Fatto è che continuiamo a perdere turisti verso destinazioni come Turchia, Grecia, Marocco ecc.
Fatto è che il rapporto qualità-prezzo è considerato uno dei peggiori in Italia
Cifre ecc. trovate sul sito del Summit Turismo che si è svolto 4 settimane fa ca. ad Ascoli Piceno.
Quindi dire che le compagnie aeree sono fallite quasi tutto per colpa di “queste teorie” è sbagliato.
1 Luglio 2009 alle 09:20 #17655Duccio InnocentiBloccatoMichele Grazie !
hai anticipato la mia risposta in maniera più esaustiva, completa ed argomentata.
Come sempre…
1 Luglio 2009 alle 10:41 #17656caterinaMembroSalve,
solo oggi ho potuto leggere la discussione, ma vorrei comunque dire che sono pienamente d’accordo col sig. Aggiato e anzi, direi che il suo ragionamento avvalora il fatto che l’abbassamento dei prezzi davvero favorisce l’aumento della domanda!
Penso a quanto oggi volo e viaggio di più , proprio perchè i costi di viaggio sono più accessibili. Penso a quanto oggi non sia più in grado, come molti altri miei amici, di prendere in affitto una casa per due mesi in Versilia di luglio e di agosto come facevo dieci anni fa, perchè ormai i costi sono proibitivi. Penso anche a quante case rimangono vuote in Versilia di luglio ed agosto perchè nessuno le affitta e i proprietari non accennnano a voler abbassare i prezzi.
Ne parlavo proprio qualche giorno fa con un gruppo di amici con cui passavo l’estate: se i prezzi venissero abbassati torneremmo tutti in Versilia invece di andare in Puglia, dove la vita e gli alberghi costano molto meno!
1 Luglio 2009 alle 11:03 #17657dott_stefano_tiribocchiPartecipantePremetto che leggo sempre con attenzione i post di Anto4444, proprio perchè spesso la pensiamo diversamente e questo stimola punti di vista differenti, comunque una delle risposte alle domande poste è questa (emersa dal corso RM),
ma secondo VOI un albergatore in ITALIA prima di aprire un hotel in una qualsiasi location, la fa una ANALISI DI MERCATO E un BUSINESS PLAN??
si chiede se è OPPORTUNO E REDDITIZIO per il sistema turistico locale aprire un hotel di n camere proprio lì?
IN ITALIA LO FANNO IN POCHI e lo dimostra il sorgere continuo di strutture turistiche che poi SONO VUOTE e che ROVINANO il mercato.
Alcuni portali intelligenti hanno BLOCCATO LE ADESIONI e sapete perchè? perchè la torta si spartisce e al di là della creazione della domanda che si può fare, la scelta delle clientela aumenta, la competittività aumento, il Break eaven point si allontana sempre più e il punto di rialzo tariffario si allontana, perchè ci sono tanti, troppi compagni di merende che gettano camere sul mercato.
ma a parte combattere con tutti gli strumenti marketing e qualità di oggi che dovemo fa?
S.
1 Luglio 2009 alle 12:43 #17660Anto4444MembroBene, sono contento che Michele Aggiatto abbia detto finalmente quello che pensava chiaramente:
“le compagnie aeree NON sono fallite”
Beh Michele, cosa devo fare per smentirti? Posso fare un po di cronaca?
(Ma davvero qui dentro nessuno è a conoscenza della crisi del settore aereo? e si che non è una novità.. e da alcuni anni che sono in crisi)
Nella prima metà del 2008 almeno 25 compagnie aeree SONO FALLITE.
Esempi?
Aloha Airlines FALLITA.
Skybus Airlines FALLITA.
Nothwest Airlines FALLITA.
Continental NON ANCORA FALLITA MA CI MANCA POCO
United Airlines NON ANCORA FALLIA MA CI MANCA POCO
Alitalia FALLITA.
AriOne NON è FALLITA MA è STATA INGLOBATA
Swissair FALLITA
AirUnion FALLITA
Anche AirFrance KLM (tra l’altro si sono già unite, prima erano 2) è in crisi.
Beh mi sono stufato di andare a vedere le compagnie fallite. Mi sembra sufficiente per decretare infondata la tua affermazione.
In tutto dovrebbero essere 60 le compagnie aeree fallite nell’arco degli ultimi 5 anni.
Tra questo e dire che sono fallite per il Revenue Management ce ne passa ma io faccio notare un fatto: da quando è entrato di moda questa tecnica la maggior parte della compagnie è fallita o è sull’orlo della crisi.
FACCIAMO COSI, E’ UNA CONICIDENZA..
IN OGNI CASO CON QUESTE TECNICHE AVRANNO PUR FATTO AUMNETARE I PASSEGGERI MA LORO NON GUADAGNANO PIU’ NIENTE. SONO IN PERDITA QUASI TUTTE. ANCEH RYANAIR NON E’ MESSA ALLA GRANDE.
1 Luglio 2009 alle 12:50 #17662Anto4444Membro“ma secondo VOI un albergatore in ITALIA prima di aprire un hotel in una qualsiasi location, la fa una ANALISI DI MERCATO E un BUSINESS PLAN??”
Magari non la fa come te la insegnano a scuola, ma in qualche modo il business plan è un esplicitazione scritta del ragionamento che l’imprenditore fa nel momento di investire. I conti se li fa sicuramente, poi magari non fa il business plan come dice la dottrina. Ma in mente sua c’è il business plan.
Cmq a parte il dettaglio sono d’accordo anch’io. Le nuove strutture aperte in mercati ormai maturi sono assolutamente fuori luogo. Soprattutto se aprono con giovani manager pompati dal RM, allora si che rovinano il mercato veramente.
1 Luglio 2009 alle 12:51 #17668Anto4444MembroNeil Salerno, uno dei maggiori esperti internazionali di Revenue Management e Web Marketing Turistico, svela in un’intervista esclusiva con Booking Blog, i punti chiave del successo per l’hotel nel ventunesimo secolo.
Con dichiarazioni estremamente forti e concise, Salerno condanna le pratiche di Revenue che non tengono conto della gestione del budget e del profitto, riconferma il ruolo centrale del sito ufficiale come strumento principe per il marketing dell’hotel, proclama TripAdvisor come miglior canale di vendita dei nostri tempi e stronca il successo di Facebook e Twitter, dichiarandoli a suo parere “incompatibili” con il mondo dell’ospitalità.
Face-to-face con Neil Salerno: perché passare dal “Revenue” al “Profit Management”
1 Luglio 2009 alle 13:04 #17661Anto4444MembroFacciamo un po di SANA INFORMAZIONE con dati ufficiali della Regione Veneto:
Occupazione media: 47.24% (2005), 49.85% (2006), 51.93% (2007).
Media posti letto: 65
Numero strutture alberghiere: 3260
Ecco qui, questo è lo spaccato in 3 dati della regione Leader per numero di arrivi in Italia.
Da notare la dimensione media delle strutture ricettive 65 posti letto.. da notare l’occupazione media 51%..
CARI COLLEGHI QUESTA E’ LA REALTA’, QUESTI SONO I DATI UFFICIALI.. e questi sono i problemi dell’Italia turistica..
1 Luglio 2009 alle 17:09 #17663caterinaMembrohei attenzione, Si, forse è vero che diverse compagnie aeree se la sono vista brutta, compresa Alitalia, ma le maggiori ancora esistono e funzionano (British Airways, Delta, Lufthansa, Thai, ecc.) e per quanto ne so la Ryan ha avuto un calo ma va alla grande.
Ho ritrovato un articolo letto tempo fa che riporta: “This is the first year taht the airline has seen a loss in its annual results. in the previous 12 months the carrier made a profit of 481€ million. The financial deficit was due to the record high oil prices in 2008”. La Ryanair ha dichiarsto di trasportare il doppio dei viaggiatori della British A, e il calo è dovuto alla flessione economica ovviamente, non ai prezzi bassi!
Anche Easy Jet ha avuto una diminuzione dei guadagni, ma la sua strategia di prezzi concorrenziali la rende ancora molto competitiva… di qui a parlare di fallimenti ce ne corre…
1 Luglio 2009 alle 17:40 #17666Anto4444MembroBritish Airways:”L’ad Walsh chiede allo staff di lavorare gratis. ‘Stiamo lottando per la sopravvivenza’”
Delta Airlines: “anche Delta Airlines e Northwest Airlines hanno dichiarato fallimento. Così, delle sette grandi compagnie del paese ormai quattro si trovano in amministrazione controllota.”
Forse Lufthansa è l’unica che tiene..
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