Un piano di azione per contrastare la guerra dei prezzi e difendere la brand reputation dell’hotel

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  • #17592
    Anto4444
    Membro

    Gaia, te lo dico io. Non ci riesce.

    #17588
    Anto4444
    Membro

    In ogni caso escludere i costi di acquisto e di mantenimento della struttura per la determinazione del prezzo è INCONCEPIBILE. Antonio l’altro diceva che spesso i flussi di cassa non sono tali da giustificare l’investimento ricordi? eh si riferiva proprio a questo.. I prezzi non sono sufficienti a superare tutti i costi.. elementare no?

    Cioè voi guardate l’occupazione, i concorrenti e da li fate il prezzo e via? non pensate che forse con i ricavi bisognerebbe superare anche i costi a fine hanno oltre che l’occupazione dell’anno precedente?

    Beh effetivamente ora capisco come mai tante aziende falliscono con il portafoglio ordini pieno.. non sanno fare i conti, credono di lavorare, ma in realtà lavorano per niente! Non hanno margini..

    Ricordo a tutti che l’albergatore è un’ ATTIVITA’ A SCOPO DI LUCRO. Il lucro si ottiene dalla seguente e complicatissima formula:

    Ricavi – Costi = Profitto

    Bene (semplificando molto) dalla prima voce ricavi, che sarebbe il prezzo moltiplicato per le camere vendute più i ricavi dei servizi accessori, dobbiamo togliere i costi, ma i costi oltre che le saponette da 50 cent e il personale sono anche le quote di ammortamento dell’invesitmento (vd mutuo) e i costi di mantenimento e manutenzione del vostro mostriciattolo affamato di denari.

    Punto secondo.

    I costi sostenuti per l’acquisto e il mantenimento dell’immobile OVVIAMENTE contribuiscono alla determinazione del prezzo. Non capisco proprio il significato dell’intervento, ovvio che se il costo dell’immobile è stato ammortizzato ci saranno margini maggiori e quindi potenzialmente potrei vendere a un prezzo inferiore.

    Forse non ho capito io l’obiezione o forse ti sei confuso tu?

    Punto terzo.

    Il cliete non rimane deluso perchè prima di venire chiede il prezzo, dici te. Tombola, dico io!

    Se l’amico che ha usufruito della tariffa a costo marginale (quella bassa bassa di cui si parlava) e a lui ne viene proposta un’altra più alta, secondo te il cliente è soddisfatto o è deluso? Io opto per la seconda.. poi ognuno è libero di pensarla come vuole.

    #17591
    Anto4444
    Membro

    scusate l’orrore di ortografia.. anno senza h per esempio.. che asino.. 🙂

    #17587
    Filippo
    Membro

    Buonasera Gaia. La mia risposta alla tua domanda é: mantenendo il livello standard ( possibilmente alto ) del servizio, della varietà della prima colazione e/o cena e comunque di tutti i servizi che normalmente l’Albergo offre ai suoi Ospiti. Il margine è poco, ma io lo vedo come un grande investimento pubblicitario e di marketing. Saluti Filippo

    #17589

    Duccio,

    con tanta simpatia, ma è troppo facile fare il XXX con il XXX degli altri!

    Faccio una domanda a bruciapelo: quando vendete i vs servizi li fatturate al costo marginale? Io penso di no, ma è corretto sia così! 🙂

    #17590

    SOno dell’idea che vendere un prodotto ad u prezzo che non ti permette la cospertura dei costi fissi e dell’eventuale sviluppo, porta al fallimento.

    Nella mia esperienza, il cliente che compra a 100€ non è più disposto a riconoscere il prezzo di 150€ in altri periodi. Il cliente viene perso o si trasforma in cliente parzialmente soddisfatto.

    Comunque è solo il mio punto di vista e non credo valga più la pena esprimerlo perchè rischia di diventare troppo ripetitivo. Yeld management sì, ma con moderazione.

    Saluti a tutti

    #17593

    Dear Riccardo,

    XXX e XXX a parte, credo che sia una legge di mercato il fatto che il prezzo lo fa l’incontro tra domanda e offerta e non, ahimè, le considerazioni sugl investimenti sostenuti.

    La difficoltà sta nel riuscire a gestire le osccillazioni dei prezzi nel tempo, prezzi che mediamente devono riuscire a coprire i costi, gli investimenti ed in ultimo, ma non per importanza, la marginalità; cosa possibille per molti ma non per tutti in periodi di contrazione macroeconomica come questo.

    #17597

    Ciao Gaia,

    ma chi ti ha detto che io vendo TUTTE le camere poco sopra al costo marginale?

    ci sono MOMENTI in cui posso arrivare a mettere tale prezzo, come momenti in cui MENO, un mio cliente al centro, a fontana di trevi, hotel 3 stelle con 53 camere, ha chiuso con il 97% di occupazione e un prezzo medio a camera doppia di 197 euro a notte,per maggio, penso che di soldini ne ha fatti.

    Ci sono giorni in cui si prendono e giorni un cui si danno, nel revenue non vinci tutte le battaglie ma alla fine hai vinto la guerra, oggi vendi due camere a 50, poi altre due a 70 poi dieci a 120, poi di nuovo due a 49 etcc etcc, alla fine hai venduto TUTTO al prezzo GIUSTO e ti assicuro che i ricavi ci sono, sicuramenete meno dell’anno scorso, ma gli albergatori che lavorano bene non piangono certo.

    S.

    #17603

    Un saluto agli amici Duccio e Riccardo,

    E’ unpò che non partecipo ma ho in mente uno scambio di idee che con Riccardo ci siamo ripromessi di proporre a Duccio.

    Il quesito è questo; Duccio mica ci paghi per farci lavorare così tanto…e noi per ora non te lo chiediamo ….però potresti forse partecipare al nostro blog?

    Riccardo io il sasso nello stagno l’ho tirato…a te la prossima mossa..

    Ciao Duccio a presto…. 😉

    #17606

    grazie Andrea,

    conoscendovi un pò, mi preoccupa la tua affermazione “e noi per ora non te lo chiediamo…” ma il piacere di avervi nel nostro blog con i vostri interventi assolutamente autorevoli mi fa correre questo rischio 🙂

    ti ringrazio per l’invito e sicuramente parteciperò molto volentieri al vostro blog http://blog.hotelrelais.it/ anche e soprattutto perchè lo ritengo uno dei migliori che abbia visto in Italia; un eccellente esempio di destination blog.

    Grazie ancora e a presto.

    Duccio

    #17616

    Ritengo che l’analisi fatta sia molto puntuale e vera. Anch’io sono dell’opinione che il pericolo maggiore nel fare politiche di prezzo “al ribasso” sia molto pericoloso. Personalmente ritengo che l’aspetto più problematico sia quello di alimentare l’idea nei turisti che si possa dormire con poche decine di euro. Un servizio ha i suoi costi perchè sia di qualità. Ma come è difficile farlo capire! Soprattutto in internet.

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