E’ online la Top Ten dei buoni propositi di Internet Marketing per albergatori 2012
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Tag: buoni propositi 2012, from-blog, HeBS, max starkov
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13 Gennaio 2012 alle 15:26 #15626sfarinelAmministratore del forum
Mobile, geo-localizzazione, social media, marketing multicanale sono stati i protagonisti del 2011… e continueranno a esserlo anche nel 2012. A sostenere il primato di questi strumenti di web marketing è l’esperto Max Starkov, che ha da poco pubblicato online il suo prezioso decalogo di buoni propositi digitali dedicato agli albergatori (Smart Hotelier’s 2012 Top Ten Digital Marketing Resolutions).
Starkov non usa mezzi termini: ribadisce il suo secco NO ai siti di coupon e di vendite flash, sostiene con forza la necessità di investire di più nelle attività online abbandonando gradualmente l’off-line e, come ogni anno, celebra la disintermediazione e l’uso programmatico degli strumenti di web analytics per definire con più sicurezza il ROI di ogni iniziativa.
E’ online la Top Ten dei buoni propositi di Internet Marketing per albergatori 2012
17 Gennaio 2012 alle 07:36 #20343ilgrandeleoMembroArticolo interessante, sopratutto quando si cita una certa ansia di noi albergatori nel ricorrere alle Ota. Credo che però necessiti una caduta dell’impero delle Ota ( poichè di impero si tratta ). Ci stiamo organizzando con altri albergatori affinchè si possano promuovere azioni collettive in cui si manifesti questa insofferenza. Come dicevo ieri, ad un rappresentante di una grande Ota che non cito , stanno facendo un grande errore nel non considerare questa insofferenza. Non credo al perdurare di questa situazione. Il fatto stesso che alcuni commenti ( vedi quelli del Dott. Tiribocchi ) siamo platealmente a favore ( inoltre si denota l’evidenza che certi personaggi non abbiano mai gestito e quindi conosciuto le problematiche di un albergo moderno ) dei portali di prenotazione fa emergere una debolezza, un tallone d’achille. Il lavoro sarà lento e ci sarà da perdere ancora molto denaro. Le associazioni di categoria non conoscono pienamente la problematica poichè sono spesso rappresentate da personaggi dell’albergazione italiana di 30 anni fa o da impiegati che non conoscono i temi scottanti. La crisi aiuterà a rigenerare un vero spirito imprenditoriale.
18 Gennaio 2012 alle 10:33 #20344Gabriele ApostoliMembrosono con il GrandeLeo al 100%
nessuno si offenda..ma è logico che in un ipotetica caduta degli imperi delle OTA certe professioni, revenue manager da casa per capirci, cesserebbero di esistere.
Verrebbe a mancare tutto il giro di channel managers, studiosi di tariffe online etc etc.. quindi normale vi sia una difesa delle OTA da parte loro…in realtà è solo una difesa del proprio lavoro.
Un albergatore NORMALE cosa potrebbe volere?? ovvio..i servizi di adesso a condizioni migliori..e non vedo perche non si potrebbe esigere di averli visto che deve essere evidente che le camere sono degli alberghi non delle OTA..quindi anche se ci si ostina a non volerlo capire, il coltello dovrebbe essere con il manico dalla nostra parte ..siamo noi stessi che creiamo la situazione di far credere che il manico è dalla parte delle OTA.
18 Gennaio 2012 alle 11:45 #20345margheAmministratore del forumCiao Gabriele…
sinceramente io conosco tanti revenue manager (tanti frequentano anche questo blog) e non credo affatto che se le OTA cessassero di esistere, questi smetterebbero di lavorare. Il loro lavoro non consiste nel gestire le tariffe sulle OTA, ma nel gestire il pricing giorno per giorno, che poi verrà ridistribuito di volta in volta sui canali scelti dall’hotel. Poi ovviamente cercherà anche strategie per far crescere il canale diretto, ma pensare che queste professionalità siano legate ai portali mi sembra fuorviante.
In secondo luogo, noi personalmente non lavoriamo in hotel, ma da oltre 10 anni ci occupiamo in prima persona dei problemi degli albergatori (che sono i nostri clienti), per questo dopo tanti anni ci sentiamo sicuri nel dire che affossare completamente i portali non porterà grandi vantaggi. Tutti i nostri clienti che stanno riuscendo a disintermediare ottimamente (parlo di 70 diretto -30 indiretto / 80-20) sanno perfettamente che cosa comporterebbe la scomparsa dai portali, per questo ci tengono a mantenere una se pur minima presenza su questi canali. A mio avviso si chiama di gestione intelligente di un canale di marketing: in fondo le commissioni sono un forma di spesa pubblicitaria… se scegli di inserire un banner su un sito per promuovere la tua attività non hai un costo?
18 Gennaio 2012 alle 17:29 #20346Gabriele ApostoliMembroCiao Marghe
Ovviamente, si sarà notato che provoco.
certo..conosco bene le mansioni di un revenue manager, le conoscenze richiestegli, la capacità di saper “leggere” ed anticipare il mercato, e tutto il lavoro che ci sta dietro le quinte..nel mio piccolo sono cose che faccio ogni santo giorno pur io….sono solo contrario a queste figure quando non sono presenti in hotel.
La vs azienda, anche se non direttamente, la conosco..però, giustamente, vi curate dei Vs clienti e dei loro specifici interessi..e solo quelli (ci mancherebbe il contrario..anzi..mi riferiscono che ve ne curate anche molto bene e con altissima qualità).
Il mio è un discorso generico..di interesse generale della categoria, che esula addirittura dai miei stessi interessi aziendali.. ma penso che si debba iniziare a fare dei discorsi seri con il NOI e basta con il IO.
Perciò ribadisco: penso che i portali siano interessanti anche per noi albergatori..ma, per riprendere il tuo esempio, se quel banner lo posso avere a 5 invece che a 10 sono più felice ancora…la spesa di pubblicità la affronto lo stesso..ma dimezzata e con medesimo risultato.
Come farlo? dobbiamo crearci la possibilità di poter fare quello che fino ad ora ci è negato: NEGOZIARE.
D’altronde,fino a prova contraria, i principali attori del servizio venduto dalle OTA siamo NOI alberghi.
Dobbiamo costringere le OTA, tutte, a considerare NOI alberghi come una fetta importante, essenziale, del loro successo..senza di noi non si va nessuna parte, e quindi ACCORDARSI con NOI sulle condizioni, che devono essere di reciproca soddisfazione.
Ora sono coattate…approfittano della disunione di intenti del mondo alberghiero che, purtroppo, manca di una associazione veramente rappresentativa dei propri interessi.
I contratti e relative condizioni imposteci sono IMPOSSIBILI da mantenere: tutti cerchiamo di “raggirare” tali condizioni che abbiamo firmato ed accettato..perchè invece non ci sediamo a parlarne e troviamo un modo di poter collaborare tra di noi e a condizioni oneste??
19 Gennaio 2012 alle 08:13 #20347margheAmministratore del forumBuongiorno Gabriele!
“penso che si debba iniziare a fare dei discorsi seri con il NOI e basta con il IO.” Sono totalmente d’accordo con te, bisogna che inizino a muoversi le categorie, perchè se ci sono stati hotel che non si sono lasciati “ricattare” da consdizioni troppo dure, sono state solo grosse catene alberghiere (ricordi il caso Choice Hotels-Expedia?).
Io sono pienamente consapevole che si dovrebbe sempre cercare di negoziare senza farsi “tirare il collo”, specie se il proprio hotel riceve molte prenotazioni da quel portale, altrimenti, che dire? si può sempre tentare di trovare altri portali dove vendere se quello troppo esigente è anche troppo sconveniente, che ne pensi?
19 Gennaio 2012 alle 10:45 #20348ilgrandeleoMembroMi fa piacere che si cominci a parlare di noi…. Stamani ho ricevuto da una Ota un aggiornamento della quota commissione ( che salirebbe del 3% ) e dirò arrivederci motivando con gentilezza il diniego a questo adeguamento. E’ necessario anche l’esempio singolo . Con un altra pensione che gestisco ho , ad esempio, salutato bxxxx.com ( ci intendiamo no ?) e preteso la cancellazione della nostra pagina web perchè non voglio che canalizzino i clienti che cercano me sul loro sito. Oggi parlo di nuovo con un associazione di categoria e chiedo un assemblea in Toscana. Vi faccio sapere. Sarà una partita lunga ma è ora che cambi qualcosa.
20 Gennaio 2012 alle 07:24 #20349Gabriele ApostoliMembroGrandeleo hai la mia stima.
Anche a me è arrivata la notizia dell’aumento delle richieste di hrs..
ed ho disdetto, anche visto i risultati, il giorno stesso.
5 giorni prima stessa cosa per hotel.de…condivido appieno il tuo pensiero che anche il singolo esempio è importante..una maratona inizia sempre dal primo piccolo passo.
E’ una battaglia di concetto e di giustizia commerciale a mio avviso.. quindi da par mio continuerò a farla.
Ho ricevuto anche la telefonata dell’account manager alla quale ho spiegato le ragioni della scelta..ed ho proprio avuto l’impressione che sti giganti non abbiano la minima idea dei piccoli focolai di malumore che stanno nascendo tra gli albergatori.
Chi vivrà vedrà.
Un saluto a tutti, in particola modo alle Marghe della quale apprezzo sempre i toni pacati e professionali.
buon lavoro!
Gabriele
20 Gennaio 2012 alle 09:06 #20350margheAmministratore del forumBuongiorno Gabriele,
sai che sono d’accordo con voi? Se la commissione richiesta è troppo alta e non riuscite a trattare, e i risultati derivanti da quel portale non sono soddisfacenti, tanto vale lasciarlo. Meglio mantenere poche presenze ma buone, ecco perché diciamo sempre ai nostri clienti di controllare il ROI delle prenotazioni sui portali per selezionare solo quelli che rendono di più!
21 Gennaio 2012 alle 08:48 #20356Franc1980MembroCerto, lasciamo quei piccoli portali che ci chiedono l’aumento delle commissioni per poter competere con i grandi e restiamo con quei grandi monopolisti che l’aumento lo hanno già PRETESO (forti del loro strapotere) e che lo investono affinchè il cliente sia sempre più indirizzato a prenotare tramite loro a discapito della struttura stessa. Riuscirete a farci credere che anche questa è un “ottima strategia di disintermediazione”?
Continuiamo ad essere burattini ma possiamo scegliere le mani che ci comandano… …è già un passo avanti… …come salire una scala mobile che viaggia verso il basso…
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